30 anni e il meglio deve ancora venire
Quella di Nadal agli US Open è stata l’ennesima vittoria in questa stagione per un trentenne. È certamente l’annata dei record in fatto di longevità tennistica. L’esperienza come garanzia di successo
Quella di Nadal agli US Open è stata l’ennesima vittoria in questa stagione per un trentenne. È certamente l’annata dei record in fatto di longevità tennistica. L’esperienza come garanzia di successo
Fare paragoni con le diverse epoche tennistiche si sa è materia difficile: troppe le componenti che hanno portato a cambiamenti radicali, dai campi ai materiali di gioco. Queste ultime stagioni continuano però a segnare risultati e vittorie di atleti non più giovanissimi. La finale vinta da Rafa Nadal agli US Open ha stabilito il ventesimo successo a livello slam di un giocatore con almeno 30 anni di età. Nella classifica all time lo spagnolo raggiunge con due successi Agassi, Wawrinka e Newcombe, davanti solo Federer con 3 titoli, mentre al comando rimangono per ora Laver (con i suoi quattro titoli conquistati tutti nel 1969) e Rosewall (1968-1972). Andiamo a vedere tutti i “vecchetti” di questo club particolare:
Sfortunato Rod Laver che nel 1968 conquistò Wimbledon il 6 luglio, ma solo il 9 agosto avrebbe compiuto 30 anni. Ancora più incredibile Jimmy Connors, il quale si aggiudicò il 30 agosto gli US Open con il suo trentesimo compleanno che arrivò il 2 settembre.
Questa annata, come ben sappiamo, ha segnato la vittoria di due Slam ciascuno per Federer e Nadal. Entrambi i giocatori hanno superato i 30 anni, prima volta nella storia che tutte le prove dello slam vengono vinte da due giocatori over30 (a parte il 1969 che vide le vittorie di Laver già trentenne). Il dato però sorprendente è che la finale andata in scena a New York è solo la settima tra due giocatori trentenni, di cui tre disputate quest’anno (anche qui unica volta nella storia). L’Australian Open ha ospitato per tre volte una finale fra trentenni, due volte a testa Roland Garros e US Open, mentre non è mai avvenuto a Wimbledon. Qui sotto ecco le “magnifiche” sette:
Australian Open
1969 Rod Laver (30) sconfigge Andres Gimeno (31) 6-3 6-4 7-5
1972 Ken Rosewall (38) sconfigge Malcom Anderson (37) 7-6 6-3 7-5
2017 Roger Federer (35) sconfigge Rafael Nadal (30) 6-4 3-6 6-1 3-6 6-3
Roland Garros
1969 Rod Laver (30) sconfigge Ken Rosewall (34) 6-4 6-3 6-4
2017 Rafael Nadal (31) sconfigge Stan Wawrinka (32) 6-2 6-3 6-1
US Open
2002 Pete Sampras (31) sconfigge Andre Agassi (32) 6-3 6-4 5-7 6-4
2017 Rafael Nadal (31) sconfigge Kevin Anderson (31) 6-3 6-3 6-4
Tornando invece a questa stagione, il 2017 ha già stabilito il record di tornei vinti da giocatori over 30. Se il 1968 aveva fatto segnare ben 25 titoli (ma quello era l’anno del cambiamento del tennis con l’insediamento dell’era Open) e il 2015 è stata una stagione da 24 successi, il 2017 è già arrivato a 26 trionfi con ancora almeno due mesi da disputare. A comandare la classifica ci sono i due dominatori Nadal e Federer, con Rafa che ha vinto il suo primo torneo da trentenne insieme a Gilles Muller (primo acuto in carriera a Sydney), Nole Djokovic, Leonardo Mayer e il nostro Fabio Fognini. Vediamo tutti i tornei vinti di questa annata da giocatori dai 30 in su:
Verrebbe da pensare che le carriere si stiano allungando, grazie a metodi sempre più efficaci in materia di allenamenti, recuperi dagli infortuni e cura dell’alimentazione. Verrebbe da pensare che la tanto sbandierata Next-Gen faccia più fatica a emergere rispetto alle nuove leve del passato. Ma la realtà è che con due campioni come Federer e Nadal che trascinano l’intero circuito, è più stimolante e forse più agevole rimanere al top, allungandosi di fatto la carriera. Toccherà ora ai neotrentenni Djokovic e Murray, una volta tornati dagli infortuni, emulare i loro rivali vincendo titoli importanti. Ce la faranno? Le carriere si sono allungate, a loro sta confermarlo.
Michele Trabace