AO, Jamie Murray: "Il nuovo sistema di punteggio dei doppi ATP è una stupidaggine"

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AO, Jamie Murray: “Il nuovo sistema di punteggio dei doppi ATP è una stupidaggine”

MELBOURNE – Il numero uno del mondo di doppio, Jamie Murray, non sopporta il “no ad” e il “long tie-break” al postr del terzo set. E sostiene che quasi tutti i colleghi specialisti sono d’accordo con lui

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Il “fratellone ” del numero uno del mondo Andy Murray, il doppista Jamie, a sua volta classificato in vetta al ranking di specialità, non ne può più del sistema di punteggio introdotto per il doppio nel 2006, applicato ai tornei ATP (non negli Slam). Lo scopo della modifica regolamentare (punto decisivo sul 40 pari, con la coppia alla risposta che sceglie il ribattitore, e tie-break ai 10 punti al posto dell’eventuale terzo set) era di contenere e rendere più prevedibili le durate delle partite di doppio, in modo da facilitare i palinsesti televisivi.

Jamie, qui a Melbourne, è stato sconfitto al primo turno (in coppia con Bruno Soares) dagli statunitensi Querrey e Young. Nonostante la prematura uscita, ha affermato che “nel circuito ATP il sistema di punteggio è una stupidaggine, lo pensano tutti. Negli Slam abbiamo sempre la sensazione che la coppia migliore vinca quasi sempre. Negli eventi ATP non mettono mica match di doppio nei campi centrali coperti dalla TV, quasi mai, e allora metteteci tranquilli nei campi secondari, e fateci giocare normalmente!“. Chris Kermode, il presidente dell’ATP, sostiene invece che “il doppio è una parte molto importante del tour, e il cambio di sistema di scoring è stato un successo“.

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