Sono davvero brutte giornate per la città di Roma. Malagò, Renzi e compagnia cantante hanno allegramente improvvisato il carnevale di Rio per santificare la candidatura della città eterna per il 2024 ma il sindaco capitolino non si è palesato, facendo rimediare all’Italia la solita brutta figura. Brutte notizie anche per il quinto slam de noartri perché Cincinnati ha seriamente posto un’ipoteca per l’agognato titolo di quinto major, riuscendo nella straordinaria impresa di organizzare un torneo peggio di Rio.
Il campo purtroppo non ha detto nulla di nuovo: Serena Williams resta la numero 1 del mondo, gli italiani non vincono una partita, Milos Raonic (5,5) ha perso con l’esausto Andy Murray (7) e Marin Cilic (9) è il favorito per gli US Open.
Dall’Ohio riferiscono anche di aver avvistato un giocatore dal rovescio ad una mano che pare sempre di più un ex-giocatore: ovviamente stiamo parlando di Stan Wawrinka (3) che ha sottratto lo scettro a Grigor Dimitrov (7,5) ormai lanciato verso la sua seconda carriera.
Fabio Fognini (5) purtroppo è ancora a Rio, fermo sul 3-0 del terzo contro Murray e ha perso contro il povero John Isner (5,5). Brutto periodo per l’americano che non solo è diventato il numero 2 del suo paese (bravo Johnson, 7) ma ha visto apparirne un altro – Opelka (6,5) – che è più alto e tira più forte di lui: ci manca solo che Querrey batta il numero uno del mondo e a John non resta che appendere la racchetta al chiodo.
Rafa Nadal (5) non si è ancora ripreso dalle fatiche brasiliane, ma il rovescio della medaglia persa è che anche il rovescio di chi quella medaglia l’ha vinta – Kei Nishikori (5) – si è perso. Nick Kyrgios (5) che invece il viaggio in Brasile se l’è risparmiato perde una buona occasione, cosa che invece non fa Borna Coric (8) che sarà pure un bambino ma intanto comincia a divertirsi sul serio.
Tomas Berdych (4,5) ha osato sfidare gli Dei battendo Marcel Granollers (10, siamo sempre napoletani e scaramantici) e giustamente è stato punito il giorno dopo.
Per un ceco che svolazza, c’è una ceca che impazza. Karolina Pliskova (9) ha una sorella (gemella) tennista: vi pare che potesse fare proprio lei lo sgarro alla Sister per eccellenza? Se ne farà una ragione Angelique Kerber (7) che forse prima o poi sarà numero 1 ma che intanto resta seconda e dopo Wimbledon, Olimpiadi e Cincinnati si consola portando a casa il prestigioso titolo “Toto Cutugno of the Year”.
Per restare in tema di sorelle, in un torneo senza Serena e con tante acciaccate dopo Rio, Aga Radwanska (5,5) ha battuto Petkovic e Konta ma quando davvero conta (senza k) guarda un po’ ha perso: vincerà gli US Open, come Cilic.
