Indian Wells: Osaka devastante, il futuro può essere suo

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Indian Wells: Osaka devastante, il futuro può essere suo

INDIAN WELLS – Naomi domina Kasatkina in 72 minuti. Primo titolo importante della carriera. Torneo vinto battendo le migliori

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N. Osaka b. [20] D. Kasatkina 6-3 6-2 (dal nostro inviato a Indian Wells)

In una meravigliosa mattinata fresca e piena di sole, va in scena la finale femminile del Premier Mandatory di Indian Wells. Le ragazzine terribili ce l’hanno fatta, eliminando via via una dopo l’altra avversarie ben più esperte e, almeno sulla carta, quotate di loro. Osaka si dimostra ancora più in forma. Come dicono qui in California, è “refreshing”, rinfrescante, una partita del genere, la prima fra di loro, e contemporaneamente la più importante della carriera di entrambe. Daria “Dasha” Kasatkina (20 anni, 19 WTA) e Naomi Osaka (20 anni, 44 WTA), il fiore all’occhiello della classe ’97 (aspettando di rivedere ad alti livelli Jelena Ostapenko, che sarà anche in calo di prestazioni, ma ha già vinto uno Slam), potrebbero essere al primo atto di una rivalità potenzialmente affascinante, di quelle che catturano l’attenzione degli appassionati per anni, e di cui la WTA ha onestamente un grande bisogno. Sarà Osaka, capace di una prestazione impressionante per intensità, qualità e continuità, a trionfare, è una svolta nella sua carriera.

 

Dopo uno scambio di break e controbreak nei primi due game, un minimo di tensione è assolutamente comprensibile, Dasha e Naomi iniziano a darsele di santa ragione, mettendo in mostra tutto il loro repertorio migliore. Osaka picchia e anticipa, Kasatkina contrattacca e manovra, entrambe usano le geometrie e gli angoli del campo in modo ammirevole. Molto bene la russa con il rovescio lungolinea, altrettanto incisiva la nippo-statunitense con il dritto in cross. C’è qualche errore con il colpo bimane in avanzamento per Naomi, a volte, e la cosa le costa una palla break nel settimo game, ma l’allieva di Sascha Bajin, che annuisce soddisfatto nel box, la annulla in modo brillante, e riscatta il gratuito precedente con un fantastico rovescio lungolinea che le dà il game. Dasha combatte da par suo, cercando in tutti i modi di disinnescare con le rotazioni e le variazioni, e a volte attaccando lei per prima, la tremenda pressione delle bordate dell’avversaria. Ma Osaka sembra aver messo le marce alte, non smette di aggredire, e con un altro rovescio stavolta a uscire dal centro piazza il break, e sale 5-3. Livello altissimo in campo, questo è tennis da prime del mondo in assoluto. Kasatkina accusa il colpo, ma un uragano di vincenti e cannonate simili avrebbe travolto chiunque, il sigillo sul set è l’ennesimo lungolinea imprendibile di Naomi, 6-3. 12 winners netti, uniti a parecchi dei cosiddetti “errori forzati”, Osaka è veramente una belva oggi. “Devi credere in te stessa, quante volte ti sei già trovata in questa situazione, sotto di un set? Cerca di aggredire la risposta, non stare tanto indietro, ti stai preoccupando troppo di cosa fare, e ti stai dimenticando di giocare. Usa il tuo cuore, è il tuo colpo migliore!“, è l’appassionato “coaching” di Philippe Dehaes al cambio campo per Dasha, ma ovviamente tra il dire e il fare c’è di mezzo, in questo caso, una Naomi a tratti incontenibile.

Purtroppo per Kasatkina, nel secondo set Osaka non sembra avere la minima intenzione di togliere il piede dall’acceleratore, si prende il break nel primo game, e sale in  un attimo 2-0. O arriverà una delle pause mentali e di concentrazione di cui a volte Naomi soffre, o per Dasha sarà durissima recuperare la partita. Osaka, però, oggi ha in testa solo il tennis, Kasatkina resiste finchè può, ma quando subisce il secondo break, e va sotto 4-1 con l’avversaria al servizio, lo svantaggio si fa incolmabile. Il 6-2 che poco dopo, in un’ora e 12 minuti, consegna a Naomi il primo titolo, non lascia discussioni. Quasi raddoppiato, con il milione e 400 mila dollari del premio, il prize-money in carriera. Best ranking in arrivo alla posizione 22 WTA, ma la sensazione che abbiamo avuto tutti, qui a Indian Wells, è che sia solo l’inizio. La più forte, qui e ora, è lei. E domani, chissà.

Kasatkina arriva serena, anche se naturalmente non felice al massimo, in sala conferenze:
Mi sono sentita scarica durante il match, ero anche nervosa, con l’esperienza spero di migliorare la gestione di queste partite. Avrei dovuto fare meglio. Lei è tanto potente, servizio, dritto, rovescio, è dura giocarci contro. Adesso vado a Miami, per la prima volta in vita mia userò un jet privato, lo dividiamo con Naomi!… il mio sogno nel tennis? Fare il Grande Slam, e vincere l’oro Olpmpico nello stesso anno come Steffi Graf! Avete detto sogno, no? (risate in sala) Lei ha il potenziale per andare davvero lontano, io devo lavorare, e la crescita anche in classifica arriverà. Questa finale è un passo positivo“.

Osaka ha un sorriso da un orecchio all’altro:Alla fine nemmeno mi ero resa conto subito di aver vinto il match-point. Ero come Spongebob nella caverna! (risate) Mi sembra tutto così strano, di non dover giocare un’altra partita domani… sono felice di aver tenuto sotto controllo i nervi, di aver preso le decisioni giuste. Il discorso quando mi hanno dato la coppa, io mi ero preparata, ma quando mi hanno chiamata ero terrorizzata, non mi ricordavo più nulla, e allora ho iniziato a dire le prime cose che mi passavano per la testa. Il jet privato con Daria? Oh, sarà la prima volta anche per me, non so proprio cosa potrei dirle, se ci parleremo, cioè, non ci conosciamo ancora così bene, e io non sono la tipa che inizia le conversazioni. Dio, potrebbe essere così imbarazzante (ride). Non so cos’altro posso dire, ho vinto, yay, che figata!“.

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WTA Miami: continua la maledizione del primo turno per Elisabetta Cocciaretto. Si arrende in due set a Kostyuk

L’azzurra non sfrutta nemmeno una palla break e si arrende ad una solida Marta Kostyuk. L’ucraina troverà la russa Potapova al secondo turno

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Elisabetta Cocciaretto - Indian Wells 2023 (foto Ubitennis)

M. Kostyuk b. E. Cocciaretto 6-3 6-2

Come a Indian Wells, il torneo Miami Open di Elisabetta Cocciaretto si ferma subito al primo turno dopo aver perso contro Marta Kostyuk 6-3 6-2. Speravamo di vederla tornare nella usa forma migliore, quella che all’inizio del 2023 ci ha fatto credere che questo sarebbe stato il suo anno. Invece, l’italiana numero 49 del mondo ha fatto di nuovo troppa fatica in quello che è stato il primo confronto con la 20enne ucraina Kostyuk al Masters 1000 di Mami.

Un’avversaria molto ostica, numero 38 del ranking WTA, che oggi ha saputo gestire perfettamente i momenti difficili. Nonostante un primo set con qualche difficoltà a tenere i suoi turni di servizio, Kostyuk è riuscita a chiuderlo con l’84% dei punti con la prima di servizio, contro poco più del 30% di Cocciaretto. Nel secondo set invece l’ucraina è stata decisamente più incisiva e senza concedere neanche una palla break alla marchigiana, ha chiuso con estrema solidità in un’ora e 17 minuti un match meritatissimo ed in gran parte dominato. Al secondo turno l’aspetterà Anastasia Potapova.

 

Primo set

Apre Cocciaretto con un rovescio lungolinea splendido. Primi due game ai vantaggi ma alla fine entrambe portano a casa i rispettivi turni di servizio senza concedere palle break: 1 pari. Nel quarto gioco arrivano le due prime palle break del match a favore di Kostyuk guadagnate con personalità a rete. Il brutto errore dell’italiana in uscita dal servizio le costa caro: 3 giochi a 1 Kostyuk. Nonostante un game successivo complicato per l’ucraina, Cocciaretto non recupera lo svantaggio: 4-1. Dopo aver accorciato le distanze 4 giochi a 2, Cocciaretto va a prendersi le prime 3 palle break consecutive a suo favore. Ma senza tremare, Kostyuk le annulla tutte e tre in maniera quasi perfetta: vince a rete il terzo degli ultimi quattro punti consecutivi e va a sedersi avanti 5-2. L’ucraina serve per il primo set avanti 5 giochi a 3 e si guadagna subito 3 set point. Sbaglia il primo, ma il secondo è suo: 6-3 Kostyuk.

Secondo set

Chiude sul 40-30 la marchigiana un primo game importante per ritrovare fiducia: 1-0. Nel secondo game Cocciaretto sembra aver preso il comando degli scambi ma l’ucraina lotta e alla fine tiene il suo turno di servizio: 1 pari. Gli errori con la smash di Cocciaretto le stanno costando cari oggi, e Kostyuk si guadagna di nuovo due palle break. Ne basta una all’ucraina: 2-1. Tutto facile per la numero 38 del mondo nel game successivo: consolida il vantaggio avanti 3 a 1. Limita i danni Cocciaretto e accorcia le distanze portandosi sotto 3-2. Nel settimo gioco del set, l’italiana al servizio sotto 4 a 2 salva una palla break a favore di Kostyuk che aveva tutta l’aria di essere un match-point. Arriva un altro errore di Cocciaretto, e questa volta l’ucraina non sbaglia e si porta avanti 5 giochi a 2 per andare a servire per il match. Al primo match point chiude Marta Kostyuk 6-2 in un’ora e 17 minuti.

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WTA Miami, focus sulle azzurre: sorteggi alla portata per Giorgi e Paolini. Pesca male Bronzetti

Bronzetti unica italiana nella parte bassa del tabellone. Trevisan, Giorgi e Paolini puntano agli ottavi

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Camila Giorgi - Merida 2023 (Foto Twitter @WTAMeridaOpen)

Il circuito non si ferma e vola dal tennis paradise californiano al caldo umido di Miami in Florida per il secondo e ultimo appuntamento del Sunshine Double 2023. Nel tabellone femminile saranno cinque le tenniste azzurre a scendere in campo per cercare qualche buon risultato che ultimamente fatica ad arrivare. La sempiterna Sara Errani ha giocato le qualificazioni come testa di serie numero 13 dopo essere rientrata in top 100 dopo quattro anni e mezzo ma i soliti problemi al servizio le sono costate la sconfitta al primo turno dalla britannica Jodie Burrage.

Ben quattro delle nostre tenniste si trovano nella parte alta del tabellone. Martina Trevisan, in forza della testa di serie numero 25 ha ottenuto un bye al primo turno e al secondo turno affronterà la vincente tra Nao Hibino e Danka Kovinic, avversarie ampiamente alla portata della mancina toscana. Contro la giapponese, Martina è avanti 2-0 negli scontri diretti – l’ultimo incontro risale allo scorso ottobre sul veloce del Guadalajara Open dove vinse l’azzurra in due set 6-4 6-3. Contro la montenegrina, Martina è indietro 0-1 nell’unico precedente giocato lo scorso aprile sulla terra spagnola dell’Andalucia Open. Se dovesse superare il secondo turno, al terzo turno Martina si regalerebbe la sfida alla numero uno del mondo Iga Swiatek, in cui la toscana partirebbe nettamente sfavorita ma sappiamo come le grandi battaglie riescano ad esaltare la tenacia e la determinazione della numero 24 WTA.

Primo turno più agevole, almeno sulla carta, per Jasmine Paolini. L’avversaria contro cui scenderà in campo oggi, martedì 21 marzo alle ore 17:30 circa è Mirjam Bjorklund. Passata dal tabellone di qualificazione, numero 149 WTA, la 24enne svedese è famosa più per essere la fidanzata di Denis Shapovalov che per i risultati ottenuti nel rettangolo di gioco. Tra le due non ci sono precedenti. Il tennis di Bjorklund non dovrebbe creare troppi grattacapi a Jasmine che deve riscattare la prematura uscita da Indian Wells contro Tatjana Maria. Al secondo turno troverebbe Jelena Ostapenko che, dopo l’exploit di inizio anno con i quarti dell’Australian Open, non è più riuscita a trovare continuità. Se Jasmine sarà brava a sfruttare questa occasione, anche il terzo turno – contro Haddad Maia, può essere alla sua portata. Più difficile superare gli ottavi di finale dove dovrebbe giungere rapidamente Iga Swiatek.

 

Alle 18:30 circa, Camila Giorgi è chiamata a una grande sfida contro Kaia Kanepi. L’unico precedente è a favore della tennista di Macerata ma risale al 2016, un’era tennistica fa. La 37enne estone negli ultimi tre tornei (Australian Open, Dubai e Indian Wells) non è mai riuscita a superare il primo turno, segno che forse il tempo è davvero tiranno. Invece per quanto riguarda Giorgi, in questo 2023 è già arrivata la prima affermazione al torneo di Merida e si presenta per questo match come favorita. Le due hanno un tennis abbastanza speculare: tirano forte, fortissimo, da fondo campo con poche variazioni e si prospetta un sfida della serie “vince chi sbaglia di meno”. Ad attendere la vincente di questo match al secondo turno, Vika Azarenka contro cui Camila conduce 2-1 gli scontri diretti, l’ultimo dell’agosto 2019 nella Rogers Cup. Lo spicchio di tabellone in cui è inserita la maceratese è quantomeno abbordabile: a parte la bielorussa, fino agli ottavi dove troverebbe Jessica Pegula che l’ha sconfitta la settimana scorsa a Indian Wells, ci sono avversarie alla sua portata.

Alle 16:00, primo incontro sul campo 7, Elisabetta Cocciaretto esordisce a Miami contro Marta Kostyuk, fresca vincitrice del WTA di Austin ma eliminata al primo turno di Indian Wells la scorsa settimana per mano di Rebecca Peterson. Le due si affrontano per la prima volta in carriera. Le forze in campo attualmente si equivalgono e il tennis dell’ucraina non dovrebbe creare grossi problemi all’azzurra. Come per Trevisan, anche per Cocciaretto è importante ritrovare la vittoria; al secondo turno, c’è Anastasia Potapova, ammonita dalla WTA la settimana scorsa per aver indossato la maglietta dello Spartak Mosca, con la quale Elisabetta è avanti 1-0 negli scontri diretti. Raggiungere e giocarsi il terzo turno contro, presumibilmente, Coco Gauff non è insperabile.

L’unica azzurra nella parte bassa del tabellone è Lucia Bronzetti. Un primo turno davvero ostico per la romagnola opposta alla teenager ceca Linda Noskova, protagonista di un inizio di stagione eccezionale – finale ad Adelaide 1, quarti a Lione e terzo turno a Indian Wells. Lucia non vince una partita dal 7 gennaio scorso (in United Cup contro Grammatikopoulou) e questo sorteggio in Florida non sembra di buon auspicio per ritrovare un po’ di fiducia. Nell’ultimo match tra le due giocato sulla terra di Praga nel settembre 2021 vinse Noskova che all’epoca aveva appena 16 anni. Il secondo turno contro Petra Kvitova sembra davvero lontano. Ricordiamo che l’anno scorso Lucia aveva raggiunto gli ottavi di finale in questo torneo e senza la replica del risultato rischia di precipitare in classifica.

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Martina Navratilova ha sconfitto il cancro: “Pensavo di non poter vedere il prossimo Natale”

La ex numero uno del mondo fa il punto sulla malattia a tre mesi dal ritorno del cancro in un’intervista al giornalista britannico Piers Morgan

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Martina Navratilova - Australian Open 2018, Legends (@RDO foto)

Tre mesi fa, Martina Navratilova aveva annunciato al The Times che il cancro era tornato. 13 anni dopo la diagnosi di un tumore al seno, per la ex numero uno del mondo la battaglia contro la malattia tornava a ripetersi. Lo scorso novembre, durante le WTA Finals di Fort Worth, Martina aveva notato l’ingrossamento di un linfonodo al collo e, una volta sottoposta a diversi controlli medici, il responso fu di tumore al primo stadio al seno e alla gola causato dal HPV (Human Papillomavirus), una delle forme più curabili di cancro.

In un’intervista concessa a Piers Morgan, Martina, che ha 66 anni, ha annunciato la guarigione: mancano solo altre due settimane di radioterapia sul seno prima che sia ufficialmente debellata la neoplasia. La doppia diagnosi, ha confessato Navratilova, l’aveva spaventata e costretta a sospendere la sua vita, in particolare il desiderio di adottare un bambino insieme alla moglie Julia Lemigova. “Pensavo di non poter vedere il prossimo Natale. L’approccio mentale (tennis-mode) e la determinazione che avevo quando giocavo a tennis mi ha aiutata a sconfiggere la malattia. Il trattamento è sicuramente la cosa più difficile che io abbia mai fatto”.

In questi mesi sono state numerose le dimostrazioni di affetto di appassionati, tifosi e colleghe, soprattutto la rivale di sempre, Chris Evert. Le due, che hanno dato vita alla rivalità più longeva della storia del tennis, si sono affrontate 80 volte nel rettangolo da gioco ma, fuori dal campo, sono riuscite a mantenere una duratura amicizia che negli anni, si è rivelata preziosa per superare i momenti difficili.

 

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