Il secondo set è stato un po’ rischioso, sembrava tu stessi giocando bene ma poi le cose si sono complicate.
Sì, ho giocato molto bene nel primo set, mi muovevo bene e facevo il mio gioco. Nel secondo ero sopra 4-1 e tutto andava bene, ma penso lei abbia migliorato e non faceva molti errori come nel primo set. Gli ultimi due game non sono stati facili, però io ho cercato di restare concentrata e di continuare con il mio ritmo e tenere in mente il mio gioco.
Hai giocato con lei a Montreal e lì è stato un match più complicato. Preparandoti per questo match hai pensato a quell’incontro?
Certamente, ci stavo pensando mentre parlavo con il mio coach prima del match e lo stavo anche rivedendo un po’ su YouTube. Ma oggi è un giorno diverso e abbiamo giocato su un campo nuovo quindi le condizioni erano diverse, anche perché era la sessione serale. Io sapevo di dover giocare bene sul mio lato difensivo e muovermi abbastanza, perché la chiave oggi è stata quella.
Qualche giocatrice ha avuto dei problemi per via del caldo e dell’umidità. Tu come hai trovato le condizioni? Sono state più dure di lunedì?
Era un po’ difficile ma per me andava bene. Insomma, penso anche di aver giocato un po’ più tardi ed era nuvoloso. Oggi io non ho avuto problemi con il tempo.
Nel tuo prossimo match affronterai sicuramente un’americana. Cosa ti aspetti dal pubblico?
A dire il vero non vedo l’ora. Nel senso che qui il pubblico è fantastico. Loro supportano tutti. Giocare contro un’americana sarà una sfida, vedremo chi vincerà oggi.
Prima parlando con Petkovic, mi ha detto che ha notato come quest’anno tu sia migliorata nel prendere le decisioni in campo. Puoi parlarci di questo? Come fa una persona a migliorare quest’aspetto? È tutta esperienza?
Penso ci sia riuscita con tutta l’esperienza che ho accumulato negli ultimi mesi ed anni. Credo che quando esci là fuori e sai di prendere la giusta decisione, tu sai di avere successo e quindi credi in te stessa. Ovviamente ogni tanto ti capita di non prendere la giusta decisione, ma è tutto nelle tue mani. Tu scendi in campo per vincere o perdere la partita, non vai lì sperando di farcela. Ho perso un sacco di match del genere qualche anno fa, dunque è questo quello che ho cercato di cambiare. Ora quando ho le possibilità cerco semplicemente di arrivare alla vittoria e prendo le decisioni da sola.
