DA PARIGI – Splendida in abito bianco e scarpe nere a punta, con i tacchi. Capelli sciolti sulle spalle e un trucco leggero. È Ana Ivanovic. L’ex n. 1 del mondo nonché regina del Roland Garros 2008, è stata l’ospite d’onore di questa giornata di semifinali femminili. Una cerimonia tutta per lei sul Philippe Chatrier – conclusasi con un discorso della serba e un premio alla carriera – ha ricordato il giorno del suo trionfo parigino. Ma non è tutto. La Ivanovic era attesa in conferenza stampa, dove ha risposto alle domande dei giornalisti presenti a Porte d’Auteuil.
È felice, Ana, e non smette di sorridere mentre risponde alle domande della stampa. Felice della sua nuova vita a Chicago (dove gioca attualmente suo marito, il calciatore tedesco Bastien Schweinsteiger), felice di poter fare e imparare cose nuove, anche se il tennis le manca. E nel giorno del ritorno al passato e dell’omaggio a una persona e un’atleta dalla rara eleganza, Ana non dimentica di rendere omaggio a Monica Seles e al tennis che, dice, “è stato la mia vita”.
Abbiamo visto sullo schermo le immagini della tua vittoria qui. Che sensazioni ti ha dato rivederle?
Quando mi stavo preparando per venire qui, mi ero ripromessa di non piangere. Ed ecco qua, sul campo tutti ricordi sono riaffiorati. Il Roland Garros e il campo Philippe Chatrier sono davvero molto speciali per me, li ho nel cuore.
Ci sono cose che ti mancano del tennis e altre che invece non potevi avere quando giocavi?
Credo di riuscire ad approfittare della vita, ho più libertà ora anche se sono comunque molto occupata. Ma è vero che le gare mi mancano. Invece riesco a viaggiare a mio piacimento ed è bello perché ciò mi permette di scoprire il mondo. Non devo per forza risparmiare le energie perché il giorno dopo ho un match e preoccuparmi del fuso orario. Ma tornare qui mi ha fatto rivivere tante emozioni ed è bellissimo.
Hai fatto tanto per il tennis. Che cosa ha fatto il tennis per te?
Il tennis è stato la mia vita. Ho avuto una grande fortuna ed è stato un onore poter giocare come desideravo. Ho cominciato a giocare a tennis guardando Monica Seles e ho cercato di trarre ispirazione dal suo esempio.
Cosa ci sarà nel tuo avvenire? Potresti immaginare, per esempio, un futuro da coach?
Non proprio. Ciò che mi interessa è restare in buona salute e condurre una vita sana. Non come coach, ma piuttosto come una mentore.
Non pensi di esserti ritirata un po’ troppo presto? E poi, cosa pensi della crisi che sta attraversando Djokovic?
Non penso che si possa davvero scegliere quando interrompere la carriera. Alcune persone dicono che ho smesso troppo presto, altre troppo tardi. Penso di aver preso la decisione giusta. È successo sei mesi fa e sto imparando molte cose. Sono molto felice in questo momento. Ma, certo, a volte, ho nostalgia delle gare. Penso che Novak tornerà a vincere. Ciò che ha realizzato è semplicemente straordinario, è stato al top così a lungo. È difficile realizzare quello che ha fatto lui. Forse oggi ha bisogno di prendere un po’ di tempo per sé e per riflettere. Non so per quanto tempo ma sono certa che tornerà a vincere.
Qual è il tuo più grande progetto?
Mi piacerebbe creare qualcosa che mi permettesse di condividere quello che ho imparato. Per esempio, la salute. Oppure qualcosa che sia legato al controllo dello stress, e non solo nello sport, ma in generale.
Quali sono i momenti della carriera più memorabili per te?
Ce ne sono tanti. Molti di questi momenti sono legati a Parigi; ma c’è anche Singapore, dove ho giocato molto. Penso a Cincinnati, Indian Wells, l’Australian Open, dove ho disputato bellissimi match. Le persone forse non lo sanno, ma per noi, sono ricordi preziosi.
Cosa ti piace di Chicago e cosa no? E poi, quale giocatrice ti sarebbe piaciuto incontrare ancora sul campo?
Chicago mi piace tanto. Le persone sono molto gentili; ovviamente c’è il lago. Sono andata a vedere partite di hockey, era la prima volta per me, mi è piaciuta l’energia di questo sport. Invece, il problema è che c’è tantissimo vento. Non ci si chiede mai se la giornata sarà ventosa o meno perché tira sempre vento! Ma sono molto felice di viverci. Per quanto riguarda la tennista con cui vorrei giocare, ovviamente nei miei sogni c’era Monica Seles. E poi, mi piacerebbe confrontarmi con una di queste giovani tenniste in auge in questo momento.