Interviste
Cilic: “Ognuno deve prendersi cura del proprio corpo”
Australian Open 2018, quarti di finale. M. Cilic b. R. Nadal 3-6, 6-3, 6-7, 6-2, 2-0 (ret.). L’intervista del dopo partita a Marin Cilic

Sei passato dal perdere il terzo set dopo averlo dominato, a vincere la partita dopo qualcosa di piuttosto spettacolare. Come ti sei sentito in quegli ultimi 30 minuti?
Sì, nel terzo set ho sentito di aver avuto davvero tante opportunità, solo che non sono stato in grado di convertirle. Ho avuto tante piccole opportunità, molti punti giocati sul 30 pari, alcuni breakpoint. E Rafa, come al solito, riesce sempre a trovare il modo di vincere quei punti, riesce a superarli, nonostante si possa sentire sotto pressione, specialmente all’inizio del terzo set dove ho spinto un po’ di più in quei primi game. Sono stato un po’ sfortunato a perdere quel tiebreak, ero in vantaggio 3-2 e avevo due servizi a disposizione. Sì, sono stato sfortunato. E dopo credo di aver fatto delle buone scelte dal punto di vista mentale, ho alzato l’intensità di gioco, ho cercato di dimenticare il terzo set. Ho iniziato a colpire più liberamente. E da quel momento fino alla fine del match, ho colpito incredibilmente bene.
Hai capito che qualcosa non andava? È stato difficile mantenere quel livello senza capire cosa stesse accadendo?
L’ho capito quando ha chiamato il medical time-out. Eravamo 4-1 nel quarto set. Ma succede a volte che quando un avversario ha qualche piccolo infortunio non capisci quali siano le sue possibilità, come possa riprendersi. Quindi ho cercare di restare nel mio, continuando a giocare bene e con la stessa intensità. Ero 0-40 in quel game, avanti 4-1 e non l’ho brekkato. Ho mantenuto il mio piano. E ha ripagato. Rafa è stato sfortunato, lui lotta sempre duramente, da sempre il meglio in campo. Credo che nella pre-season abbia avuto qualche problema con gli infortuni, ma è arrivato qui preparato davvero bene. Ha giocato un gran torneo. Ovviamente mi dispiace che si sia concluso in quel modo.
Alla fine dell’intervista, quando Nadal ha parlato in spagnolo, ha detto che ci sono troppi infortuni, che qualcuno dovrebbe riflettere, che si gioca troppo sui campi in cemento. Cosa ne pensi? Pensa che l’organizzazione dovrebbe pensare con più sensibilità al perché succede. Quale potrebbe essere la soluzione?
Il calendario è questo da molti anni. Solo in quest’ultimo, all’inizio di questa stagione, abbiamo visto molti top player infortunati. Alla fine dipende tutto da noi prenderci cura del corpo, cercare di scegliere il miglior calendario, ascoltare il nostro fisico, come si sente. Comprendo benissimo che abbiamo tantissimi tornei, molti obbligatori. Ma per quanto mi riguarda, ognuno sceglie il proprio programma. È difficile dire, Okay, ci fermiamo due mesi in questa stagione, tagliamo questi tornei, perché il tennis è uno sport globale. Ovunque giochiamo le persone si divertono. Credo che il tennis stia diventando sempre più popolare, cosa che anche noi vogliamo.
Lui ha detto che non è tanto la quantità dei tornei, quanto la superficie.
Sì, per me è difficile dire lo stesso. Siamo tutti diversi. Anche io ho avuto problemi alle ginocchia in passato perché le superfici sono divere. Ma dipende sempre da me provare a prendermene cura e realizzare il miglior calendario possibile.
Quando hai capito che stava per ritirarsi?
Solo nell’ultimo punto. L’ho visto avvicinarsi alla rete e poi ha stretto la mano all’arbitro.
È difficile perché sarai il favorito contro Kyle Edmund. Come ti fa sentire?
Per quanto mi riguarda, mi preparerò al match come per gli altri. Kyle ha fatto un cammino incredibile. Ha sostenuto tante partite difficili, ha giocato un gran tennis. È anche molto divertente da guardare. Colpisce bene, serve alla grande, ha un gran rovescio. Gioca alla grande sul cemento. Per me sarà un’altra grande opportunità. Ovviamente sulla carta sarà più semplice rispetto a Rafa. Ma merita tanto di essere arrivato fin qui. Per me deve essere importante continuare a concentrarmi sul mio gioco. Non posso influenzare molto il suo gioco, ma posso occuparmi di quello che succede dalla mia parte del campo. Spero di poter disputare un altro grande match.
ATP
ATP Miami, Sonego dopo la vittoria su Tiafoe: “Una delle mie migliori partite” [ESCLUSIVO]
L’azzurro molto soddisfatto ai microfoni di Ubitennis: “La sospensione per pioggia? Non ero preoccupato, forse doveva esserlo Tiafoe”

Un bravissimo Lorenzo Sonego batte Frances Tiafoe al Miami Open e sbarca agli ottavi del Masters 1000 in Florida. Dopo la bellissima vittoria ottenuta contro l’americano, l’azzurro ha scambiato alcune battute con il nostro inviato a Miami, Vanni Gibertini. Ecco le sue dichiarazioni.
Gibertini, Ubitennis: Il tuo coach ci aveva detto che stavi giocando bene, ma non pensavamo così bene. Pensi sia stata la tua miglior partita di sempre?
Sonego: “La migliore qui a Miami, e tra le tre migliori di sempre. Conoscevo l’avversario, sono entrato in campo molto determinato. Si è trattato di una partita quasi perfetta, senza sbavature, ho fatto pochi errori e sono stato molto aggressivo come l’avevamo preparata. Sono stato bravo anche a rimanere concentrato dopo la sospensione per pioggia”.
Gibertini, Ubitennis: Cosa fai quando ci sono sospensioni? Cosa hai pensato stavolta?
Sonego: “Non ero preoccupato, forse era lui che doveva esserlo, visto che era sotto di un set e di un break. Io ero sereno e con le idee chiare. Ho fatto la doccia, mi sono cambiato, ho mangiato qualcosa per avere le energie giuste, poi mi sono riscaldato e sono tornato in campo”.
Gibertini, Ubitennis: Ora gli ottavi con Cerundolo, lo conosci?
“Mi sono allenato con lui. Diciamo che gli piace Miami, visto quello che ha fatto l’anno scorso e quest’anno. Battere Auger-Aliassime non è sicuramente facile. Sarà un altro match su un campo importante, voglio godermelo fino in fondo”.
Flash
Rafa Nadal non conferma la partecipazione a Montecarlo: “Non so quando tornerò in campo”
Aumentano le nubi sul maiorchino che non si è ancora ripreso dall’infortunio che lo tiene ai box dagli Australian Open

Le incertezze su Rafa Nadal continuano ad aumentare. Il 22 volte campione Slam non gioca un match ufficiale dallo scorso 18 gennaio agli Australian Open contro Mackenzie McDonald ed è fermo per una lesione di secondo grado al muscolo ileopsoas della gamba sinistra. Un infortunio delicato che potrebbe continuare a tenere ancora per un po’ fuori dai campi il fuoriclasse di Manacor:
“Non so da dove viene l’informazione della mia partecipazione a Montecarlo – ha detto ai giornalisti in occasione di un evento per la premiazione della sua fondazione – mi piacerebbe confermarla, ma purtroppo non posso. Continuo il mio percorso di recupero e non so quando tornerò a giocare, questa è la verità. Se sapessi quando tornerò lo direi, ma non lo so.
“Dobbiamo proseguire giorno dopo giorno a lavorare e dirò il mio stato di recupero quando lo saprò davvero. Sono in una fase di lavoro crescente in vista della terra battuta”. Il ritorno in campo di Nadal era stato annunciato dieci giorni fa direttamente dal direttore del torneo di Montecarlo, David Massey, ma non è stata confermata dal diretto interessato: vedremo quando il maiorchino riuscirà a tornare alle competizioni.
evidenza
WTA Miami, Trevisan: “Ho tolto certezze a Ostapenko sin dall’inizio, le ho fatto giocare sempre una palla in più” [ESCLUSIVA]
Intervista esclusiva di Ubitennis alla toscana dopo il successo contro Jelena Ostapenko: “Ho cercato sempre di farla difendere”

Una grande Martina Trevisan ha conquistato per la prima volta in carriera un quarto di finale a livello WTA 1000 nel Miami Open presented by Itaù, superando con un netto 6-3 6-3 Jelena Ostapenko, ex campionessa del Roland Garros. Con questa vittoria, la tennista fiorentina si è issata virtualmente addirittura al numero 20 del ranking mondiale. La numero 1 d’Italia ha rilasciato delle parole al nostro inviato in Florida, Vanni Gibertini.
Vanni Gibertini, Ubitennis: Congratulazioni Martina. Un’ottima partita, sicuramente lei (Ostapenko, ndr) ti ha dato una mano, ma tu hai approfittato di tutte le occasioni che ti ha concesso.
Martina Trevisan: “Lei ha iniziato molto bene perché nel primo game ha fatto subito tre, quattro vincenti. Da parte mia sono stata brava a toglierle le certezze che aveva inizialmente, l’ho portata a un punto in cui ha perso un po’ di pazienza e mi ha concesso qualcosa in più, ma credo che sono stata brava a toglierle certezze in quel momento”.
Vanni Gibertini, Ubitennis: All’inizio del secondo set si sentiva forte una voce parlare, non so se anche in campo si è sentito come dagli spalti.
Martina Trevisan: “Fortunatamente non ho sentito questa voce, ma c’era un sacco di movimento, c’era uno che si alzava costantemente con la maglietta arancione”.
Vanni Gibertini, Ubitennis: Ultimamente si è parlato molto del lasciare più libertà agli spettatori, ne hanno parlato sia Jessica Pegula che Frances Tiafoe. Che cosa ne pensi tu?
Martina Trevisan: “Penso che sia uno sport in cui abbiamo bisogno di silenzio e di calma rispetto ad altri sport. Loro sono più abituati alla confusione con il basket e il football, ma a mio parere è meglio così”.
Vanni Gibertini, Ubitennis: Tornando alla partita di oggi, come si fa a gestire una giocatrice che non ti dà ritmo, spara tutto ed è capace di fare i punti in un modo e nell’altro.
Martina Trevisan: “La cosa che mi ero prefissata di fare era di contrattaccare quando avrei avuto la possibilità perché a lei non piace difendere. Sono entrata in campo con molta decisione e ho cercato di farle giocare sempre una palla in più”.
Vanni Gibertini, Ubitennis: Tu giocherai domani contro un’avversaria sicuramente forte, una tra Rybakina e Mertens. Parlaci di entrambe.
Martina Trevisan: “Con Rybakina non ci ho mai giocato, ma sappiamo come gioca. Con Mertens ci ho giocato ad Abu Dhabi un mese fa, ma siamo a Miami e sarebbe sicuramente una partita diversa, so come prepararla”.