da Roma, il nostro inviato
“Un continuo successo, un progressivo miglioramento che sta portando Roma tra i tornei più importanti del mondo”. Questo il mantra della conferenza stampa conclusiva degli Internazionali BNL, che ha visto protagonisti Nicola Pietrangeli, il Presidente FIT Angelo Binaghi e il vice segretario CONI Carlo Mornati, argento alle Olimpiadi di Sydney 2000. Un aumento costante e sensibile dei numeri del torneo, che quest’anno ha fatto registrare l’ennesimo record di affluenza, e un incremento sensibile dei dati social: 57 milioni di visualizzazioni su tutte le piattaforme (+26% rispetto allo scorso anno); 391.000 follower, 6.8 milioni di visualizzazioni video (+43%). Numeri sciorinati con l’ausilio di slide e proiettori, fino all’annuncio più importante: “Nutriamo grande fiducia nel futuro: il board ATP come ogni anno è venuto a Roma e ci ha fatto i complimenti. Abbiamo i numeri a supporto delle nostre idee; già svariati anni fa ci fecero una proposta per l’upgrade, prima che Brad Drewett ci lasciasse. Comprendeva requisiti economici e impiantistici, tra cui la copertura del Centrale. Al momento ancora non sappiamo come sarebbe possibile allargare l’impianto, forse sfrutteremmo l’area piscine ma è difficile, ci sarebbe da interpellare la FIN. Quando ci sono le prospettive, la voglia e le disponibilità, non ci sono problemi”. Sarebbe dunque vinta la concorrenza storica con Madrid, che però presenta un total financial commitment (l’intero ammontare investito nel torneo) 12 milioni a fronte dei 9 di Roma, che però non avrebbe problemi secondo Binaghi: “Tre milioni non sono nulla per una Fedrazione che è in condizioni economiche ottimali come noi, e che sopratutto abbiamo il sogno di realizzare un evento del genere”. Madrid, al femminile, è anche un Premier Mandatory, mentre Roma resta a livello Premier: un upgrade anche per le signorine? “Non ci stiamo pensando, indubbiamente il pubblico, gli sponsor e e le TV sono interessate al maschile, e noi agiamo di conseguenza”.
Enorme soddisfazione anche per l’organizzazione e la logistica: “Il rapporto con il comune è stato perfetto, avrete notato che i trasporti e la viabilità sono stati splendidi. Gestire il torneo con la concomitanza della finale di Coppa Italia non era facile: la sera della partita in quest’area c’erano persone, e non ci sono stati problemi di sorta. L’aiuto della città di Roma è stato fondamentale. Adesso dobbiamo cercare di guardare anche all’estero, per aumentare l’affluenza di pubblico e media stranieri”. Microsoft curerà la digitalizzazione dei sistemi FIT, per aumentare la fruibilità e l’appeal dei contenuti della Federazione, che si dichiara molto orgogliosa delle prequalificazioni: “È stato un successo strepitoso, e le potenzieremo dall’anno prossimo. Cercheremo di partire dai ogni singolo circolo, come un vero e proprio campionato d’Italia. E chi pensa che le wildcard per il tabellone principale siano un premio troppo grosso, dovrebbe capire che vale la pena sognare solo in grande: il campione d’Italia merita un riconoscimento del genere”, risponde Binaghi a chi segnalava che forse i vincitori delle prequalificazioni non sono all’altezza del livello di un Masters 1000. Le prequalificazioni dureranno di più, tanto da dover chiedere allo storico Challenger del Roma Garden di cambiare data.
La NextGen Arena è piaciuta molto, con la nuova postazione a ridosso dell’ingresso e la struttura ricoperta da cartelloni che ritraggono i giovani campioni: Milano ospiterà le NextGen Finals a novembre, quando i migliori sette under 21 del mondo si contenderanno lo scettro del futuro, insieme ad una wildcard italiana. L’invito al giovane azzurro sarà messo in palio da un torneo tra i migliori nostrani a fine anno, che si terrà allo Sporting Milano 3, con data ancora da definirsi. Uno sguardo anche alla situazione Italia: Roma, Milano, Torino per la Davis: e il sud? “Al nord abbiamo il nostro bacino maggiore, ma pensiamo che il sud possa essere come la Florida per gli USA: il fulcro dello sviluppo tecnico, con centri di allenamento e grandi strutture. Abbiamo nel cassetto un pensiero vecchio, e abbiamo da parte le risorse per ospitare un 250: Napoli e il Forte Village in Sardegna si sono danno da sempre disponibilità. Valuteremo”.