A. Kontaveit b. N. Vikhlyantseva 6-2 6-3
Dopo averlo sfiorato ad aprile a Biel, Anett Kontaveit conquista a ‘s-Hertogenbosch il primo titolo della sua carriera dopo aver sconfitto Natalia Vikhlyantseva, mostrando un tennis potente e aggressivo, a cui la russa non è riuscita a far fronte con continuità. Ottima settimana anche per Vikhlyantseva – prima russa in finale a ‘s-Hertogenbosch da cinque anni a questa parte, quando nel 2012 Nadia Petrova trionfò contro Urszula Radwanska – che ha confermato i progressi intravisti nella prima parte del 2017. Prima di oggi, le due giocatrici non si erano mai affrontate.
Si parte con Kontaveit che cerca di comandare il gioco, senza però riuscire a trovare sempre precisione con le sue accelerazioni. Ciò nonostante, la numero 49 WTA riesce a tenere i suoi primi due turni di battuta ai vantaggi e a strappare il servizio all’avversaria sul 2-1 grazie a due doppi falli della russa, che, pur muovendosi bene, non riesce a contenere la potenza di Kontaveit. L’estone al servizio mantiene una percentuale di prime palle superiore al 70% che le consente di gestire il vantaggio fino alla fine del set d’apertura, che si aggiudica con il punteggio di 6-2 dopo due ottime risposte ed altrettanti errori di dritto della ragazza di Volgograd.
All’inizio del secondo parziale Kontaveit si distrae, commette due doppi falli e cede la battuta. Anett fatica a muoversi in avanti, sbagliando molti dritti in avanzamento, anche a causa del fatto che sull’erba la palla rimbalza molto bassa. Dall’altra parte, Vikhlyantseva riesce a produrre colpi vincenti sia con il dritto che con il rovescio, dando poca rotazione agli stessi, ma molta potenza, peraltro nascondendo molto bene le proprie intenzioni. Tuttavia, nel sesto gioco Kontaveit si procura tre palle del contro break grazie a uno splendido recupero con il rovescio in diagonale, portandosi poi sul 3 pari grazie a un errore di dritto di Vikhlyantseva, che adesso intensifica il proprio monologo. Kontaveit tira sempre più forte e ha quasi sempre in mano le redini dello scambio: un ottimo dritto lungo linea le consente di chiudere a rete e, soprattutto, di avere un’opportunità per salire 5-3; qui Vikhlyantseva sbaglia un dritto in lunghezza – in più di un’occasione lo ha giocato senza dargli abbastanza spin e margine di sicurezza – e consegna il break all’avversaria. Al momento di chiudere l’incontro, l’estone non trema, tenendo la battuta a 15 e conquistando il primo trofeo della sua giovane carriera (a dicembre compirà 22 anni).
Da domani sarà n.36 del mondo, con buone possibilità di essere testa di serie a Wimbledon se la settimana prossima dovesse ottenere un buon risultato a Maiorca. Bel torneo anche per Viklhyantseva, che salirà al n.65 del ranking mondiale (n.6 di Russia), con ampi margini di miglioramento per il futuro.