SARA ERRANI – Sulla vittoria contro Carla Suarez Navarro: “Prima di tutto è importante per la squadra ovviamente. Sono contenta, match durissimo mentalmente e fisicamente soprattutto, tanta tensione, difficile chiudere alla fine, ero nervosissima. Mi sono fatta innervosire nel secondo set con quella chiamata e ho perso un po’ il controllo della partita però alla fine nel terzo sono riuscita a ricaricarmi. Anche se ero stanchissima, anche lei lo era nel terzo set, cercavo di non farglielo vedere, di incitarmi il più possibile per farle vedere che c’ero. C’era tanta stanchezza, di lei lo vedevo quando si piegava, io cercavo di mascherare.”
Su cosa le ha detto Garbin al momento della chiamata contestata: “Di non pensarci più, però è difficile vedere la partita 3-0 sopra, andare 2-1 e riaprirla, poi lei da quel punto lì quando mi ha vista nervosa si è sciolta, ha fatto un passo in avanti e ha giocato meglio. Quindi probabilmente vedermi nervosa a lei ha fatto bene. Dovevo rimettermi lì, sono calata di testa e fisicamente, è andato via così il secondo.”
DEBORAH CHIESA – Sulla scelta di essere schierata nell’ultimo singolare contro Lara Arruabarrena: “Non me lo sarei mai aspettato. Già il fatto che oggi Tathiana mi abbia dato questa fiducia per potermi far giocare è stato qualcosa di incredibile. Sapevo che sarebbe stata una partita durissima perché lei ovviamente è una giocatrice top 100 molto esperta, soprattutto sulla terra bisogna veramente batterla… Ho dato tutto quello che avevo, credo si sia visto, il pubblico mi ha dato una carica incredibile. È il nostro sogno, è quello per cui ci alleniamo e giochiamo rappresentare la nazionale e vincere partite del genere.”
Sulla parte conclusiva dell’incontro: “Dopo il primo set durissimo vinto ho risentito di un calo, un po’ l’emozione, un po’ lei comunque molto solida, e mi sono messa un metro indietro quindi la mia palla non faceva più così male. 4-1 sotto al terzo non so dirti come ho trovato le forze, è proprio vero quello che ti dicono, che giocare per la nazionale ti dà qualcosa in più. Il match point contro mammamia non me lo ricordate… Ah no, ho fatto il vincente! No, qualcosa di incredibile. Anche perché ho perso in Australia con match point a favore, stavolta ho detto: Cavoli, stavolta perdo ma spingo. Ed è andata bene.”
Sulla prima convocazione in Fed Cup: “Ero in Australia, dopo aver perso il primo turno di qualificazioni mi sono trovata con Tathiana a parlare e lei mi ha detto che mi avrebbe voluto portare. Non ci potevo credere, era veramente un’emozione grandissima… E non ci credevo finché non sono effettivamente venuta qua. Qua piano piano ho iniziato un po’ a rendermi conto.”
IL CAPITANO TATHIANA GARBIN – Sulle condizioni di Sara Errani: “Nelle ultime settimane, questa settimana in particolare ha giocato un tennis veramente spettacolare. È questione di tempo: Sara deve continuare a giocare a questo livello e giocarci per più tempo possibile. In allenamento lo fa. Sta giocando veramente benissimo, tutto giusto, tatticamente perfetta. Avevo veramente poche cose da dire con lei.”
Sull’incontro di Jasmine Paolini contro Carla Suarez Navarro: “Io sono molto contenta della prestazione di Jasmine nonostante il risultato. Io vedo la prestazione di per sé e mi è piaciuta molto. Ha giocato come avevamo pronosticato, purtroppo l’avversaria ha fatto tutto molto meglio quindi c’era veramente poco da fare in certe occasioni. Secondo me, avesse avuto più match alle spalle a questo livello probabilmente sarebbe riuscita a fare meglio.”
Sull’importanza di Sara Errani per le giovani: “Ovviamente la responsabilità di Sara è tantissima. Io cerco di stemperare la tensione per quanto possibile, perché avere una squadra alle spalle non è così facile. Lei lo sa, riesce a gestire tutto molto bene, sta bene nel gruppo. Stiamo formando e costruendo un gruppo tutto nuovo, c’è da ben sperare. Devo essere sincera: Sara aiuta tantissimo a unire la squadra. Ne parlavamo proprio poco fa e dicevamo che una volta quando arrivavano le piccoline venivano un po’ sacrificate, venivano prese un pochino di mira ma adesso è un bell’ambiente. Quello che provo è tanta felicità perché stiamo piano piano costruendo un gruppo molto molto giovane, lo sappiamo, ma l’esperienza di Sara ci può permettere di acquisire più esperienza.”
Sulla scelta dell’ultima singolarista: “Mi sentivo che dovevo provare a dare una chance a Debbie oggi. È stato giusto così. Io sono molto contenta della prestazione di Paolini ieri, nulla da togliere, è stata molto brava contro una giocatrice molto forte, però mi sentivo che oggi Debbie poteva portarmi quel punto di cui avevamo veramente tanto bisogno. Io ho detto a entrambe le ragazze di essere pronte per giocare, sia sabato sia domenica. Poi guardando le partite ho capito che Debbie aveva un’occasione, per la tipologia di gioco che ha, e tatticamente sapevo che poteva infastidire molto la Arruabarrena.”
Una valutazione dell’intero tie: “Sinceramente, bisogna essere oggettivi: la formazione della Spagna era più forte della nostra. Però noi abbiamo un valore in più, il cuore grande di queste ragazze e del gruppo che stiamo formando, e ci vuole ancora pazienza. Questi sono stati vari incontri eccezionali però non bisogna montarci la testa. Sappiamo da dove siamo partite e dobbiamo riconoscere sempre che c’è un duro lavoro dietro e che la strada è ancora molto molto lunga, non siamo neanche lontanamente arrivate. Questo è quello che voglio dire alle mie ragazze quando dico: Costruiamo un muro mattone dopo mattone, senza aver fretta di erigere un muro enorme ma costruendo ogni singolo giorno.”
IL PRESIDENTE FIT ANGELO BINAGHI – Le parole dopo la conclusione degli incontri: “Un successo insperato. Abbiamo battuto la Spagna, senza avere più Schiavone, Pennetta, Vinci, con una Sara Errani eroica. Io sono sostanzialmente contento per lei, perché ci volevano queste vittorie, sono arrivate credo al momento giusto, adesso aspettiamo con fiducia il verdetto del TAS di Losanna per cui può ricominciare una nuova carriera per Sara. E poi sono contento per il gruppo, per questo gruppo di ragazze; penso che da questa vittoria pesante si possa ripartire. Credo anche che dopo aver fatto i complimenti a Tathiana Garbin ci si debba dire che bisogna stare con i piedi per terra, perché questo è successo anche perché conosciamo la Fed Cup, la Coppa Davis, sono competizioni di grande emozione che fanno in modo che sulle spalle di un giocatore o di una giocatrice ci sia un fardello ben più forte. C’è chi riesce a sopportarlo: Sara, Deborah oggi hanno dimostrato di sapersi esaltare, e c’è chi come le spagnole crolla. Quindi dobbiamo essere consapevoli di aver fatto una grandissima vittoria ma che soprattutto per le ragazze c’è ancora una lunga strada da percorrere, bisogna che migliorino la loro classifica, bisogna che comincino a battere giocatrici come questa con continuità.”
Una valutazione complessiva dei risultati di Coppa Davis e Fed Cup: “I ragazzi in Giappone e noi qua con la Spagna, erano questo un match quasi disperato, quello un match molto difficile contando anche il fattore campo. Abbiamo avuto una duplice grande soddisfazione che ci dà una grande responsabilità e che ci fa iniziare l’anno col piede giusto.”
Le congratulazioni a Tathiana Garbin: “Io credo innanzitutto che Tathiana sia brava ma abbia fatto le scelte giuste, nel senso che qua aveva una leader indiscussa che doveva portare i due punti e forse anche il terzo, Sara Errani, e poi aveva un gruppo di belle speranze che doveva ruotare e far giocare tutte e due per cercare di trovare il miracolo. Il miracolo è arrivato quindi è stata fortunata, ma prima di essere stata fortunata è stata molto brava.”
Fonte: sito Federtennis