ATP New York: Anderson campione nella Grande Mela con obiettivo Finals

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ATP New York: Anderson campione nella Grande Mela con obiettivo Finals

NEW YORK – Dopo la finale persa a Flushing Meadows, Kevin Anderson si aggiudica l’ATP 250 di New York in finale su Sam Querrey e si arrampica fino al n.9 della classifica ATP. “L’obiettivo di questa stagione sono le ATP Finals di Londra”

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Dal nostro inviato a New York

[1] K. Anderson b. [2] S. Querrey 4-6 6-3 7-6(1)

 

Per la quarta volta in quattro giorni la testa di serie n.1 Kevin Anderson è uscita vincitrice da un match tiratissimo, finito anche questa volta al tie-break del terzo set come già gli era capitato all’esordio contro Escobedo ed in semifinale contro Nishikori, e con questa vittoria in finale al foto finish contro Sam Querrey il sudafricano non solo si è assicurato il ritorno nei top 10 (dove era già stato per un breve periodo nell’ottobre 2015) ma anche il raggiungimento del best ranking in carriera al n.9.

Dopo la breve ma robusta nevicata del sabato sera, la domenica di sole a Long Island ha accompagnato il pubblico più numeroso della settimana, che con grande entusiasmo ha affollato gli spalti ed i ristoranti del Nassau Memorial Veterans Coliseum. Già dalle 13, all’inizio della finale di doppio (vinta da Mirnyi ed Oswald su Koolhof e Sitak) le tribune erano occupate quasi per metà, e durante le 2 ore e 13 minuti della finale hanno mantenuto un livello di silenzio e di attenzione mai raggiunto nei giorni precedenti del torneo.

Il match è stato certamente piacevole e meno ancorato ai servizi di quanto non ci si potesse aspettare, date le caratteristiche dei due protagonisti in campo. Dopo un’uscita dai blocchi decisamente favorevole ad Anderson, che in meno di 10 minuti era arrivato ad una palla del 3-0, l’inerzia del match si è spostata decisamente dalla parte dell’americano, molto più presente nei passanti, soprattutto di rovescio, e decisamente in controllo quando il gioco si sviluppava sugli scambi da fondo. Anderson subiva due break in tre turni di battuta e si trovava ad annullare tre set point sul suo servizio sul 3-5. Proprio quel game riacciuffato per i capelli, nonostante sia stato ininfluente sul risultato finale del primo set vinto da Querrey per 6-4, ha fatto cambiare di mano il pallino del gioco con il sudafricano che si è portato rapidamente sul 5-0, prima di palesare qualche incertezza di troppo sul 5-1 (tre set point mancati) e poi chiudere sul 6-3 dopo un’ora e 18 minuti.

Terzo set di gran lunga più equilibrato, senza break ma con tre palle break tutte nella parte centrale del parziale. Sul 2-2 Anderson ha buttato forse la più ghiotta occasione per piazzare l’allungo decisivo, mettendo in rete un passante di rovescio tutt’altro che impossibile dopo che si era procurato la prima palla break con tre risposte molto aggressive. La seconda chance per il break, due punti più tardi, se ne andava con una buona volée di diritto di Querrey. Sul 2-3 era invece la volta di Kevin di affrontare un break-point, questa volta sul 30-40, su cui il californiano metteva una risposta di rovescio in rete.
Si procedeva poi senza scossoni fino al tie-break finale, dominato da un Anderson efficace al servizio, attento da fondo campo e pronto a capitalizzare sui tre errori gratuiti dell’avversario.

Molto soddisfatto, naturalmente, il sudafricano durante la tradizionale conferenza stampa del vincitore: “Sono davvero molto soddisfatto di essere riuscito a vincere il mio quarto torneo qui. Era uno dei miei obiettivi per questa stagione, e dopo aver fallito in finale a Pune oggi sono finalmente riuscito a superare quest’ultimo ostacolo. Fisicamente è stata una settimana dura, tanti match lunghi, ma il mio fisico ha retto bene, il mio team ha lavorato bene, e sono pronto a continuare la stagione. Il raggiungimento del miglior ranking è in un certo senso inaspettato, sapevo di essere vicino alla Top 10, ma non avevo fatto i calcoli. Quest’anno mi sono posto l’obiettivo di arrivare alle ATP Finals di Londra, e spero che questo inizio possa essere un ottimo auspicio“.

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Il ritorno di Nadal sulla terra rossa: dopo Montecarlo giocherà anche a Barcellona. David Ferrer: “Si sta allenando cinque volte a settimana”

Presentata la 70esima edizione del Trofeo Conde de Godò a Barcellona; Ferrer svela due nuovi partecipanti: Medvedev e Nadal

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Rafael Nadal - ATP Barcellona 2021 (courtesy of Barcelona Open Banc Sabadell)

A pochi giorni dalla notizia che rivelava il ritorno in campo di Rafael Nadal all’ATP Master 1000 di Montecarlo, ne arriva un’altra. Il 22 volte vincitore di Grandi Slam ha deciso di confermare la sua presenza anche al torneo Barcelona Open Banc Sabadell, in programma dal 15 al 23 aprile. Lo ha annunciato il direttore del Real Club de Tenis, David Ferrer, durante la presentazione della 70esima edizione del Trofeo Conde de Godò. Un tabellone davvero d’eccezione quello di quest’anno che oltre ad avere il nome del maiorchino più forte della storia, vanta altri nomi importanti: Carlos Alcaraz, campione uscente di Indian Wells, Casper Ruud, Stefanos Tsitsipas, il nostro Jannik Sinner e tanti altri.

Tra loro anche il russo finalista di Indian wells, Daniil Medvedev, sul quale il direttore Ferrer ha voluto spendere qualche parola in più:Non è stato facile inserirlo perché avevamo la lista ormai praticamente chiusa. Però apprezziamo molto che abbia deciso di venire in un momento dove sta già vincendo tanto”.  Entusiasta David Ferrer di poter comunicare al pubblico, dopo aver parlato con Carlos Costa (rappresentante delle baleari) che Nadal sembra essere in ottima forma e pronto per il rientro: “Si sta allenando cinque volte a settimane, ricomincerà da Montecarlo e poi verrà qui. Gli auguro personalmente che sia la miglior stagione possibile sulla terra”.

E proprio dall’Academy di Rafa Nadal, arrivano dei video del campione maiorchino in campo. La grinta sembra quella di sempre.

 

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Credit Suisse, la grande crisi della banca elvetica minaccia la partnership con Federer

A rischio l’accordo di 10 milioni l’anno tra Federer e Credit Suisse: Roger continuerà a “salutare” i viaggiatori dell’aeroporto di Kloten?

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Da Federer al calcio, la crisi di Credit Suisse investe il mondo dello sport svizzero. Il crollo del colosso bancario svizzero crea scompiglio tra i milioni di risparmiatori e le principali discipline sportive a cominciare dal calcio. Credit Suisse è diventato title sponsor tra gli altri anche della Super League svizzera, la massima divisione del paese.

Ma non c’è solo il calcio, anzi. Il quotidiano tedesco “Blick” si chiede se Federer continuerà a essere testimonial di Credit Suisse. Uno degli sportivi più importanti della storia dello sport vantava un accordo di circa 10 milioni di euro all’anno prima di appendere la racchetta al chiodo. La cifra sarebbe rimasta la stessa con l’immagine di Federer appare all’aeroporto di Kloten, e non solo, per salutare i passeggeri in arrivo con al fianco il logo dell’istituto di credito a un passo dal fallimento. Inoltre, il legame con Federer ha portato la banca a sponsorizzare anche la Laver Cup, ideata dallo stesso ex tennista. E adesso che succede? Il quotidiano tedesco ironizza chiedendosi se Federer continuerà a salutare tutti dall’aeroporto o se il “ciao” sarà al “Credit Suisse” e basta.

La Svizzera rischia di ritirare persino la propria candidatura ad ospitare i campionati europei di calcio femminile del 2025. E la lega elvetica sembra essere tra le favorite per l’appalto. La decisione arriverà il prossimo 4 aprile, ma ora il governo e i vertici della lega stessa temono che il fallimento della Credit Suisse, partner principale, possa far perdere punti alla candidatura.

 

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ATP Miami, Arnaldi e Bellucci si fermano al primo turno delle qualificazioni

Entrambi gli azzurri eliminati nel primo turno di qualificazione al Masters 1000 di Miami

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Conto alla rovescia cominciato per l’inizio del Miami Open 2023. Il secondo Master1000 ravvicinato del mese di marzo sta per prendere il via. Campi che cominciano a riempirsi di spettatori e gare di qualificazioni che scaldano l’attesa.

Brutte notizie per il tennis azzurro: il percorso di qualificazione al tabellone principale rimane privo di italiani. Matteo Arnaldi è sconfitto in tre set da Lukas Klein 6-4, 4-6, 6-4 in 2ore e 20′ di partita. Malgrado i favori del pronostico, l’italiano non è stato cinico nei momenti decisivi della gara. Statistiche similari per entrambi al servizio e differenza fatta davvero in pochi punti. Arnaldi aveva cominciato male la gara, con lo slovacco avanti 5-1 nel primo set. Recuperati entrambi i break con un 12-2 di parziale, il ligure va a servire per restare nel set ma non riesce ad arrivare a palla game e alla sesta palla set in favore del suo avversario cede servizio e parziale. Anche l’inizio del secondo set è negativo per Arnaldi che si ritrova sotto 2-0. Il ligure è bravo a recuperare e a conquistare il secondo set in 45′. Nel terzo set, lo slovacco reagisce e sale 3-0. Arnaldi non si scompone e ottiene il controbreak nel settimo gioco. Ancora una volta il decimo gioco gli è avverso: non riesce a gestire la pressione e al secondo matchpoint va ko. Al secondo turno lo slovacco incontrerà l’americano Eubanks.

Niente da fare anche per Mattia Bellucci: perde nettamente contro Zhizhen Zhang 6-1, 6-3 in 1ora e 13′. Il cinese che ha ottenuto l’80% di punti con la prima di servizio, il 63% con la seconda. Spesso in difficoltà sul suo servizio non è riuscito a entrare in partita.

 

Tutto secondo pronostico i risultati dagli altri campi. La testa di serie n. 1. Nuno Borges batte con un doppio 6-4 Steve Johnson. Regala spettacolo Benoit Paire che batte Gijs Brouwer 6-4, 6-4. Il francese, sostenuto dal pubblico americano, sfrutta la wild card ricevuta e vince nettamente contro l’olandese. Adesso per lui l’ostacolo Thanasi Kokkinakis, reduce dal doppio 6-3 su Collarini: c’è da attendersi una gara molto spettacolare, in cui le percentuali del servizio potrebbero risultare decisive.

Vita facile per Garin che batte Uchida con un doppio 6-4 e ora attende il connazionale Tabilo per la gara di secondo turno. Quest’ultimo ha eliminato in tre set Shevchenko, reduce dalla vittoria su Berrettini a Phoenix. Niente da fare per Basilashvili che continua il suo 2023 horror: vince Meligeni Alves in tre set, 6-4, 1-6, 6-1. In rimonta, il russo Safiullin riesce ad avere la meglio sull’americano Moreno De Alboran. Bene gli australiani Thompson e O’Connell, il primo batte Olivo 6-2, 6-1, il secondo vince 7-6(4), 6-4 sul tedesco Hanfmann.

Tre tie break nella gara più combattuta di questo primo turno di qualificazioni regalano il passaggio del turno
Kovacevic che elimina il tedesco Marterer. Nel set decisivo, il n. 144 recupera un break di svantaggio, annulla quattro match point, ma perde il tie-break 7-0.

Rischia grosso, invece, Jan Lennard Struff contro il n. 784 del mondo. Learner Tien vince il primo set e costringe il tedesco a una gara di sofferenza per passare il turno. Contro il n. 426 soffre Altmaier: Damm lotta ma non riesce a passare il turno.

Nel derby australiano Vukic batte Duckworth 6-1, 7-5. Albot batte Ymer in tre set, mentre il corato Gojo supera in tre set combattutissimi Holt: finisce 6-7(4), 6-7(5), 6-7(3).

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