Laver Cup: Federer e Nadal non deludono, Kyrgios non basta. Europa avanti 9-3

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Laver Cup: Federer e Nadal non deludono, Kyrgios non basta. Europa avanti 9-3

PRAGA – Doppio vinto al super tie-break contro Querrey/Sock. L’australiano recupera un set di ritardo e chiude poi al match tie-break. Due punti d’oro per la squadra ospite

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Laver Cup: Nadal col brivido, Federer in un lampo. Europa sul 7-1

da Praga, il nostro inviato

EUROPA – MONDO 9-3

R. Federer/R. Nadal (Europa) b. S. Querrey/J. Sock (Mondo) 6-4 1-6 10-5

Doveva essere spettacolo, e le attese non sono state tradite. Per la prima volta in carriera, Roger Federer e Rafael Nadal giocano in coppia, dalla stessa parte della rete, e superano al super tie-break gli statunitensi Sock e Querrey. Incontro godibile, contornato da enorme entusiasmo sugli spalti e un’atmosfera serena ma adrenalinica in campo: Federer e Nadal ridono tra un punto e l’altro, si incoraggiano con sonori ruggiti e pacche sulle spalle. Quasi si scontrano per recuperare uno smash, poi chiuso dallo spagnolo: nessuno si risparmia, a testimonianza di quanto già detto nei giorni passati, da loro e dagli addetti ai lavori. Non è un’esibizione. Sock e Querrey lottano indomiti per cercare di dare seguito al successo di Kyrgios all’ora dell’aperitivo, e tentare di tenere il Team World in scia. Ne viene fuori un primo set combattuto, deciso da un solo break nel settimo gioco quando è Sock a servire: nel game successivo gli europei tengono salvando tre palle break, causate da cinque minuti orrendi di Federer a rete. Incredibile un liscio a campo aperto con una benedizione di dritto, che fa arrossire il campionissimo svizzero dopo i replay che si susseguono sul maxi schermo.

Sock (campione a Wimbledon 2013 con Pospisil) e Querrey non demordono, si aggrappano ai loro spaventosi servizi e approfittano di un momento di buio degli avversari per incamerare un secondo parziale mai in discussione, prima di dare tutto nel super tie-break: ad avere la meglio è però il talento degli eterni rivali, che nonostante la disabitudine dimostrano un’invidiabile chimica di squadra, fatta di cambi a rete e schemi di servizio e volèe a chiudere. 10-5 il punteggio della frazione decisiva, che permette un ulteriore strappo alla compagine del Vecchio Continente: 9-3 adesso il conto totale della sfida, in attesa della giornata conclusiva. I punti in palio saranno addirittura tre per ogni vittoria, domani: sarà il momento dell’all-in per il Resto del Mondo. Perché, ancora una volta, è bene sottolinearlo: non è affatto un’amichevole.

N. Kyrgios (Mondo) b. T. Berdych (Europa) 4-6 7-6(4) [10-6]

Sotto 7-1 nello score, il team di John McEnroe si affida a Nick Kyrgios per provare a ridurre il passivo ma l’Europa risponde con un Berdych che proprio non ci sta a farsi rubare la scena davanti al suo pubblico. Il ceco viene da una stagione altalenante, rinfrancata in parte solo dalla semifinale conquistata a Wimbledon, ma in quanto a discontinuità l’australiano non è secondo a nessuno.

Kyrgios è anche l’unico imbattuto del suo team (ha giocato e vinto il doppio di ieri sera) e in carriera ha sconfitto Berdych due volte su tre. Il break arriva subito e lo subisce Kyrgios, vittima delle risposte del ceco che potrebbe allungare il passo nel quinto gioco, quando però Nick si salva da 15-40 e rientra. Nei suoi turni di servizio Berdych non concede nulla e si fila lisci verso l’inevitabile 6-4 Europa.

Al cambio di campo Kyrgios chiede l’intervento del fisioterapista per un fastidio muscolare e le cure che gli vengono prestate danno i loro frutti: tre ace oltre i 210 kmh e McEnroe fa cenno di aver gradito. Nick prova ad incoraggiarsi ma ogni volta che perde un punto si mette a ciondolare per il campo; nel secondo gioco però le certezze abbandonano Berdych che si fa recuperare da 40-15 e concede una palla-break. Kyrgios potrebbe fare meglio del dritto che gli finisce a mezza rete e Tomas, passata la paura, lo punisce con l’ace, preludio all’errore australiano che fissa lo score sull’1-1.

Kyrgios tiene un turno di servizio iniziato male (2-1) e al cambio di campo l’amico e compagno di doppio Sock si avvicina alla panchina di capitan McEnroe per fargli coraggio. Un doppio fallo dell’europeo e un tracciante di rovescio dell’australiano fissano il quarto game sul 15-40 ma Berdych per una volta ha il ghiaccio nelle vene: un ace e un servizio-dritto gli regalano la parità ma si va ad oltranza con altre parità interrotte dall’intensità di Berdych che alla fine pareggia (2-2) e parte meglio nel quinto, strappando l’ovazione della sua gente per una splendida volée bloccata di dritto. Sul 15-30, un rovescio di Berdych termina di un soffio in corridoio ma il ceco chiede la verifica elettronica e Nick, emulando quanto aveva fatto Sock nel pomeriggio in una situazione analoga contro Nadal, mette la pallina nel punto esatto in cui è caduta in attesa che il falco glielo confermi. Un minuto e Kyrgios cambia avanti 3-2 mentre nel successivo turno di servizio mette tre ace consecutivi e un servizio vincente.

La regia si sofferma su Jan Kodes, campione di Wimbledon nella famosa edizione del boicottaggio (1973) oltre che di un paio di Roland Garros consecutivi (1970/71), mentre in campo Berdych mette apprensione a Kyrgios con una risposta al fulmicotone ma l’australiano partiva da 40-0 e riesce a chiudere infilando il ceco a rete (5-4). L’undicesimo gioco potrebbe rappresentare la resa definitiva del TeamWorld: sul 30-30 Kyrgios commette doppio fallo ed è con le spalle al muro ma è dalla battuta che trova le risorse per rientrare e garantirsi il tie-break (6-5) che Berdych conquista di lì a poco tenendo a zero l’ultimo turno di battuta.

Assente nei match del pomeriggio, dopo la scorpacciata di ieri, il gioco decisivo scalda ancora di più il folto pubblico che sostiene il connazionale ma al contempo non disdegna le prodezze alterne dell’australiano. I primi quattro punti del tie-break seguono il servizio ma nel quinto Kyrgios non tiene lo scambio e Berdych si prende un leggero vantaggio (3-2) che dilapida dopo il cambio di campo con un dritto in rete (4-3). Un ace di seconda a 202 kmh porta il TeamWorld sul 5-4 e adesso è Berdych a trovarsi sotto pressione: la risposta di rovescio vincente porta Kyrgios al set-point, poi trasformato grazie al nastro che trascina in corridoio un dritto in cross del ceco. Finisce 7-4 e si va al super tie-break.

Mentre Federer e Nadal, inquadrati dal maxi-schermo, si stanno preparando per il doppio che chiuderà la serata, i primi undici punti seguono il servizio e il primo a cedere è Berdych, con un doppio fallo (7-5 TeamWorld). Mentre il palazzo osanna Rod Laver, pescato dal cameramen in tribuna, Tomas tiene la battuta ma Kyrgios non si lascia distrarre e sale 9-6 con tre match-point a disposizione. Basta il primo perché Berdych sbaglia di nuovo due battute consecutive e il TeamWorld accorcia le distanze. Adesso l’Europa conduce 7-3.

Risultati:

R. Federer (Europa) b. S. Querrey (Mondo) 6-4 6-2
R. Nadal (Europa) b. J. Sock (Mondo) 6-3 3-6 [11-9]
N. Kyrgios (Mondo) b. T. Berdych (Europa) 4-6 7-6(4) [10-6]
R. Federer/R. Nadal (Europa) b. S. Querrey/J. Sock (Mondo) 6-4 1-6 10-5

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