ATP Challenger San Benedetto del Tronto: Mager eroico, bene Quinzi

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ATP Challenger San Benedetto del Tronto: Mager eroico, bene Quinzi

Gianluca Mager supera dopo 3 ore di lotta Lopez-Perez. Ai quarti anche Federico Gaio che approfitta del ritiro di GIannessi

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dal nostro inviato a San Benedetto del Tronto

Prestazione finalmente super di Gianluigi Quinzi che forse per la prima volta in carriera da professionista fa veramente vedere di che pasta è fatto e supera brillantemente Salvo Caruso in due set piuttosto netti, approfittando anche delle non ottimali condizioni fisiche del siciliano. C’è però da far notare che davvero Gianluigi oggi ha dimostrato di poter offrire performance all’altezza dei Challenger, giocando un tennis non solo difensivo ma anche intelligentemente aggressivo. Si è visto un servizio migliorato, sebbene resti ancora un colpo non definitivo, si è vista qualche palla corta e soprattutto l’atteggiamento mentale in campo era quello di chi vuole vincere ed è disposto a soffrire per farlo. Come detto ci sarebbe da capire quanto ha influito il piccolo fastidio fisico per Caruso, apparso oggi invece piuttosto dimesso, e l’incontro di Quinzi con il francese Lestienne (che ha superato il russo Nedelko in 3 set) venerdì nei quarti di finale sarà la cartina di tornasole. Con questo risultato già adesso Quinzi mette punti in cascina e ottiene convinzione per i prossimi tornei, con la speranza che la grande promessa del tennis italiano stia cominciando a ingranare. Il connubio con il coach austriaco Leitgeb, uomo con molte luci ma anche molte ombre, il creatore di Muster, di Gaudenzi, business-man, mental coach, e chi più ne ha più ne metta, appare un po’ freddo fuori dal campo, dove Ronnie Leitgeb ha fama di essere molto duro, ma può anche dare i suoi frutti, viste le prove convincenti di questi ultimi tempi di Gianluigi. Ciò che unisce Coach Leitgeb e Quinzi è il fatto che entrambi sono due personaggi controversi, sebbene per motivi differenti, e forse potrebbe anche scattare l’alchimia giusta. Alcuni dei più grossi motivatori della storia dello sport, penso a Montali nel volley e a Mourinho nel calcio per esempio, hanno sempre sfruttato il concetto del “soli contro tutti” per tirare fuori il meglio dai propri atleti, e questo ci appare stia facendo Ronnie, oltre a curare gli aspetti tecnico-tattici del ragazzo: senza ombra di dubbio sia Gianluigi stesso, sia la famiglia, hanno sofferto critiche, a volte severe e crudeli, dai parte dei media, dalla critica specializzata ma anche dai semplici appassionati nei forum. E Ronnie, da vecchia volpe, sta forse facendo leva sull’orgoglio del ragazzo per strappargli motivazioni profonde, come fece con Muster dopo il clamoroso incidente a Miami e con Davydenko che tornò a crederci dopo che le accuse di combine nel match di Sopot con Vassallo Arguello lo avevano messo mentalmente ko.

Passa il turno anche Federico Gaio, per la soddisfazione sua, del coach Daniele Silvestre e dei suoi tifosi, approfittando del ritiro di Alessandro Giannessi, che, pur avanti di un set e sotto 4-3 nel secondo parziale, ha subito un malore come era successo anche ieri, e ha abbandonato precauzionalmente il campo.

Gaio affronterà Gianluca Mager, che dopo una battaglia epica durata 3 ore vince 7-6 al terzo set contro un giocatore ostico e in fiducia come lo spagnolo Lopez-Perez. Risultato importantissimo per il morale dell’azzurro che lo aiuterà nel processo di crescita, sia per i punti incamerati, sia per la presa di coscienza delle proprie potenzialità che sono davvero alte. Primo set in cui Gianluca parte col freno a mano tirato, subisce presto il break ma pian pianino carbura e alla fine del set, grazie anche ad una sere di unforced di Lopez-Perez, rimette in piedi il parziale e dopo aver annullato 2 set point finisce col vincere 7-5. Il secondo set mostra un Mager perfetto o quasi al servizio, ma poi ancora un po’ timido in risposta e si finisce al tie break, in cui Lopez-Perez gioca senza paura e trascina l’azzurro al terzo set. Lo spagnolo, ha 25 anni, è numero 201 della classifica ATP, è al suo best ranking, Mager è solo numero 340, è più giovane di 3 anni, e ha senza dubbio minore esperienza, però l’azzurro, spronato e consigliato da Umberto Rianna, responsabile federale per gli over 18 che sta facendo un ottimo lavoro con questi ragazzi, cercando per ognuno di trovare la chiave giusta per sbocciare definitivamente, mantiene lucidità e freschezza per giocare un terzo set infinito ad alti livelli, sebbene i 2 tennisti fossero stanchissimi, in particolare alla fine del match. Mager strappa  per 2 volte il servizio al rivale e per due volte viene ribrekkato e un indomito Lopez-Perez trascina al tie break finale il nostro rappresentante: qui Mager fa il miracolo, perché gioca un tie break col cuore in mano, apparentemente senza paura, finendo per portare a casa uno dei match più importanti della sua carriera, e venerdì contro Gaio ci sarà da divertirsi.

Ottime notizie arrivano intanto dal tabellone di doppio: impresa della coppia Motti/Ghedin che hanno vinto contro Vervoort/Lucic, battuti 12-10 al champions  tie break dopo aver annullato 3 match point. Come detto nei giorni scorsi questa azzurra è una coppia di giocatori esperti, specialisti nel doppio, che può regalarci parecchie soddisfazioni e magari, perché no, puntare ad entrare nei tabelloni degli slam. Oggi a seguirli c’era parecchio pubblico, tra cui anche il papà di “Ghedo”, Pietro, ex calciatore professionista e attuale allenatore della nazionale di Malta. Se la vedranno nel prossimo turno con la testa di serie numero 1, Galdos/Arguello.

Tra gli spettatori c’era anche Andrea Basso, 22 anni, finalmente rientrato da una serie di infortuni legati ad un problema alla rotula, con fastidi anche ai tendini, al quale abbiamo fatto qualche domanda.

Ciao Andrea, innanzitutto complimenti per le ultime buone prestazioni, quali sono i tuoi obiettivi a breve/medio termine?
Innanzitutto trovare una condizione atletica buona. Il rientro sui campi è stato importante, ma non è ancora supportato da una condizione fisica ideale, del resto devo mediare tra allenarmi duro e prevenire ricadute, ma ci stiamo lavorando con i preparatori fisici e il mio coach Diego Nargiso. Quindi direi che l’obiettivo è questo, riuscire a giocare con continuità.

Sul piano tecnico su cosa vi state concentrando?
Io sono abbastanza completo come fondamentali, certo si deve sempre migliorare, ma forse è sull’aspetto tattico che devo lavorare di più, poter giocare ogni punto facendo la scelta giusta mi permetterebbe sia di vincere di più, sia di sprecare meno energie.

Programmazione?
Ora farò due futures, Gubbio e Pontedera, e poi vediamo. Da una parte mi piace confrontarmi a livello challenger (e si sta districando assai bene ndr), dall’altra ho bisogno di fare punti, visto che sono sceso molto in classifica (attualmente è 810 ATP).

Ringraziamo Andrea, che seguiamo sempre con molta simpatia e attenzione, sia perché ragazzo serio e determinato, sia perché scorgiamo in lui ampi margini di miglioramento e la giusta motivazione.

Bravissimi Gaio/Napolitano in coppia, sempre nel tabellone di doppio, che hanno demolito la coppia belga Reuter/De Greef e che affronteranno nel prossimo incontro Marcan/Krawietz, sfida complicata ma fattibile.

Risultati:

C. Lestienne b. I. Nedelko 6-7(1) 7-5 6-3
F. Gaio b. [1] A. Giannessi 4-6 4-3 rit.
[WC] G. Quinzi b. S. Caruso 6-3 6-2
[WC] G. Mager b. E. Lopez Perez 7-5 6-7(3) 7-6(2)

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