Laura Siegemund, il tennis visto con occhi diversi e un sogno che profuma di casa
Non è stata la tensione, infine, a tagliare le gambe di Katerina. La giovane ceca, piuttosto, ha pagato tutte in una volta le fatiche accumulate nell’intensa settimana svedese. Una settimana vissuta, gioita e pianta; una cavalcata partita dalle qualificazioni e conclusasi amaramente all’ultimo atto, anche se lo scotto per una delusione certo bruciante dovrebbe lasciar spazio alle giuste valutazioni del caso: un talento così giovane, in possesso di così ampi margini di miglioramento, non può che mettere in archivio con grande soddisfazione un torneo giocato alla grande. Forse, un giorno, il WTA di Bastad 2016 verrà ricordato come il primo vagito di una carriera niente male.
La finale c’è stata e non c’è stata, a dire il vero. Laura Siegemund ha conquistato il primo titolo della carriera con una prova solida e convinta, prendendo il comando delle operazioni e regalando la continua sensazione di aver in pugno il destino della contesa. Siniakova ha comunque retto l’urto con orgoglio: si temeva che la ceca avrebbe patito l’emozione della prima volta, ma la paura non pare aver diritto di cittadinanza dalle parti di Hradec Karlove. Katerina ha spinto i colpi nella spasmodica ricerca dell’angolo aperto, ma Siegemund raramente ha dato l’impressione di poter perdere la testa. La finalista a sorpresa dello scorso Premier di Stoccarda ha bucato solo l’ottavo game del primo set quando, avanti nel punteggio, ha concesso il contro break alla giovane avversaria complice un decisivo doppio fallo, ma nonostante la ritrosia nel prendere campo per accorciare molti scambi favorevoli, la sesta favorita del torneo si è dimostrata più pronta al momento di cogliere le occasioni, e ha approfittato di una Siniakova in drastico calo nella percentuale di prime in campo per piazzare la zampata decisiva che le ha regalato il parziale.
Sgravatasi dalla pressione che il ruolo di favorita imponeva, Siegemund ha lasciato andare il braccio in un secondo parziale vissuto gioiosamente, avvantaggiata peraltro nel compito da un’avversaria che all’improvviso ha sentito sulle proprie spalle la fatica dei sette match giocati negli ultimi otto giorni. Preso un precoce vantaggio al principio della frazione, Laura ha trasformato gli ultimi game in una passerella trionfale; trionfale come una stagione che l’ha vista scalare quasi sessanta posizioni del ranking WTA: partita in gennaio da numero 90, domani il computer la premierà collocandola al trentaduesimo posto, una posizione che vale la testa di serie di un major. Siniakova, inconsolabile, non avrà molta voglia di ascoltare i complimenti che tutti sono obbligati a farle, ma sentiremo parlare spesso di lei. E dovrebbe saperlo.
WTA Bastad, finale:
[6] L. Siegemund b. [Q] K. Siniakova 7-5 6-1
