Avevi descritto il pubblico come “terribile” durante la settimana. Oggi è sembrata andare meglio.
Sì, tutto ok, penso che non abbiano esagerato anche perché era molto combattuta e rispettavano il gioco. O forse perché gli ero simpatica! Ma è andata ok.
Non eri mai andata oltre il secondo turno qui. Hai cambiato qualcosa nel gioco su terra?
Niente di particolare. Sul rosso ho problemi con tutto, servizio, dritto, rovescio e mi muovevo male, ma vincere aiuta. Oggi posso dire di essermi sentita meglio, ho servito bene.
Finale agli US Open, quarti di finale in Australia, semifinale qui. Qualcosa è scattato.
Nulla è facile, magari qualcuno riesce a andare in fondo al primo tentativo, io invece ho avuto bisogno di più tempo. Sono contenta di esserci adesso, come ho detto non sono ancora al massimo del mio tennis, ma quest’anno credo di poter andare in fondo.
Hai vinto un buon numero di tornei, giocato un gran torneo a New York. Ma in pochi ti conoscono fuori dal campo. Vuoi descriverti un po’?
Mi sembra di essere una ragazza piuttosto normale, mi piace viaggiare, fare shopping: ma ogni giorno c’è il tennis. Mi piace vedere amici e famiglia a Praga, dove vivo, quando sono libera.
Sembri estremamente rilassata in campo: sei così anche nella vita reale?
Sembra sia così, mi sono anche vista in televisione. Dentro di me non è così, ma cerco di non lasciare trapelare emozioni anche in punti importanti.
Hai detto di non sentirti al massimo del tuo tennis. Ma sei in semifinale, non è strano?
Sì. Mi sento bene, ma credo di poter giocare meglio. Non è facile sulla superficie che non è la mia preferita, anche se ho giocato solido oggi.
Quanto pensi di dover migliorare contro Simona e quale credi sarà la chiave?
Abbiamo già giocato un paio di volte, sarà difficile. Si sta muovendo benissimo, sarà importante anche il meteo per giocare aggressiva, oggi invece sono stata più sulla difensiva. Con Simona dovrò aggredire e tenere il mio servizio. L’ho battuta in Fed Cup, è già un buon inizio, dovrò prendere il meglio da questo.
Hai detto che ti concentri sul vincere partite e non sul ranking. Ma se vinci domani sei numero 1. Questa cosa ti mette pressione?
No, me lo hanno detto prima del torneo e io dicevo che non ce la avrei mai fatta. Adesso è a un passo ma allo stesso tempo difficile, non sarà gratis, gioco contro una delle migliori del mondo. Sarà un grandissimo match, io voglio solo vincere, a ogni costo.