US Open 2016: la sala stampa è un club per soli uomini?

Flash

US Open 2016: la sala stampa è un club per soli uomini?

Agli US Open 2016 3 giornalisti accreditati su 4 sono uomini. Sale e tribune stampe sembrano un luogo riservato soprattutto a reporter di sesso maschile. Le cose in futuro potrebbero cambiare

Pubblicato

il

 

Nel tennis ormai le giocatrici hanno raggiunto una fama equivalente a quella dei colleghi uomini. In America in particolare sono donne le tenniste di maggior successo: Serena Williams sta giocando per ottenere il suo 23mo titolo Slam, sua sorella Venus ne ha conquistati 7, tanto per citare due nomi.

Eppure coloro che raccontano questi US Open sono per la maggior parte uomini. Tra i 1500 giornalisti, circa, che hanno ottenuto l’accredito al torneo il 73 % sono di sesso maschile (1010 uomini – 372 donne). Secondo una statistica effettuata Giovedì 1 Settembre tra i rappresentati dei media presenti in tribuna e sala stampa ben il 78% erano uomini. Ana Mitric, giornalista e femminista serba, ha controllato i video di 9 conferenze stampa andate in scena Sabato 3 Settembre e ha rimarcato che negli incontri con tenniste il 67% dei presenti erano di sesso maschile mentre nelle conferenze di tennisti tale percentuale saliva addirittura all’82%.

Chris Widmaier, portavoce della U.S. Tennis Association, dichiara: “Il nostro obiettivo è fare in modo che il tennis rispecchi gli USA. Spero che in futuro gli accrediti vengano distribuiti in modo che i giornalisti siano la fotografia di quella che è la società statunitense.”

Le donne inoltre rappresentano una larga percentuale di appassionate di tennis nonché di spettatrici a Flsuhing Meadows. Carole Bouchard, freelance francese, ha affermato: “Il fatto che la maggior parte dei reporter siano uomini ha conseguenze anche su come il tennis viene raccontato. Io ormai sono abituata a trovare una media dell’80% di colleghi di sesso maschile nei tornei in giro per il mondo.” E’ chiaro inoltre che il fatto che la maggior parte delle decisioni siano prese da uomini nell’organizzazione dei palinsesti alla lunga ha come risultato di dare maggiore visibilità al circuito ATP rispetto a quello WTA. Il dibattito stesso sul prize money femminile, che le giocatrici vorrebbero venisse portato allo stesso livello di quello maschile così come avviene nei tornei Slam, sarebbe preso maggiormente in considerazione se a scrivere di tennis fossero donne. “Non molti giornalisti uomini amano il tennis femminile” conclude Carole Bouchard.

Certo la cultura dello sport in generale è considerata prevalentemente maschile. Lindsay Gibbs, giornalista di ThinkProgress, scrive in una email: “Lo sport non è propenso ad accogliere donne soprattutto all’interno delle redazioni  che sono viste come dei club per soli uomini. E’ un dato di fatto globale.”

Il lavoro del giornalista richiede inoltre una grande disponibilità a viaggiare e coprire eventi nei luoghi più svariati, ulteriore deterrente per le donne. Nell’immaginario generale infatti una donna una volta che diventa mamma è costretta a restare a casa a occuparsi della prole.

Gli USA malgrado i tanti contrasti sono però il paese delle opportunità, dove appunto il rappresentante numero uno del tennis è Serena Williams, donna e di colore. Quindi in questo 2016 nel quale probabilmente si vedrà una donna prendere possesso della Casa Bianca perché non sperare che il futuro della sala stampa di New York possa tingersi di rosa?

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement