Tutto quello che c'è da sapere sulle WTA Finals

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Tutto quello che c’è da sapere sulle WTA Finals

Giocatrici di attacco e giocatrici di contenimento caratterizzano i due gruppi sorteggiati al Masters. Chi si troverà meglio sul campo di Singapore?

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Sta per chiudersi la stagione WTA, all’insegna dell’equilibrio e dell’incertezza. La sensazione è che mai come in questa occasione tutte e otto le giocatrici arrivate alle Finals di Singapore abbiano concrete possibilità di vittoria. La Race illustra quanto siano vicini i valori in campo: tra la prima e la settima ci sono poco più di mille punti di differenza (5675 Halep, 4510 Ostapenko), mentre l’ottava, Caroline Garcia che è un po’ più staccata, è reduce da due importanti successi come Wuhan e Pechino.
La stessa attribuzione del numero uno di fine anno dipende dall’esito del torneo, con ancora diverse candidate in lotta per il primato. Dunque l’incertezza è massima e, anche se non è automaticamente una garanzia di spettacolo, non avere match dall’esito scontato è comunque un buon punto di partenza. Questo il sorteggio dei gruppi:

GRUPPO ROSSO
1. Simona Halep
4. Elina Svitolina
6. Caroline Wozniacki
8. Caroline Garcia

GRUPPO BIANCO
2. Garbine Muguruza
3. Karolina Pliskova
5. Venus Williams
7. Jelena Ostapenko

La sorte ha in un certo senso separato gli stili delle finaliste: gruppo bianco caratterizzato dalle attaccanti, mentre prevalenza di counter-puncher nel gruppo rosso, Garcia a parte. Quale stile si adatterà meglio alle condizioni di gioco?
A Singapore si gioca indoor. Dalla televisione non si riescono a capire con precisione le caratteristiche del campo (la posizione delle telecamere influenza molto i tentativi di valutazione oggettiva); ma abbiamo le interviste delle protagoniste per saperne di più. Dopo i primi allenamenti Venus Williams ha parlato di campo estrememente lento“. Giudizio simile, anche se un po’ meno drastico da parte di Ostapenko, che ha usato i termini “pretty slow“. Nelle edizioni passate le condizioni erano state considerate medio-lente, ma con il campo che tendeva a diventare più rapido man mano che ci si giocava sopra.

Personalmente ricordo i recenti Masters di Singapore come tornei disputati con rimbalzi più alti di quanto ci si aspetterebbe da un indoor; e la combinazione superficie + palline determinava scambi meno rapidi rispetto ai precedenti impegni cinesi (Pechino e ancora di più Wuhan).
Dunque una situazione che potrebbe avvantaggiare chi pratica un tennis di contenimento. Se così fosse, i palleggi potrebbero allungarsi, privilegiando le doti di resistenza rispetto a quelle di reattività. Ma il fatto che i gruppi siano composti da giocatrici omogenee tra loro potrebbe rendere più difficile la valutazione, spostando addirittura alle semifinali le verifiche definitive.

Ma questo non è l’unico tema specifico delle Finals. Almeno un altro aspetto è sempre stato importante negli anni passati, e lo sarà ancora di più tenendo conto del grande equilibrio al via: al termine di dieci mesi di tennis impegnativo e logorante, a fare la differenza potrebbe essere la “benzina” rimasta alle giocatrici. Chi dopo la lunga stagione disporrà di più energie fisiche e nervose avrà maggiori possibilità di arrivare in fondo al torneo.

C’è una piccola differenza rispetto alle ultime edizioni: le partecipanti sono state definite con qualche giorno di anticipo, senza qualificazioni ottenute in extremis. Questo dovrebbe avere consentito a tutte di prepararsi con più calma; vedremo se il tempo sarà stato sufficiente per riuscire a recuperare, e presentarsi al meglio. In ogni caso, ecco le quote alla vigilia (rilevate sabato 21 ottobre) di una nota agenzia di scommesse:

Di queste valutazioni in parte mi sorprende il settimo posto di Venus Williams, l’unica ad avere già vinto un Masters in passato. Forse a determinare la scarsa fiducia da parte dei bookmaker incide il fitto programma del Masters, che obbliga ad affrontare cinque partite nell’arco di una settimana.

Nelle pagine successive trovate una serie di informazioni che spero possano essere utili per seguire i match decisivi dei prossimi giorni: il rendimento nell’ultima parte di stagione, i confronti diretti complessivi e quelli parziali (i confronti solo sul duro e quelli disputati nel 2017).

a pagina 2: Gruppo rosso – Halep, Svitolina, Wozniacki, Garcia

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