La tennismania di Gianluca Brini, l’unico stringer italiano a Melbourne

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La tennismania di Gianluca Brini, l’unico stringer italiano a Melbourne

MELBOURNE – Tra i venticinque incordatori Yonex presenti a Melbourne c’è anche un italiano. Gianluca Brini, arrivato dalla Brianza fino in Australia: “Si lavora dalle 8 del mattino fino alle 23. Quando ho visto da vicino Federer mi sono emozionato come un bambino”

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A Melbourne c’è un italiano che ha già vinto il suo torneo. Gianluca Brini, cinquantaquattro anni di Biassono, un paesino vicino a Monza, è l’unico stringer italiano presente agli Australian Open:  “Siamo in tutto venticinque, provenienti da quindici paesi del mondo”. Nell’ambiente del tennis ormai da un vita, prima come giocatore (con classifica B4, pari ad un attuale seconda categoria) poi maestro, infine rappresentante di marchi importanti tra cui Yonex, che qui a Melbourne ha in gestione proprio l’incordatura delle racchette. “Ho collaborato anche con il gruppo di Piatti all’epoca di Forlan e company. Quando si trovavano in Italia venivano da me per le corde, in quell’occasione ho conosciuto anche Ivan Ljubicic”.

Abbiamo incontrato Luca in uno dei suoi rari momenti di libertà. “Iniziamo alle otto del mattino – ci racconta –  senza quasi interruzione fino alle 11 di sera. Piccola pausa per mangiare e due passi di numero tra i campi. Non potevo però perdermi almeno l’allenamento di Federer, pensa che ieri all’improvviso è entrato nella nostra zona ed è restato qualche momento vicino a noi, ha pure firmato qualche autografo. Un’emozione unica per un appassionato di tennis come me. E poi c’è anche Andreas Seppi uomo Pro Kennex, si gioca in casa oggi”.

Dove sei stato prima di Melbourne?
Ho fatto una quindicina di tornei tra challenger e ATP di livello medio, oltre a sette “Bonfiglio”. Sono stato però anche a Parigi al Roland Garros. Mi hanno conosciuto ed apprezzato, poi da cosa nasce cosa e mi hanno proposto di andare in Giappone per un premier femminile. Purtroppo impegni lavorativi non me l’hanno permesso. Ho un negozio sportivo legato ovviamente al tennis, da gestire. Ma poi un mese più tardi ecco il miracolo. Yonex mi ha contattato per l’Australian Open. È il coronamento di una vita di sacrifici, spero comunque di fare qualche altro slam in futuro.

 

Di quali giocatori ti sei occupato in particolare in questi primi giorni di lavoro australiano?
Tra i tanti, Richard Gasquet e Andreas Seppi. Ho visto i miei colleghi sistemare le racchette di Serena Williams, per me è la più maniacale, porta sempre otto racchette da incordare, tutte insieme e proprio giusto qualche istante prima dell’inizio del suo match. Lo segue a ruota Nishikori, anche lui ne vuole otto al colpo. Tutti gli altri non superano le sei unità.

Quante racchette sfornate ogni giorno?
Fai conto che ognuno di noi ne fa dalle 20 alle 25. Ovvio, nei prossimi giorni il numero andrà un po’ calando. È stato difficile soprattutto all’inizio, anche perché sono uno dei pochi nuovi in questo torneo e poi con l’inglese, ammetto, non me la cavo proprio tanto bene. Ma adesso è tutto ok. Spero solo, prima di finire, almeno di vedere come è fatta la Rod Laver Arena, con il nostro pass ci permettono poco o nulla. Ma insomma, che vuoi di più quando sono i giocatori che vengono direttamente da te?

È davvero una Tennis Mania quella di Luca: “Sto vivendo un bellissimo sogno”.

Ora però eccolo scappare. La pausa è finita. Ci sono altre nuove venticinque racchette da incordare.

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Roland Garros, Fognini si gode la vittoria: “Il mio tennis gira bene. Obiettivo seconda settimana”

Dopo il successo su Kubler il tabellone offre una grande opportunità a Fabio che però non vuole sottovalutare Ofner: “A questo punto chiunque affronti, gioca bene”

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Fabio Fognini - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)

Sono passati meno di due mesi dall’infortunio accusato da Fabio Fognini nel match contro Cecchinato nel 250 dell’Estoril. Tutto sembrava andare male al ligure che si apprestava a lasciare la top 100 per la prima volta in quattordici anni. La stagione sul rosso, quella che lo ha portato a vincere un Masters 1000 e a raggiungere i quarti in uno Slam, era appesa a un filo pronto a spezzarsi definitivamente quando Fabio ha iniziato ad allenarsi al Foro italico: il suo fisico non dava risposte positive e l’azzurro era sul punto di rinunciare alla wild card riservatagli. Quando, però, nello sport si combinano talento e forza di volontà, le cose possono cambiare molto rapidamente e così oggi Fabio è al terzo turno del Roland Garros senza aver perso nemmeno un set (cosa che gli era successa solo altre quattro volte) e il tabellone lo ha ripagato con un abbinamento tutt’altro che sfavorevole. Sarà infatti il qualificato Ofner (n. 118) il suo prossimo avversario.

 “Lo conosco poco, arriva dai Challenger – ha detto Fabio ai microfoni di Eurosport – so che è stato nei primi 100 ma poi si è fatto male. A questo punto chiunque affronti, gioca bene. Ora voglio semplicemente godermi la vittoria oggi e recuperare l’energia. Da domani penseremo all’austriaco”. Vietato sottovalutare un giocatore che ha già vinto cinque match (l’ultimo con la 24esima testa di serie Korda) tra qualificazioni e tabellone principale, ma è chiaro che l’occasione è ghiotta. L’ultimo ottavo di finale di Fabio al Roland Garros è infatti datato 2019: “Sto bene, il tennis gira bene. Sono di nuovo al terzo turno a Parigi. L’obiettivo è andare nella seconda settimana del mio Slam preferito”. Quando lo ha fatto, il ligure ha sempre regalato spettacolo: nel 2011 l’indimenticabile ed epico match contro Montanes vinto 11-9 al quinto set, nel 2018 un’altra maratona – questa persa – con Cilic e poi nel 2019 un’ottima prestazione contro Zverev. Quest’anno potrebbe essere sfida con Tstitsipas, ma meglio non correre troppo.

Nel frattempo, scenderà sui campi dello Slam parigino anche Flavia Pennetta che insieme a Francesca Schiavone cercherà di difendere il titolo nel doppio delle leggende: “Lei soffre molto a vedermi giocare da casa – ha scherzato Fabio –  La prima cosa è sperare che non si faccia male, visto che non gioca da tempo. Poi l’obiettivo suo e di Francesca è semplicemente quello di divertirsi”.

 

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Roland Garros, Giorgi: “Peccato per il ginocchio, in futuro mi piacerebbe insegnare ai bambini”

Nonostante il ritiro per dolori al ginocchio destro Camila Giorgi sorridente e loquace in conferenza stampa

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da Parigi, il nostro inviato

Il problema al ginocchio destro ha costretto Camila Giorgi al ritiro dopo aver perso il primo set per 6-2 contro la numero 3 del mondo Jessica Pegula nel secondo turno del Roland Garros. “È un periodo in cui stavo giocando bene, è un peccato. È un problema al menisco che mi sto portando dietro da un po’ di tempo, già al primo turno mi ha dato fastidio e ho avuto dolore. Ho giocato tanto, forse avrei dovuto fermarmi un po’.  Dovrò  stare un po’ a riposo ora, non c’è bisogno di operarlo. Giocherò a Nottingham in prossimo torneo, per fortuna c’è un po’ di tempo per provare a recuperare“.

L’imminente stagione sull’erba che culminerà con i Championship’s in Church Road è notoriamente la preferita di Camila e l’auspicio è che ci sia tempo a sufficienza per rimettersi a posto fisicamente. Si curerà a Firenze perché ” I medici sono come i parrucchieri, vanno tenuti vicino casa” dice sorridendo. “Mi auguro giocare tante partite sull’erba, mi trovo molto bene, è diversa dalla terra dove ci vuole tanta pazienza e io con il mio gioco non ne ho tanta”.

 

Nonostante la sconfitta ed il ritiro, Camila è insolitamente loquace e si apre anche sul futuro dopo il ritiro dai campi da gioco.

” Ho ancora voglia di giocare per qualche anno. Ma ho tante passioni fuori dal campo e ho dei progetti per quando smetterò di giocare.  Mi piacerebbe insegnare ai bambini e anche averne di miei! Adoro i bambini e anche gli animali”

Nell’immediato invece Camila ha bisogno di riposo e serenità. “Adesso vado a fare un giro a Parigi, poi starò un po’ a casa. Ho bisogno di stare a casa per qualche giorno in più del solito perché ogni volta non ho nemmeno il tempo di disfare la valigia che subito devo farne un’altra. In futuro mi piacerebbe anche vivere a Roma.” 

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Roland Garros: Sonego in forma, superato Humbert in tre set

Prova di grande sostanza per Lorenzo Sonego che liquida in tre set Ugo Humbert. Ora per lui Rublev o Moutet

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Lorenzo Sonego - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)

(dal nostro inviato a Parigi)

L. Sonego b. U. Humbert 6-4 6-3 7-6(3)

Non è stata una battaglia come a Montecarlo quella tra Lorenzo Sonego e Ugo Humbert. Nonostante il supporto del pubblico transalpino il giovane francese è stato sconfitto in tre set in una partita tutto sommato abbastanza a senso unico nella quale, fatta eccezione per i primi games, non è mai apparso in grado di tenere il passo del piemontese, decisamente più solido nella giornata e molto concreto nei suoi turni di battuta (un solo break subito, peraltro subito recuperato).

 

Decisamente troppi gli errori non provocati di Humbert, ben 45 in soli tre set, contro i 21 di Sonego, che ha vinto anche la battaglia dei colpi vincenti (32 a 25).

LA PARTITA – Bella l’atmosfera di festa sul campo 14, con tanti ragazzini che gremivano le tribune del campo più remoto dell’impianto (insieme con il Simonne-Mathieu) nel tradizionale giorno di pausa scolastica del mercoledì. Humbert iniziava molto centrato sulla risposta e metteva in grande difficoltà Sonego facendogli trovare spesso la palla in mezzo ai piedi. Le prime palle break erano per il francese, che sul 2-1 aveva tre occasioni per allungare il vantaggio, ma non riusciva a concretizzarne nessuna per poi concedere immediatamente dopo il primo break della partita.

Era Humbert ad avere l’atteggiamento più aggressivo, ma ciò veniva al prezzo di tanti, troppi errori non forzati. Sonego era più spesso costretto in difesa, ma raccoglieva i frutti di un gioco meno spregiudicato e più solido. Nei successivi cinque turni di battuta il piemontese cedeva solamente due quindici, chiudendo il primo set per 6-4 in 40 minuti e ricevendo poi un altro regalo da Humbert che sul 2-2 commetteva tre errori gratuiti e concedeva il break.

Il francese, che dopo i primi due game aveva perso il bandolo della matassa sulla risposta al servizio, decideva di giocare in maniera più conservativa e, grazie anche a due palle corte giocate in maniera non ottimale da Sonego, sul 2-3 riusciva a risalire da 40-0 a parità, per la prima volta nel match, ma non riusciva ad andare oltre.

Le palle break arrivavano due game più tardi, sul 3-4, quando Sonego annullava con autorità grazie a un diritto e a un servizio le due chance del 4-4 nel game più lungo della partita (12 punti). Sonego teneva quel turno di servizio e poi si faceva ben volere dal pubblico concedendo un punto a Humbert che l’arbitro Jenny Zhang aveva chiamato come da ripetere. Infatti su un affondo del francese, Sonego aveva rimandato una palla che era rimbalzata appena al di là della rete: prima che Humbert potesse “benedirla” uno dei due raccattapalle era sprintato verso la pallina entrando in campo, costringendo quindi Zhang a chiamare un “let”. Sonego ha concesso il punto a Humbert, ma ha poi finito per vincere comunque quel game e il secondo set portandosi due set a zero.

Al rientro dalla pausa fisiologica Sonego si distraeva un attimo e con tre gratuiti cedeva la battuta per la prima volta nel match. La distrazione durava però molto poco, perché il controbreak arrivava immediatamente, e da lì in poi il servizio la faceva da padrone con uno solo dei rimanenti giochi che arrivava ai vantaggi.

Si giungeva dunque al tie-break, nel quale dal 3-3 Sonego metteva a segno quattro punti consecutivi grazie a tre errori gratuiti di Humbert e chiudeva la partita in tre set dopo due ore e 36 minuti di gioco.

ALLA RICERCA DEGLI OTTAVI – Con questo risultato Lorenzo Sonego si avvicina ancora di più alla Top 40 e proverà a raggiungere gli ottavi di finale del Roland Garros ancora una volta, dopo la prima apparizione nel 2020, per riuscirci dovrà sconfiggere il vincitore tra Andrey Rublev, testa di serie n. 7 e il francese Corentin Moutet. Contro quest’ultimo Lorenzo ha perso l’unico incontro diretto nelle qualificazioni del Rolex Paris Masters di Bercy nel 2019, mentre contro Rublev i precedenti sono in parità (1-1) con Sonego che ha vinto l’unico confronto sulla terra, a Roma nel 2021 quando vinse il match nella sua cavalcata verso le semifinali.

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