dal nostro inviato ad Amburgo

Giornata di pioggia e di quarti di finale qui ad Amburgo ed ogni match in programma presenta una testa di serie.

I primi a sfidarsi sono Mathieu e Cuevas, rivincita della semifinale giocata qui nel 2009 vinta dal francese. I due vanno spediti coi loro turni di battuta e assistiamo a due sole palle break, una per parte, annullate senza problemi. La qualità del tennis è piuttosto alta, entrambi i giocatori riescono a trovare la via del vincente, Pablo col rovescio e Paul-Henri col dritto, e il numero di errori è molto limitato. Nell’inevitabile tie-break tuttavia quello che sbaglia di più è il francese che manda a rete un paio di colpi, ma l’errore più grave è senza dubbio quello commesso mentre si difendeva dal quarto set point: giudica lungo un pallonetto dell’uruguaiano ed evita di colpire la pallina la quale poi andrà a cadere all’interno del campo. Il numero 66 del ranking sembra accusare il colpo e nel secondo parziale non c’è davvero storia, la testa di serie numero 3 brekka due volte l’avversario che non oppone la minima resistenza. Il set dura appena 24 minuti e Cuevas, dimostrando di essere in ottima forma, raggiunge la sua quarta semifinale in stagione.

Il secondo incontro è tra Guillermo Garcia-Lopez e Stephane Robert, i due quest’anno si erano già affrontati sulla terra portoghese di Estoril e a vincere era stato lo spagnolo mente oggi le cose sono andate diversamente. Il gioco piatto e preciso di Robert mette in difficoltà l’avversario ma quando si tratta di chiudere il punto manca di aggressività e lo spagnolo inizia a farsi più minaccioso col dritto fino ad arrivare a guadagnarsi 5 set point sul 5-4. Il francese riesce a salvarsi in qualche modo col suo tocco da fondo e a portare la questione al tie-break dove però parte male e va subito sotto 3-1. A questo punto al testa di serie numero 8 ha un black-out inspiegabile e con un parziale di 6 punti a 1 cede il primo set. Nel secondo invece parte subito forte e strappa a 15 la battuta all’avversario per due volte. Robert cerca in tutti i modi di recuperare, gioca a tratti un ottimo tennis trovando vincenti da ogni angolo, ma riesce solo a dimezzare lo svantaggio e perciò si va al terzo. Ancora una volta è Garcia-Lopez a brekkare subito l’avversario ma il trentaseienne transalpino che sembrava spacciato, dall’alto della sua esperienza, continua col gioco che gli aveva portato dei frutti fino a quel momento: il rovescio è lento ma stretto e preciso e col dritto le accelerazioni sono improvvise e spesso imprendibili. Lo spagnolo comincia ad innervosirsi sempre più e alla fine perde la battuta due volte consecutive e il numero 83 del mondo accede alla sua prima semifinale in un torneo ATP 500.

Il campo centrale si riempie per il terzo match di giornata perché a scendere in campo c’è l’unico tedesco rimasto in gara, nonché testa di serie numero 1, Kohlschreiber che affronta, dopo Berlocq e Kicker, il terzo argentino consecutivo. Renzo Olivo, il giocatore in questione, sembra sentire la pressione e nel primo set commette parecchi gratuiti, soprattutto col rovescio, e il risultato scorre veloce in favore di Philipp. Nel secondo parziale invece avviene totalmente l’opposto, Olivo prende il controllo del gioco e Kohlschreiber si esibisce in una pioggia di errori. Tutto questo gli costerà un bagel e dopo neanche un’ora di gioco si va al terzo. Il livello degli scambi si alza notevolmente e i game sono molto più equilibrati, i due finalmente iniziano a darsele di santa ragione. Il tedesco in risposta col rovescio fa male mentre il numero 153 del ranking si presenta spesso a rete dopo aver giocato la palla corta e tiene botta all’aggressività dell’avversario, cosa che non gli era riuscito nel primo set. Il tedesco nonostante appaia nervoso, passa per due volte in vantaggio di un break ma in entrambi i casi si fa rimontare dall’argentino che è costretto persino ad annullare due match point (uno sul suo servizio) e riesce a issarsi sul 6-5. Il numero 22 del mondo va al servizio per cercare di portare la sfida al tie-break, ma non ci sarà bisogno di arrivare a tanto perché Renzo col dritto in top-spin fa faville e, sfruttando anche un errore di rovescio dell’avversario, vince l’incontro. L’esultanza del nativo di Rosario è tale che sembra abbia vinto il torneo, la cosa è comunque comprensibile perché questo è al momento il risultato più grande della sua carriera, come ci tiene a sottolineare nell’intervista post-match. Fa sorridere anche la sua affermazione: “I’m dreaming, but I don’t want to wake me up”, “Sto sognando ma non voglio svegliarmi.”

A chiudere il programma ci sono Martin Klizan e Daniel Gimeno-Traver il quale ha perso entrambi i precedenti (giocati sulla terra risalenti al 2015) e dopo la maratona di ieri non sembra aver recuperato appieno ed infatti perde subito la battuta nel game di apertura. Va anche detto che lo slovacco gioca in maniera estremamente aggressiva sin dai primi scambi e resterà su questo livello per tutta la durata dell’incontro, riuscendo a guadagnarsi in totale 8 palle break. Nel secondo set lo spagnolo si fa brekkare di nuovo al primo game questa volta commettendo addirittura doppio fallo; al game successivo riesce a recuperare ma la cosa non dura e con tre errori gratuiti perde di nuovo il servizio. La testa di serie numero 7 vuole chiudere la pratica al più presto possibile e spinge col dritto su ogni palla per poi cambiare improvvisamente ritmo giocando in drop-shot. La solidità del suo gioco lo porta presto alla vittoria e domani, contro Stephane Robert si preannuncia un match interessante.

Risultati:

[3] P. Cuevas b. P. Mathieu 7-6(7) 6-1
S. Robert b. [8] G. Garcia-Lopez 7-6(4) 4-6 6-3
R. Olivo b. [1] P. Kohlschreiber 1-6 6-0 7-5
[7] M. Klizan b. D. Gimeno-Traver 6-4 6-3