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WTA Auckland: disastro Williams! Serena out con Brengle, Venus si ritira
La numero 72 WTA elimina Serena, autrice di 88 errori non forzati. Venus batte una wild card dopo la sospensione per pioggia, poi forfait per problemi al braccio. Wozniacki supera Lepchenko

In un clima più adatto ad una competizione velistica che ad un torneo di tennis, Venus Williams ha vittoriosamente portato a termine in circa un’ora il match iniziato ieri e sospeso sul 2-2 del primo set per pioggia, contro la debuttante Jade Lewis, attuale numero 1.099 delle classifiche mondiali. Primo set difficile per lei, chiuso solo al tie break dopo aver perso per ben due volte il servizio ed aver commesso la bellezza di sei doppi falli di cui tre (!) in un solo game. La nipote di Chris Lewis, finalista a Wimbledon nel 1983, ha anche avuto sul diritto un comodo set point sul 5-4 ma lo ha malamente affossato in rete, forse tradita dall’emozione. Secondo set invece senza storia, in cui Jade Lewis ha manifestato vistose lacune – ad esempio una seconda di servizio amatoriale – e nel quale Venus ha servito sul 5-0 prima di chiudere per 6-2; la neozelandese ha comunque mostrato, al di là dei limiti attribuibili soprattutto all’inesperienza, di possedere un notevole temperamento e ottimi colpi di rimbalzo dai quali ripartire. Poco dopo la fine dell’incontro la Williams ha comunicato la decisione di ritirarsi dal torneo per infortunio dando quindi via libera a Naomi Osaka per i quarti di finale.
Al termine di una splendida battaglia di tre ore tra le ceche Barbora Strycova (testa di serie n. 4) e Lucie Safarova, vinta al tie break del terzo set dalla prima, è scesa in campo la testa di serie numero 1 del torneo e seconda giocatrice del mondo, Serena Williams, per affrontare la connazionale Madison Brengle (n. 72 WTA). Il loro unico precedente disputatosi nel 2015 sulla terra rossa di Madrid si era concluso a favore della Williams per 6-0 6- 1. Nel primo set sino al 4-1 per la Williams, nulla lasciava presagire che il risultato si sarebbe discostato sensibilmente da quello di Madrid, ma la Brengle ha avuto il merito di non scoraggiarsi e, complice l’eccessiva fallosità di Serena ed il vento che ne disturbava il servizio, di mettere a segno due break e cinque game consecutivi. Il body language di Serena all’inizio del secondo parziale lasciava trapelare la sua profonda irritazione nei confronti dei numi tutelari del tennis, evidentemente rei di non ispirarla a sufficienza soprattutto nel rovescio mai come oggi tanto falloso. Anzi, già nel primo gioco era costretta ad annullare una pericolosa palla break, mentre la sua avversaria teneva con autorevolezza i propri turni di servizio.
Serena toccava il fondo della sua prestazione al settimo game, quando, al culmine di una serie di errori non forzati, gettava alle ortiche una elementare volèe di rovescio ed insieme ad essa il proprio turno di battuta. Sul 4-3 e servizio la Brengle si faceva prendere dall’emozione e riconsegnava senza opporre particolare resistenza il servizio all’ex numero 1 del mondo, apparsa comunque più determinata e “cattiva” in questo ottavo game. Da qui in avanti Serena trovava però modo di sprecare ben cinque set point sul servizio dell’avversaria, due per il coraggio della Brengle ed altri tre per propri grossolani errori e buon per lei che d’incanto nel corso del tie break ricomparivano la prima di servizio ed il rovescio incrociato che, insieme ad un calo fisico di Madison, le consentivano di conquistare per 7 punti a 4 il secondo set.
Se qualcuno a questo punto pensava che la strada fosse in discesa per la ex numero 1 del mondo, doveva presto ricredersi: ad una Williams oggettivamente ingiocabile nei suoi turni di servizio, rispondeva una Brengle meno dominante ma comunque determinata a non mollare e che non concedeva una sola palla break sino al 5-4 in suo favore. Al cambio di campo su questa situazione di punteggio, Madison si concedeva un minuto di vero e proprio relax con il suo coach con il quale, più che consigli tecnici, scambiava sorrisi e battute di spirito mostrando una tranquillità sorprendente ancor prima che ammirevole. Molto diverso lo stato d’animo della Williams che per la prima volta nel set perdeva sicurezza e concedeva due match point consecutivi; riusciva nell’impresa di annullarli entrambi per poi concederne un terzo sul quale aveva rovinosamente fine, complice uno sciagurato doppio fallo, la sua battaglia personale contro le Muse e contro la sua avversaria, che, travolta dall’emozione, correva a stringerle la mano.
Per l’accesso ai quarti di finale del torneo, Caroline Wozniacki (n. 19 WTA e terza testa di serie del tabellone) incontra per la quinta volta in carriera la statunitense Varvara Lepchenko (n. 89 WTA). I precedenti parlano ampiamente a favore della giocatrice danese, anche se l’unica sconfitta rimediata risale al loro ultimo confronto sul cemento di Stanford. L’inizio del match lascia spazio alle speranze del pubblico di assistere ad un incontro emozionante: break della Lepchenko al primo turno di battuta della Wozniacki ed immediato controbreak per l’1 ad 1. Al sesto game allungo decisivo della ex numero 1 del mondo che chiude poi il primo parziale sul 6 a 3 in 40 minuti, dopo aver avuto un set point già sul 5 a 2 in suo favore. Wozniacki superiore alla Lepchenko in tutte le statistiche relative al primo set ed in particolare nei punti conquistati sul secondo servizio. Secondo set che si discosta ben poco dal primo, sia nella durata, sia nel punteggio che nell’alternanza dei game. La Lepchenko si fa togliere per due volte il servizio e consente a Caroline Wozniacki di raggiungere i quarti di finale dove incontrerà per la nona volta in carriera la tedesca Julia Goerges contro la quale ha perso in quattro occasioni.
Risultati:
Primo turno
N. Broady b. D. Kovinic 7-6 6-3
J. Goerges b. [6] A. Pavlyuchenkova 6-3 6-4
[8] A. Konjuh b. K. Flipkens 6-4 3-6 6-3
[2] V. Williams b. [WC] J. Lewis 7-6(2) 6-2
Secondo turno
M. Brengle b. [1] S. Williams 6-4 6-7(3) 6-4
[4] B. Strycova b. L. Safarova 7-5 3-6 7-6(4)
L. Davis b. K. Nara 6-3 6-3
[7] J, Ostapenko b. M. Lucic-Baroni 6-2 7-6(3)
N. Osaka b. [2] V. Williams W/O
J. Goerges b. N. Broady 7-5 6-4
[8] A. Konjuh b. Y. Wickmayer 6-1 6-2
[3] C. Wozniacki b. V. Lepchenko 6-3 6-3
Roberto Ferri
evidenza
Roland Garros: Swiatek in rodaggio batte Bucsa, Andreescu sorprende Azarenka. Avanti Rybakina, Krejcikova con le valigie in mano
Dopo un primo set laborioso, Iga Swiatek si sbarazza di Cristina Bucsa. Elena Rybakina continua la sua striscia vincente. Andreescu vince il big match con Azarenka mentre Krejcikova va subito fuori con Tsurenko

Parte con una facile vittoria su Cristina Bucsa (n° 70 WTA) la difesa del titolo e della prima posizione mondiale al Roland Garros da parte di Iga Swiatek. La polacca inizia il match mostrando un livello di gran lunga al di sotto rispetto ai suoi standard abituali, ma dal 4-4 del primo set incamera 8 giochi consecutivi e si sbarazza di un’avversaria che aveva già dominato – ancor più nettamente – in Australia qualche mese fa. Oltre alla n° 1 del mondo, nella terza giornata del Major francese hanno salutato teste di serie importanti come Krejcikova (vincitrice a Parigi nel 2021), mentre altre, come Rybakina, hanno rispettato i pronostici. Altre tenniste ancora, vedasi Mirra Andreeva, hanno invece dimostrato una volta di più il loro talento cristallino. E non scordiamoci del match del giorno Azarenka-Andreescu. Cominciando proprio da Iga, analizziamo allora nel dettaglio i punteggi degli incontri più interessanti disputati oggi.
[1] I. Swiatek b. C. Bucsa 6-4 6-0
Nonostante nel pre match abbia confermato di essere al 100% fisicamente (“Non sarei qui se non fossi al meglio”, ha detto), Swiatek parte contratta e Bucsa ne approfitta. La n° 1 del mondo tiene agilmente il primo game ma, dopo un turno di servizio incamerato dalla spagnola ai vantaggi, concede il break nel gioco successivo, anche a causa di una strategia aggressiva in risposta della rivale, che ribatte coi piedi in campo sia alla prima che alla seconda di Iga. Grazie ai due game ottenuti nei primi 12 minuti, Bucsa ha comunque superato, nonostante la débâcle finale, il misero bottino racimolato nell’intero incontro al terzo turno dell’Australian Open di quest’anno (6-0 6-1 in favore della polacca).
È una partenza col freno a mano tirato quella della detentrice del titolo – che nel post match avrebbe parlato di condizioni tanto ventose da non averle mai incontrate a Parigi – non rapida, com’è invece solita essere, negli spostamenti laterali e incapace di mantenere una certa regolarità negli scambi prolungati. Tuttavia, anche questa è una versione sufficiente – ed è forse giustificabile questo non perfetto stato di forma essendo la prima partita del torneo e venendo Swiatek stessa da un ritiro a Roma – per avere la meglio su un’avversaria piuttosto modesta. A seguito di uno scambio di regali e un arrivo a parimerito a 4, Swiatek piazza due game consecutivi e va a sedersi in vantaggio per 6-4.
Il secondo set, per la testa di serie più alta in gioco, è invece una formalità. Bucsa capisce di non avere armi e inizia a sbagliare palle facili dopo pochi colpi, mentre la polacca prova a limitare i gratuiti. Un andamento che conduce a un agevole bagel, con appena 7 punti persi nell’intero parziale. Un trionfo dunque per 6-4 6-0 e un secondo turno contro Lyu.
[4] E. Rybakina b. B. Fruhvirtova 6-4 6-2
Già rodata invece Elena Rybakina che, dopo la vittoria a Roma pochi giorni fa, prosegue trionfalmente nella sua marcia, concedendo in tutto 6 game a Fruhvirtova e rischiando solo un pochino nel primo set, quando si è trovata sotto per 4-3 con break per l’avversaria. Per lei ora l’ostacolo, non insormontabile, rappresentato da Noskova.
L. Tsurenko b. [13] B. Krejcikova 6-2 6-4
In campo femminile la sorpresa di giornata è senz’altro quella portata alla ribalta da Lesia Tsurenko, mattatrice della testa di serie n° 13, nonché regina dello Slam di Bois de Boulogne due edizioni fa, Barbora Krejcikova, alla quale la tennista ucraina ha concesso le briciole, battendola per 6-2 6-4 in meno di un’ora e mezza. La ceca, per la verità, ha sprecato anche un cospicuo vantaggio di 3-0, con doppio break, nel secondo parziale, subendo un passivo di 6-1 nei successivi 7 giochi ed essendo così costretta a lasciare Parigi ben prima di quanto ci si potesse attendere. Per Tsurenko ora ci sarà Lauren Davis, vittoriosa su Zhu.
B. Andreescu b. [18] V. Azarenka 2-6 6-3 6-4
Sembrava non dovesse esserci storia tra Victoria Azarenka e Bianca Andreescu, match che vi avevamo presentato come una delle partite di giornata, e invece la battaglia c’è stata eccome. Nello specifico, quella che aveva l’aria di essere una formalità per Vika si è trasformata in vera lotta da metà secondo set in poi, quando Bianca, dopo essersi trovata sotto per 2-6 1-3 e doppia palla per l’1-4, ha cambiato marcia a suon di angoli e colpi vincenti soprattutto con il rovescio, sia incrociato che lungolinea, fondamentale con il quale ha fatto suo il set accaparrandosi 5 giochi consecutivi in chiusura di secondo parziale.
Nel terzo, durato oltre un’ora, il livello è diventato stellare, con le due giocatrici che hanno dato un saggio del loro talento, limitando i gratuiti al minimo e picchiando negli ultimi centimetri di campo, provocando, in caso, l’errore della rivale. Decisivo si è rivelato il sesto gioco quando, già avanti di un break, la canadese ha messo in cascina il game più lungo e combattuto della partita, portandosi 4-2 e mentenendo invariato quel margine di due giochi fino alla fine. Lo score conclusivo recita dunque 2-6 6-3 6-4 in 2 ore e 31′.
[Q] M. Andreeva b. A. Riske-Amritraj 6-2 6-1 (di Marianna Piacente)
Così piccola, così forte. Dopo un gioco a senso unico durante tutti i match di qualificazioni, Mirra Andreeva continua la sua ascesa nel main draw del Roland Garros, battendo al primo turno in due set l’americana Alison Riske-Amritraj (n. 85). La sedicenne russa non smette di attirare l’attenzione su di sé, stavolta su uno dei palcoscenici più importanti di sempre. Numero 143 del ranking mondiale – da aggiungere un gigantesco «per il momento» –, in meno di un’ora di gioco la tennista classe 2007 ha saputo infliggere all’americana un 6-2 6-1 che suona come un tacito (neanche troppo) avvertimento per il futuro alle attuali teste di serie.
Due set dalla racchetta facile per la giovane giocatrice: fatta eccezione per l’ottavo game vinto ai vantaggi, Andreeva ha portato a casa tutti gli altri giochi con netto margine, l’ultimo lasciando a zero l’avversaria e togliendole il servizio. Non dissimile dal primo il secondo parziale, dove la russa ha concesso un solo altro gioco all’americana dopo due game fatti suoi a inizio set. Stavolta neanche i vantaggi, Andreeva aveva fretta di chiudere. Come sul 5-2 nel primo set, anche il match point è arrivato con l’avversaria ancora a zero. Mirra Andreeva passa al secondo turno.
[WC] D. Parry b. A. Kalinina 6-2 6-3 (di Paolo Pinto)
Mai in partita la finalista degli Internazionali BNL d’Italia 2023. Anhelina Kalinina va fuori al primo turno del Roland Garros battuta dalla francese Diane Parry. La ventenne, Idolo di casa, ottiene un risultato straordinario con il punteggio di 6-2 6-3, e passa al secondo turno in 1 ora e 23’. Ucraina in grande difficoltà per tutta la gara contro un’avversaria che ha sfruttato al meglio la Wild Card ottenuta dagli organizzatori. Solo sul finire del secondo set Kalinina ha trovato il ritmo giusto. Nell’ottavo gioco ha fallito due palle del controbreak che avrebbero riaperto la gara. Tenuto il servizio, la francese ha trovato energie straordinarie nel chiudere il match nel game successivo. Parry avanza in tabellone e affronterà Mirra Andreeva, in una gara che racchiuderà 36 anni tra le due tenniste.
Gli altri match: buona la prima per Peterson, Xinyu Wang e Danilovic. Al secondo round anche altre quattro tenniste
Avanza agevolmente in tabellone Rebecca Peterson. La n. 87 del ranking batte Fiona Ferro, proveniente dalle qualificazioni, 6-2 6-0 in un’ora e 9 minuti. Xinyu Wang ribalta invece il pronostico ed estromette Marie Bouzkova con il punteggio di 6-4 7-6(5) in un’ora e 51’. Decisivo il primo parziale della cinese sul finire del secondo set: piazza tre giochi di fila recuperando un break di svantaggio e si porta avanti nei parziali. Spreca la ceca nel secondo: avanti 4-2, si fa recuperare e perde al tie-break.
Dalle qualificazioni al secondo turno: prosegue il percorso di Olga Danilovic che elimina Kateryna Baindl. Serba sempre in controllo della gara e che si guadagna il passaggio del turno con merito. Sarà la prossima avversaria di Jasmine Paolini. Trionfi in due set per Sorribes Tormo su Burel (7-6 6-2) e per Grabher su Rus (6-3 6-2), mentre ci hanno impiegato un parziale in più Navarro su Erika Andreeva (6-2 3-6 6-4) e Martic su Rogers (3-6 6-3 6-2).
Flash
Roland Garros: cuore Paolini! Batte Cirstea in tre set
L’azzurra batte Sorana Cirstea in tre set. Bene col servizio, toglie il ritmo alla sua avversaria nel parziale decisivo. Adesso Danilovic

J. Paolini b. [30] S. Cirstea 7-5, 2-6, 6-2
Avvio strepitoso di Roland Garros per Jasmine Paolini che batte in tre set Sorana Cirstea con il punteggio di 7-5, 2-6, 6-2 in 2ore e 14′. Il match ha cambiato padrona svariate volte, ma ha trovato nell’azzurra l’interprete migliore. La Grande Italia di questo avvio di Slam (altri due vittorie notevoli nel set decisivo da parte di Zeppieri e Vavassori) parigino parla anche dell’impresa di Jasmine che batte la n. 32 del ranking dopo aver rischiato di consegnarle le chiavi del match. Paolini approda per la terza volta in carriera al secondo turno del Roland Garros e ora affronterà la serba Olga Danilovic.
IL MATCH – Gara molto equilibrata in avvio, con l’azzurra che deve risalire da 0-40 nel sesto gioco prima di portarsi sul 3-3. Fioccano le palle break: stavolta è Paolini a sprecarne due nel settimo gioco. Stesso copione anche nel nono gioco: stavolta sono consecutive le palle break, ma ugualmente l’azzurra le spreca. L’italiana allunga sul 6-5 dopo aver annullato un setpoint e chiude 7-5 tra gli applausi del pubblico.
Nel secondo set arriva la reazione della rumena che sale 5-1 con grande temperamento. Col servizio accusa qualche rallentamento di troppo l’azzurra che, malgrado un controbreak nel settimo gioco, perde il parziale 6-2.
Sale d’intensità Paolini nel terzo set con Cirstea che non si aspetta una reazione dell’azzurra e si fa subito sorprendere. Si parte con una serie di break e controbreak, l’ultimo dei quali manda l’azzurra avanti 2-1. Cirstea subisce un parziale di 13-1 e si ritrova sotto 5-1. La n. 30 del seeding smarrisce la precisione nei colpi e soffre la profondità della sua avversaria. Paolini è estremamente regolare e porta a casa una straordinaria qualificazione al secondo turno.
Flash
Roland Garros, Bronzetti dopo la sconfitta con Jabeur: “Sono migliorata, mi sento una di loro” [VIDEO]
“Dopo l’inizio anno complicato, il titolo a Rabat ha ancora più valore” così Lucia bronzetti, che saluta Parigi. “Al secondo anno nel Tour ho più esperienza”

Dopo la sconfitta al primo turno 6-4 6-1 contro Ons Jabeur, Lucia Bronzetti si è presentata a rispondere alle domande in italiano con uno spirito positivo, a conferma del buon momento che sta vivendo indipendentemente dell’esito al Roland Garros.
Com’è andata oggi contro un’avversaria (Ons Jabeur) che non dà ritmo?
Lucia Bronzetti: Sì, lei è una giocatrice un po’ atipica, che gioca benissimo le palle corte, in back, ha una buonissima mano quindi sicuramente non è la tipa di giocatrice che preferisco, in più è tra le prime 10 del mondo quindi già dura in partenza. Forse potevo fare qualcosina in più però va bene così. Sono stata sfortunata nel sorteggio e speriamo che l’anno prossimo possa andare meglio e vincere qualche partita.
Com’è stato giocare sullo Chatrier? Hai sentito l’emozione del palcoscenico?
Lucia Bronzetti: Sì, è un’emozione bellissima e all’inizio mi sentivo un po’ a disagio. Non trovavo bene le distanze insomma ma è un’esperienza che ricorderò per tutta la vita anche quando poi non giocherò più, quello che ti rimane sono queste cose. Sicuramente bellissimo.
Vieni da una settimana bella ma anche impegnativa dopo il tuo primo titolo a Rabat pochissimi giorni fa. Stai ottenendo ottimi risultati.
Lucia Bronzetti: Sì, è arrivato questo primo titolo dopo un inizio anno un po’ complicato e quindi ha ancora più valore per me. Ho giocato molto bene nello scorso torneo e sono molto contenta di come ho gestito diverse situazioni e ho portato a casa i match. Ho avuto pochissimo tempo per festeggiare, per riprendermi e riconcentrarmi per quest’altro torneo. Ma tornassi indietro rifarei tutto. […] L’anno scorso è stato un anno di prime esperienze, quest’anno è il secondo che sono nel Tour quindi c’è già più esperienza, non è facile ricominciare l’anno sapendo che dovevi riconfermarti. Mi sento migliorata molto anche a livello di gioco, più sicura anche in mezzo a queste giocatrici. Mi sento una di loro.
Nelle prossime settimane hai già un programma?
Lucia Bronzetti: Andrò a giocare un 125K e poi dopo torno a casa e mi preparo per la stagione sull’erba.
Qualche obiettivo da qui a fine anno?
Lucia Bronzetti: A livelli di classifica non mi pongo mai obiettivi (è appena rientrata in top 100, ndr). Poi quello che abbiamo fatto col mio team lo continueremo sempre a fare, cioè lavorare e cercare di migliorarsi e continuare come stiamo facendo; i risultati vengono da soli.