WTA Cincinnati: Pliskova protegge il regno di Serena, Kerber sconfitta

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WTA Cincinnati: Pliskova protegge il regno di Serena, Kerber sconfitta

Una Karolina Pliskova pressoché perfetta demolisce Angelique Kerber con il punteggio di 6-3 6-1. La tedesca rimanda l’appuntamento con il gradino più alto delle classifiche, secondo titolo stagionale per la Pliskova

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[15] Ka. Pliskova b. [2] A. Kerber 6-3 6-1

Stats Kerber-Pliskova

Angelique Kerber torna subito a disputare una finale dopo la delusione olimpica e lo fa con l’onere di poter superare Serena Williams in classifica in caso di vittoria. Il ruolo di guastafeste spetta quindi a Karolina Pliskova, ex n.7 del ranking, che in settimana ha sciorinato un gran tennis ma è storicamente avvezza ai saliscendi, tanto nel corso della stagione quanto durante gli incontri. Nei precedenti la tedesca conduce 4-2 ma nelle ultime due occasioni, le finali di Birmingham e Stanford 2015, si è trattato di sfide molto lottate concluse in tre set. Nessuna delle due vanta uno score ottimale nelle finali: Kerber ne ha perse 13 su 22, Pliskova 9 su 14.

Parte male l’aspirante al trono di Serena, che cede il primo turno di servizio senza mettere a referto un 15. Nel game successivo l’incontro entra subito nel vivo: Pliskova sembra aver chiaro il proposito di abbreviare gli scambi per evitare di finire imbrigliata nella rete difensiva della tedesca. Kerber vince il primo scambio “da par suo” sul 40-40, la ceca allontana la situazione di pericolo grazie alla prima di servizio e vola 2-0. Al break appena difeso se ne aggiunge subito un secondo. Karolina aggredisce in lungolinea e non teme le traiettorie prive di peso di Angelique, che non riesce mai a tenere il centro del campo per più di un colpo. Il 3-0 diventa presto 4-0 grazie alla solidità della ceca in battuta.

Qui Kerber prova a scuotersi. 7 punti consecutivi le consegnano il primo game dell’incontro e tre palle break che Pliskova annulla con coraggio: la tedesca però alza i giri del motore e conquista una quarta palla break utile a strappare il servizio all’avversaria. Un fenomenale punto di resistenza impreziosisce il game che accorcia ancora lo svantaggio di Kerber, ora sotto 4-3. In questo momento Pliskova dovrebbe tradire un minimo di tensione e invece alza in modo decisivo il livello di gioco. Turno di battuta tenuto d’autorità per il 5-3 e game finale all’arrembaggio con il quale strappa ancora il servizio alla tedesca, inerme di fronte alle accelerazioni lungolinea di Karolina ( l’ultima del parziale, di diritto, è baciata anche dal nastro). 6-3 e set dominato dalla numero 17 del mondo.

La mimica facciale di Angelique è quella di una tennista che sembra attendere solo un calo dell’avversaria, nonostante l’accesa conversazione con l’allenatore al cambio campo potesse lasciar presagire un tentativo di reazione. Chi invece non risente minimante del fastidioso vento che spira sul campo e dell’importanza della posta in palio è Karolina Pliskova, che al pronti-via vola subito 3-0 e frustra i propositi di rimonta della n.2 del mondo. Kerber adesso balbetta con ogni colpo ma è il diritto a procurarle maggiori problemi: a fine incontro saranno oltre 20 gli errori commessi dal suo – solitamente ben più preciso – braccio sinistro. Inusuale anche l’arrendevolezza di Angelique, che in questa stagione ci aveva abituato a ben altra tempra sul campo e soprattutto ben altre capacità di modificare l’inerzia dell’incontro.

La contesa invece scivola via senza – o quasi – ulteriori sussulti. La tedesca mette a segno il game della bandiera e torna a litigare con il suo tennis, lasciando la scena a una Pliskova sempre più debordante. Sul 5-1 la gemella di Kristyna deve fronteggiare la prima palla break del parziale ma sugli spalti il pubblico reagisce timidamente, quasi consapevole dell’incapacità di Kerber di proporre una vera reazione. L’appuntamento con la vittoria è infatti solo rimandato di un paio di minuti perché Karolina chiude al secondo match-point e spegne i sogni di gloria di Angelique Kerber, vinta da un’avversaria in giornata di grazia e forse dalla tensione per la possibilità di interrompere il dominio di Serena Williams.

Il tentativo però potrebbe essere soltanto rimandato: Serena tornerà in campo a Flushing Meadows e sarà costretta a rivivere i fantasmi della notte che rimarrà nella storia del tennis azzurro, oltre a difendere i 720 punti per mantenere la vetta della classifica. Il distacco dalla Kerber si è infatti ridotto a soli 190 punti, un margine assolutamente risicato con uno Slam in vista. E pensare che a inizio anno la tedesca era in ritardo di 6355 punti

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