Nadal: "Non sono a livello di poter competere per Wimbledon"

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Nadal: “Non sono a livello di poter competere per Wimbledon”

Il tennista spagnolo si sta allenando in questi giorni a Santa Ponsa Tennis Academy, a Maiorca ma riconosce come ci sia ancora tanto lavoro da fare

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Avere un torneo di tennis che si disputa sulla propria isola di provenienza (seppur nel circuito WTA) è certamente una cosa positiva, sia perché può essere un modo per sponsorizzare la propria accademia, sia perché è il modo migliore per trovare dei campi di allenamento, soprattutto quando la superficie in questione è una delle più rare. Nadal ieri era presente all’interno dell’impianto dove al momento si sta svolgendo l’International Mallorca Open e dopo un’intensa seduta di allenamento nel campo numero 3, si è presentato nella zona VIP dove ha rilasciato alcune dichiarazioni. Prima di recarsi lì ha trovato comunque il tempo di firmare una cinquantina di autografi ai suoi fan. Il sito internet El Español ha riportato le seguenti dichiarazioni: “Devo ancora lavorare. Il livello al quale sono arrivato ora non mi permette di competere per Wimbledon nel modo in cui voglio io. Al momento mi sto allenando a Maiorca e poi proseguirò per altri otto giorni a Londra. Ora ho voglia di giocare delle partite perché qui mi sono concentrato su cose più specifiche.” Il modo migliore per giocare partite è, ovviamente, quello di fare tornei e inizialmente sembrava che il tennista spagnolo si sarebbe recato in Inghilterra in anticipo proprio per partecipare all’ATP 500 Aegon Championship, ma le cose sono andate diversamente. Ho rinunciato al torneo del Queen’s perché gli ultimi mesi sono stati duri, ma ovviamente mi sarebbe piaciuto esserci. Anche se i campi che hanno qui sono di grande aiuto per la mia preparazione, sarebbe stato meglio giocare al Queen’s. Ora voglio giocare due partite di esibizione e ne ho bisogno davvero. Alla fine ho passato due anni senza mettere piede sull’erba.”

Chi lo ha visto allenarsi in questi ultimi tre giorni in Spagna, non ha potuto fare a meno di notare l’intensità delle sue sedute, rigorosamente dalla durata non inferiore alle due ore sotto il caldo sole estivo. Dall’altra parte della rete c’era Christian Garin, cileno numero 217 al mondo, e il ventunenne non si è lasciato intimidire, anzi ha conquistato lui una gran parte dei punti giocati. Ovviamente Rafa non ha spinto al massimo e il suo fisico è ancora un’incognita. Sono consapevole che le mie ginocchia mi hanno limitato molto negli ultimi anni sull’erba; a che punto sono adesso devo ancora riuscire capirlo perché al momento si tratta solo di allenamenti, ma quando inizierà la settimana del torneo dovrò sforzarlo sul serio e vedremo come reagiranno le mie ginocchia.  Sono sicuro comunque che qualcosa di buono si può fare, inoltre i risultati dipendono sempre da molti fattori.

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