Wawrinka: "Ho pensato di smettere, mi alleno ma ho ancora dolore"

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Wawrinka: “Ho pensato di smettere, mi alleno ma ho ancora dolore”

Stan Wawrinka racconta le difficoltà psicologiche prima ancora che fisiche della riabilitazione. Ancora incerta la presenza a Melbourne ma tornerà certamente a giocare

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Il tre volte campione del Grande Slam, Stan Wawrinka, afferma di aver avuto dei dubbi sulla possibilità di tornare a giocare durante il periodo di riabilitazione dopo l’intervento chirurgico al ginocchio ma che una volta tornato ad allenarsi, è tornato ad avere fiducia nelle sue capacità.

In un’intervista a “Le Matin”, l’ex numero 3 del mondo non si nasconde: “(Il pensiero di fermarsi) era piuttosto un sentimento generale: quando attraversi quattro mesi di inattività e non puoi camminare, metti tutto in discussione. Durante i miei primi allenamenti, ho camminato un po’, fatto qualche passo. Ha senso dubitare, perdere la fiducia. Penso che sarebbe stato impossibile per me vivere tutto questo senza qualcuno che mi conosce perfettamente. Pierre (Paganini) sa esattamente fino a che punto posso spingere, cosa sono in grado di fare o meno. Lui poteva identificare ognuno dei miei limiti in quel momento. La sua presenza era un’ancora di salvezza”.

Wawrinka ammette che stare lontano dal circuito lo ha fatto sentire solo dopo aver perso lo stress e l’adrenalina del tour: “L’operazione, l’immobilismo, il fatto di essere lontano dal circuito, tutto questo pesa sul morale, e poi ti senti solo. Mi mancava anche la tensione, l’eccitazione della competizione, lo stress che all’improvviso non esiste più e non puoi ricreare. Ma dal momento in cui sono tornato al lavoro, ero fiducioso di poter tornare a un certo livello. Non so esattamente quale, ma certamente a un livello vero. Detto questo, non potevo immaginare quanto sarebbe stato difficile questo processo di recupero. La cosa più complicata è dover fare molto più lavoro quando in realtà faccio meno del solito perché non posso farne di più. Mentalmente, devo concentrarmi sul ginocchio, stare attento a non forzare certi movimenti. Sto anche controllando il resto del corpo, che deve gradualmente abituarsi ai carichi di lavoro. In effetti, devo spingere forte ma in modo prestabilito e molto rigido. Per me che ho sempre amato dare tutto per andare avanti velocemente, questo dosaggio delle forze è complicato da gestire. Soprattutto perché sto partendo da zero e ho dolore”.

 

Wawrinka cercherà di rientrare per l’Australian Open a metà gennaio ma al momento la sua presenza è ancora in dubbio.

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Roland Garros Day 5 LIVE: Sinner e Altmaier un set pari, Ruud batte Zeppieri in quattro

Vivi con noi la quinta giornata da Parigi con cinque azzurri protagonisti.
Rune avanza senza giocare grazie al forfait di Monfils

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15.05 – MATCH RUUD – Ha chiuso Casper Ruud, strappando il servizio a Zeppieri nell’undicesimo gioco e tenendo la battuta successivamente. Zeppieri esce dal torneo a testa alta dopo aver dato tutto contro il finalista della scorsa edizione

15.00 – Medical time out per Zeppieri. Coric e Cachin sono al quinto set. Iniziano Pella e Seyboth Wild. Nel femminile 7-6 6-2, Wang batte Peterson; 6-1 4-2 Andreeva con Perry, Vekic 4-3 e servizio contro Pera.

14.57 – SET ALTMAIER – Daniel Altmaier vince il tiebreak del secondo set! 9-7, chiude al quarto set point. Si va al terzo

 

15.56 – Controbreak di Zeppieri che prova a non arrendersi, siamo 5-5 contro Ruud al quarto

14.51 – Ruud ha fatto il break a Zeppieri. Servirà per il match sul 5-4 nel quarto set

14.45 – Sinner e Altmaier sono al tie break del secondo set

14.32 – MATCH COCCIARETTO – Elisabetta Cocciaretto per la prima volta al terzo turno di uno Slam: battuta Waltert 6-2 6-3! Affronterà Pera o Vekic.

14.24 – Cocciaretto non sfrutta tre match point e perde il servizio, 6-2 5-3 a suo favore

14.18 – Sinner-Altmaier 3-3 al secondo set

14.17 – Cocciaretto serve per il match: è avanti 6-2 5-2 contro Waltert!

14.15 – SET ZEPPIERI – Ottimo Zeppieri! Giulio brekka Ruud al momento giusto e piazza la zampata accorciando le distanze (6-4), due set a uno per il norvegese, si va al quarto.

13:48 – Buone notizie dagli altri campi: Sinner vince il primo set al tie-break su Altamaier (7 punti a 0), Cocciaretto domina il primo set contro la svizzera Waltert (6-2)

13:26 – Poco da fare per Zeppieri contro Ruud, il norvegese avanti di due set: 6-3 6-2 sullo Chatrier

12:50 – Rybakina batte Noskova 6-3 6-3 sul Suzanne Lenglen. Ora in campo Jannik Sinner contro Daniel Altmaier ed Elisabetta Cocciaretto

11:30 – Il secondo Slam della stagione, come di consueto sulla terra di Parigi, è giunto alla quinta giornata per allineare il tabellone al terzo turno. Cinque i tennisti azzurri che scenderanno in campo oggi. Zeppieri, Sinner, Vavassori tra gli uomini. Cocciaretto e Paolini tra le donne

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Challenger

Al Challenger di Vicenza è stata la giornata di Luca Nardi

Il tennista azzurro vince una sfida drammatica contro Dalibor Svrcina davanti a un pubblico numerosissimo ed entusiasta.

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Luca Nardi - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
Luca Nardi - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)

La partita di Luca Nardi contro il ceco Dalibro Svrcina è stata una sorta di viaggio agli inferi con il tennista pesarese che ha avuto tutto il tempo di scavare dentro di sé alla ricerca dei propri fantasmi che poi è fortunatamente riuscito ad esorcizzare. Conoscete tutti il non ancora 20enne talento marchigiano, con la sua classe cristallina che si manifesta in una facilità di tocco che non ha eguali. La pallina esce dal suo piatto corde con una fluidità che spesso annichilisce l’avversario, purtroppo alternata a momenti di assenza che portano a svarioni inaspettati. E’ stata un po’ la storia del match di secondo turno contro Dalibor Svrcina, di un anno più grande di lui. Quanto a talento e facilità di tocco non è che il ragazzo ceco sia molto da meno, e anche quanto a distrazioni ha dato vita a una bella gara con l’azzurro. Se poi aggiungiamo che entrambi hanno avuto dei grossi problemi fisici con ripetuti interventi del fisioterapista (due volte per Nardi e una per Svrcina) avrete il quadro di come sia stata drammatica la partita che ha visto Nardi partire lento, perdere il primo set e manifestare fastidio alla coscia sinistra già abbondantemente fasciata. E anche la faccia tradiva un certo disagio, almeno fino a quando un ragazzo, che passava in motorino sulla strada adiacente, non urlava a squarciagola “Forza Nardi!!!”, strappandogli un sorriso. Poi, per quei capovolgimenti di fronte che solo il tennis sa offrire, cambiava improvvisamente lo scenario con l’italiano che cominciava a sbagliare molto meno, passando il testimone all’avversario. Il numerosissimo pubblico si rianimava e sospingeva Nardi a vincere un secondo combattutissimo set e un terzo in cui Svrcina aveva ormai alzato bandiera bianca. Così Nardi col punteggio di 3-6 7-6(5) 6-2 poteva alzare le braccia al cielo dopo quasi tre ore di lotta e consegnarsi ai selfie e alla firma degli autografi.

Nei quarti gli toccherà lo spagnolo Pabro Llamas Ruiz (n.22 ATP) che ha eliminato in rimonta uno Stefano Travaglia (4-6 6-1 6-2) troppo impegnato a lamentarsi delle condizioni del campo e a battibeccare con il giudice arbitro per concedere la necessaria concentrazione a un match che si stava complicando. Male anche Franco Agamenone che spreca molto contro l’argentino Roman Andres Burruchagae e finisce per arrendersi 7-6(3) 6-2. A fine partita Franco era piuttosto sconsolato e si lamentava della sua stagione che fin qui gli ha riservato ben poche soddisfazioni. E toccandosi la testa ci diceva che il problema era tutto lì dentro. Come per tutti gli atleti, del resto, sempre alla ricerca di quella convinzione di sé così difficile da trovare e tanto facile da perdere. Adesso si giocherà l’ultima fiche sulla terra del Challenger di Perugia e poi preparerà la stagione sull’erba. Oltre a cercare un nuovo mental coach dopo la separazione da Mirta Iglesias.

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Roland Garros, Arnaldi analizza la sconfitta con Shapovalov: “Sono mancato nei momenti importanti”

“La partita è girata su pochi punti” dichiara Matteo Arnaldi. “Ma giocare contro ex top ten mi aiuta a crescere”

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Matteo Arnaldi - Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

Matteo Arnaldi può reputarsi soddisfatto del suo Roland Garros. Intanto, perché ha portato a casa la prima vittoria in un Major in carriera, e poi perché ha strappato un set al n° 32 ATP Denis Shapovalov al secondo turno, in un incontro, poi perso in quattro parziali, che forse con un pizzico di esperienza e malizia in più avrebbe potuto allungare ulteriormente. Presentatosi alla stampa nel post-match, di seguito riportiamo le sue dichiarazioni.

D. Matteo, qual è stata la difficoltà maggiore?

MATTEO ARNALDI: “Mah, non saprei dirtelo in questo momento. Sicuramente non era una partita semplice. Lui è molto discontinuo perché alterna fasi in cui gioca molto bene ad altre in cui commette qualche errore, e per questo non mi ha dato continuità. Ha giocato meglio nei momenti importanti, mentre io in quei frangenti non sono riuscito a fare la differenza. Alla fine il match è girato su un break per ogni set. Io potevo prendere vantaggio nel terzo e quello poteva significare un risultato finale diverso, ma va detto che lì è stato bravo anche lui”.

 

D. Una curiosità. In questi giorni in cui ti stai allenando a Parigi e vedi altri giocatori nella loro quotidianità, c’è qualcosa che hai carpito da loro nella routine, nel modo di approcciare le partite? Qualcosa che ti possa essere utile per progredire.

MATTEO ARNALDI: “Sinceramente mi faccio un po’ gli affari miei (ride, ndr). Io e il mio team abbiamo le nostre idee. Certamente mi sto abituando a stare in questo ambiente, nel quale non sono solito trovarmi. Ma sinceramente faccio le mie cose come sempre”.

D. Senti, invece secondo te cosa è mancato per fare di più?

MATTEO ARNALDI: “Sono mancato nei momenti topici, semplicemente. È ciò che ha fatto pendere l’ago della bilancia in suo favore. In più, lui certamente ha fatto una buona partita, mentre io no. Se fossi riuscito a comportarmi meglio in qualche frangente, saremmo qui a parlare di un altro match e forse di un altro punteggio. Meriti suoi, senz’altro, ma anche qualche demerito mio”.

D. Abbiamo visto che, soprattutto nel terzo set, insistevi parecchio sul dritto di Shapovalov. L’avevate preparate così?

MATTEO ARNALDI: “Senza dubbio lui stava commettendo diversi gratuiti con il dritto. Per questo ho cercato di insistere un po’ di più da quel lato”.

D. Cosa ti porti via di buono da questo Roland Garros?

MATTEO ARNALDI: “Intanto la prima vittoria a livello Slam e tanta esperienza. Poi ho giocato i primi match tre su cinque, e questi sono i fattori più importanti. E mi ha fatto bene anche disputare partite contro tennisti di un certo valore, come Shapovalov stesso, ex n° 10 ATP. Ciò mi darà più consapevolezza per i prossimi match e tornei”.

D. VANNI GIBERTINI (Ubitennis) – Qual è il tuo rapporto con l’erba?

MATTEO ARNALDI: “Non l’ho mai vissuta tanto in realtà. Ci ho giocato quando ero Junior e l’anno scorso ho disputato una sola partita. Al momento non abbiamo programmato di giocare tanti tornei prima di Wimbledon, anche perché non so ancora se lì sarò direttamente in tabellone oppure no. Cercherò di racimolare ancora qualche punto in qualche Challenger in Italia, credo su terra, e poi si vedrà”.

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