Mark Philippoussis: “Djokovic è il n. 1 e vuole farlo capire bene a tutti”

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Mark Philippoussis: “Djokovic è il n. 1 e vuole farlo capire bene a tutti”

Per l’ex tennista australiano Mark Philippoussis, finalista agli US Open nel 1998, a Flushing Meadows Novak Djokovic è spinto da una motivazione ulteriore: ribadire a tutti che è sempre lui il più forte al mondo

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A New York, dove sta assistendo agli Us Open, l’ex tennista australiano Mark Philippoussis è stato intervistato dal sito serbo b92, che gli ha chiesto le sue impressioni sul Novak Djokovic visto sinora a Flushing Meadows. 

“Novak non ha giocato molto, ma mi ha impressionato, è di nuovo forte e motivato e colpisce bene la palla. C’è poi anche il fatto che in molti non credono di poterlo battere in un match al meglio dei cinque set, perché è forte sia fisicamente che mentalmente” ha dichiarato il 39enne “Scud” (come veniva soprannominato per la potenza e la velocità dei suoi colpi, il servizio in particolare), ex n.8 del mondo.

Per il finalista dell’edizione 1998 degli US Open (perse il derby australiano contro Pat Rafter) una motivazione aggiuntiva per il 29enne tennista serbo nell’ultimo Slam stagionale è rappresentata dal fatto che all’inizio del torneo in molti reputavano Andy Murray il grande favorito degli US Open. “È vero che ha perso a Wimbledon e a Rio, ma è il migliore al mondo, sta dominando da tempo e nella prima parte della stagione è stato incredibile. Adesso è tornato e sono convinto che voglia far capire bene a tutti che: “Hei, sono io il n. 1 del mondo”, vuole mandare un messaggio chiaro, visto che non si è parlato di lui come il grande favorito” ha aggiunto Philippoussis, vincitore in carriera di 11 titoli ATP e di due Davis.

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