ATP Houston: largo ai giovani, ma non a tutti

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ATP Houston: largo ai giovani, ma non a tutti

Avanzano Escobedo e Chung, la scura terra americana rimanda Tiafoe e Donaldson. Avanti Verdasco e Lopez in attesa dei big

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SI COMINCIA DAVVERO – Dopo i tre incontri disputati nel classico lunedì tranquillo da ATP 250 e il programma del martedì totalmente cancellato a causa della pioggia, la terza giornata propone nove match di singolare. Con l’eccezione di Anderson-Verdasco, si tratta di sfide inedite o con al massimo un precedente, almeno per quanto riguarda il circuito maggiore. Quattro gli esponenti della next generation: il sudcoreano Hyeon Chung e gli statunitensi Tiafoe, Escobedo e Donaldson.

SUL CENTRALE – Servono due tie-break a Fernando Verdasco, testa di serie n. 5, per superare Kevin Anderson e portarsi 3-2 negli scontri diretti. In questo match fra ex top ten, nessuno cede il servizio nel primo set, nonostante le cinque palle break salvate dal sudafricano nel gioco di apertura e le quattro (di cui due set point) annullate dallo spagnolo al quale è sufficiente giocare con attenzione il tie-break per incamerare il primo parziale. Un break per parte all’inizio della seconda partita e, nel gioco decisivo, è Anderson a dare una grossa mano all’avversario con due doppi falli e un attacco troppo morbido sul match point. L’ottava testa di serie Thomaz Bellucci e il diciannovenne del Maryland Frances Tiafoe sembrano offrire uno spettacolo più interessante dei due che li hanno preceduti. Con il giocatore al servizio che non concede mai più di due punti, il primo set sembra destinato al tie-break; Tiafoe si fa però rimontare da 40-15 quando serve sul 5-6: annulla un primo set point con uno scambio spettacolare, ma cede al secondo vantaggio esterno. Calato vistosamente nella seconda partita che, a dispetto del 6-1, dura solo tre minuti meno della prima, il brasiliano è pronto a ritrovare concentrazione e colpi nel set decisivo, mentre lo statunitense perde continuità e match. Dopo l’incontro a stelle e strisce con l’interessante ventenne Ernesto Escobedo (n. 91 ATP) che rifila una doppio 6-3 al modesto qualificato Tennys Sandgren, è il momento di Feliciano Lopez e dell’ennesimo statunitense, la wild card Bjorn Fratangelo. Lo spagnolo strappa frequenti applausi per fini giocate e per qualche punto vinto non risparmiandosi in difesa; serve per il set sul 5-4 dopo aver trasformato la prima palla break concessa da Fratangelo, ma spreca il vantaggio con una smorzata che non arriva neanche in rete e un doppio fallo. Ci riprova con più fortuna sul 6-5. Equilibrato anche il secondo parziale, ma Lopez ottiene il break decisivo al nono gioco sfoderando un passante spettacolare.

IPERBOLI E ALTRI MANCINI – Horacio Zeballos vince mettendo in mostra un tennis che definire spumeggiante magari è eccessivo, ma di sicuro è quello che oggi, più di tutti, ha dato l’impressione di divertirsi. Contro il brasiliano Rogerio Dutra Silva, imposta il gioco con il dritto mancino, trova sventagli definitivi, varia le rotazioni con il rovescio a una mano da cui escono spesso contropiedi vincenti. Poi, è vero, cerca improbabili rovesci lungolinea in mezza volata e improvvisa alcune smorzate talmente alte su cui Rogerio deve rallentare la corsa per non ritrovarsi a colpire la palla al volo, ma sono tutti sintomi di chi è in fiducia – o pensa di non avere chance contro quello che lo ha sconfitto nelle ultime quattro sfide a livello challenger. Nel match che segue, a un solido Thiago Monteiro bastano due break e 70 minuti per eliminare il numero 7 del seeding, l’altalenante Donald Young, unico mancino eliminato dei sei in campo.

TROPPA PRESSIONE (ATMOSFERICA) – Non assomiglia neanche lontanamente al dominatore di Quito il Victor Estrella Burgos visto oggi: il servizio gli procura pochi punti e il dritto è impreciso; al contrario, Hyeon Chung non è infastidito dallo slice dominicano e la palla gli esce molto bene. Sotto di un set e di un break contro un avversario di 16 anni più giovane e particolarmente determinato, Estrella lotta disperatamente e porta il match al terzo, ma oggi proprio non è aria (rarefatta).

SUL CAMPO 7, NEL FRATTEMPO – Il qualificato Máximo González affronta il next-gen contender Jared Donaldson che dimostra inizialmente poca confidenza con la superficie: quando non è in comando dello scambio, ha qualche difficoltà negli spostamenti e fatica a trovare gli appoggi, specialmente sul dritto. Il veterano argentino ne approfitta per punirlo con alcune smorzate che risulteranno decisive nell’economia del set. Dopo un secondo parziale con Donaldson più centrato che fa male soprattutto con il rovescio, González domina il set decisivo e si guadagna il secondo turno. Proveniente dalle qualificazioni ma n. 21 ATP due anni fa, Leonardo Mayer si fa sorprendere dal ceco Adam Pavlasek nel primo set, salvo poi aggiudicarsi il secondo e il terzo lasciando tre giochi all’avversario.

OGGI, LA QUARTA GIORNATA – A partire dalle 19 ora italiana, esordiranno i primi quattro del seeding, gli americani Sock, Isner, Querrey e Johnson opposti rispettivamente a Tommy Haas, Leo Mayer, Zeballos e Dustin Brown

Risultati:

[5] F. Verdasco b. K. Anderson 7-6(4) 7-6(4)
[8] T. Bellucci b. F. Tiafoe 7-5 1-6 6-2
[WC] E. Escobedo b. [Q] T. Sandgren 6-3 6-3
[6] Feliciano Lopez b. [WC] Bjorn Fratangelo 7-5 6-4
H. Zeballos b. R. Dutra Silva 6-2 7-5
T. Monteiro b. [7] D. Young 6-3 6-4
H. Chung b. V. Estrella Burgos 6-4 5-7 6-4
[Q] M. González b. J. Donaldson 6-4 5-7 6-3
[Q] L. Mayer b. A. Pavlasek 5-7 6-2 6-1

Michelangelo Sottili

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