È stato il grande giorno del Greenset. Dopo 12 edizioni su un campo molto veloce, il Trofeo Perrel-Faip di Bergamo ha scelto di cambiare superficie per favorire lo spettacolo e garantire al pubblico più palleggi e una maggiore varietà di gioco. In effetti, la differenza rispetto al passato è notevole. Uno dei più adatti a valutare il cambio è Laurynas Grigelis, prima testa di serie delle qualificazioni, vincitore di una partita complicata contro il romagnolo Cristian Carli. “Grigio”, che risiede da anni in Italia, si è imposto col punteggio di 4-6 6-3 6-4. “Cristian è un giovane, in crescita, sapevo che non sarebbe stata facile perché lui ama giocare su questo tipo di campi. Personalmente mi devo abituare perché arrivo da 2-3 mesi in cui ho giocato su campi molto rapidi, in cui basta una buona prima di servizio per fare il punto. Qui sono più lenti, si risponde, si palleggia…”. Tre mesi fa, Grigelis chiudeva alla grande la stagione con la finale al Challenger di Brescia, mentre quest’anno ha iniziato così così: a parte una bella vittoria in Davis contro Jurgen Zopp, non ha colto buoni risultati. “Sicuramente le aspettative erano diverse – dice Grigelis – non pensavo tanto al fatto che non ho punti da difendere, semmai ho avuto qualche problema durante la preparazione. Nel momento clou ho avuto un bronchite che mi ha bloccato per una settimana, inoltre ho avuto un problema alla spalla che mi ha impedito di servire per un mese. Più che altro, faccio fatica a trovare il ritmo a inizio anno: storicamente gioco bene nella seconda parte della stagione, mentre all’inizio sono un po’ in difficoltà. Vorrei capire perché, ma comunque ho giocato appena due tornei: non sono andati benissimo, ma la stagione è lunga e si guarda avanti”.
Grigelis frequenta il torneo di Bergamo da moltissimi anni e ne ha vissuto l’evoluzione: d’altra parte risiede a Costa di Mezzate, nella bergamasca. “Forse io mi trovo meglio su una superficie molto veloce, dove posso sfruttare il mio servizio – continua – però il tennis ‘vero’ si gioca su campi più lenti come questo: Slam, ATP, anche tanti Challenger… penso che per il torneo sia stato un notevole passo avanti. Anche per il pubblico è positivo: adesso si vedono più giocate, mentre sul campo precedente ci si limitava a servizio, risposta e primo colpo dopo il servizio”. Gli obiettivi del lituano sono chiari: “Sul breve termine vorrei garantirmi l’accesso alle qualificazioni degli Slam, in particolare Roland Garros e Wimbledon. Per fine anno, mi piacerebbe chiudere entro i top-200 ATP e garantirmi la certezza di giocare in Australia, mentre quest’anno non ce l’ho fatta”. Al secondo turno se la vedrà con un altro italiano, Marco Bortolotti, che in avvio di giornata era stato perfetto contro lo svizzero Marc Andrea Huesler.
ESORDIO OK PER VANNI E BALDI – Tra i tanti italiani in gara nella prima giornata delle qualificazioni, vanno avanti due tra i più attesi. Luca Vanni ha avuto un ottimo impatto sul torneo: lo slovacco Lukas Klein poteva nascondere qualche difficoltà, invece “Lucone” lo ha tenuto a distanza. Numero 2 del tabellone, si è imposto con un netto 6-2 6-3 e al secondo turno troverà un altro slovacco, Patrik Nema, ragazzo di 20 anni in notevole ascesa. Nema ha superato la wild card Flavio Cortinovis con identico punteggio, ma Cortinovis aveva preso un break di vantaggio nel secondo set. Se vuole tornare ai livelli di 1-2 anni fa, Vanni non potrà permettersi di perdere. Ha esordito bene Filippo Baldi: il carico di fiducia accumulato a fine 2017 sembra andare avanti anche nel 2018. Il lombardo ha raccolto una convincente vittoria contro Clement Geens e adesso è atteso da Adrian Bodmer, svizzero (n.480 ATP) che due settimane fa ha esordito in Coppa Davis, perdendo in quattro set da Kukushkin nella trasferta in Kazakhstan. Tra gli altri risultati poteva starci la sconfitta di Flavio Cipolla contro il promettente Rodionov, mentre c’è un po’ di amaro in bocca per le sconfitte di Alessandro Bega e Andrea Pellegrino. Il pugliese ha lottato duro contro Yannick Jankovits, ma recrimina per aver sciupato un break di vantaggio nel primo set (è finita 7-6 3-6 6-3), mentre Bega si è arreso in due set a Sadio Doumbia. Il programma di domenica scatterà alle 10 del mattino e si giocheranno soltanto i secondi turni (quattro match per campo): le qualificazioni si completeranno lunedì.
MAIN DRAW: BERRETTINI N.1, SUBITO DERBY CON VIOLA – È stato sorteggiato il tabellone principale. La prima testa di serie è Matteo Berrettini, ammesso grazie a uno special exempt e che arriverà direttamente da Cherbourg. In attesa delle qualificazioni, ci sono sette italiani in gara: Berrettini esordirà contro Matteo Viola, mentre nel seeding trovano spazio anche Lorenzo Sonego (match affascinante contro l’argentino Marco Trungelliti, con il quale aveva perso una dura battaglia un paio d’anni fa negli Stati Uniti). La settima testa di serie è Salvatore Caruso, che attende un giocatore proveniente dalle qualificazioni. Un qualificato anche per Gianluigi Quinzi, mentre tra i match più affascinanti troviamo le sfide di due azzurri ad altrettante teste di serie: Stefano Napolitano sfida lo spagnolo Jaume Munar, classe 1997 e “protetto” di Rafa Nadal, mentre il lombardo Andrea Arnaboldi cercherà l’exploit contro il francese Gleb Sakharov, numero 2 del tabellone. Da seguire anche la sfida tra wild card Davidovich Fokina-De Bakker e l’interessante match tra Nicola Kuhn e Constant Lestienne, giocatori in gran forma. Kuhn, in particolare, è un prospetto molto interessante: classe 2000, la scorsa settimana ha centrato la finale al Challenger di Budapest. L’ex top-10 Ernests Gulbis esordirà contro il bosniaco Aldin Sektic.
Ufficio Stampa Trofeo Perrel-Faip