Spettacolo a Roma tra Djokovic e Thiem

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Spettacolo a Roma tra Djokovic e Thiem

Non prima delle 20 andrà in scena la partita del giorno. Ad attendere i due c’è Zverev

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Per completare la 74esima edizione degli Internazionali d’Italia mancano solamente tre partite: le due finali e la seconda semifinale maschile, che vedrà opposti – non prima delle 20 – Novak Djokovic e Dominic Thiem.
Per il primo questa sarà l’ottava semifinale a Roma – finora non ha mai perso a questo punto del torneo – mentre per l’austriaco sarà la prima, dopo che solamente sette giorni fa aveva debuttato nelle semifinali di un “1000”.
Per arrivare fin qui, i due hanno dovuto compiere percorsi molto diversi: Nole ha vinto senza troppi problemi con Bedene, Bautista e del Potro (match terminato oggi all’ora di pranzo), mentre Dominic ha eliminato Cuevas, Querrey – annullando tre match point – e Nadal. Proprio la vittoria di ieri contro lo spagnolo è stata forse la miglior prestazione della sua carriera, in cui ha messo in mostra un tennis più aggressivo del solito, assumendo molti rischi e una posizione estremamente vicina alla riga di fondocampo.
Nei quattro precedenti, Djokovic ha smarrito solamente un set – il primo della sfida di round robin dello scorso novembre – dominando tutti gli altri, compresi i tre della semifinale del Roland Garros di 12 mesi fa.

Sarà una sfida incerta, intensa e presumibilmente equilibrata. Una delle chiavi di lettura dell’incontro sarà la capacità che entrambi avranno di prendere il centro del campo e comandare il gioco. Per quanto riguarda Thiem, affinché ciò accada, gli occorrerà servire molto bene: in questa settimana l’allievo di Gunther Bresnik ha messo in campo il 59% di prime, vincendo il 77% di punti con le stesse. Tuttavia, spesso Djokovic non ha difficoltà nel gestire il suo servizio in kick da sinistra, soprattutto se si considera la sua grande abilità nel colpire la palla in fase ascendente con il rovescio. Inoltre, considerando la pioggia scesa ieri notte sulla Capitale e il fatto che si giocherà di sera, il rimbalzo della palla sarà meno alto del solito. Ad ogni modo, Thiem dovrà essere sempre molto aggressivo, rischiando molto spesso un’accelerazione con entrambi i fondamentali, senza però strappare i colpi come a volte gli capita. Sarà importante che trovi profondità, venendo qualche volta a rete a raccogliere i frutti di quanto costruito precedentemente.

Djokovic, da parte sua, dovrà confermare i progressi visti in questi giorni, in cui è riuscito ad imporre il proprio ritmo agli avversari, trovando anche traiettorie medio-corte letali. Proprio questo sarà un aspetto importante della sua semifinale, ovvero la sua capacità di comandare gli scambi e di trovare angoli difficili da gestire per chi si trova lontano dallo stesso.

Nole dovrà evitare di forzare troppe palle corte, anche se queste potrebbero rappresentare un’arma da non sottovalutare. Djokovic avrà lo svantaggio di essersi potuto riposare solamente per 5 ore, che, a ben vedere, saranno state anche di meno, considerando tutta la routine post-partita cui i giocatori sono sottoposti (conferenza stampa, massaggi ecc.). A ben vedere, il campione di Belgrado è rimasto in campo per meno di un’ora, fattore che lascia presagire che il suo recupero non sarà particolarmente difficoltoso. Quel che è certo è che questa sfida sarà un banco di prova estremamente rilevante per tutti e due: per Thiem per ripetere la grande prestazione di ieri e per confermarsi uno dei primi 3-4 giocatori del mondo su questa superficie, mentre per Djokovic per cercare di imboccare il sentiero giusto per uscire dalla crisi.

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