Indian Wells, doppio: trionfano Sock/Isner e Hsieh/Strycova

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Indian Wells, doppio: trionfano Sock/Isner e Hsieh/Strycova

I due singolaristi statunitensi si affermano nel maschile, battendo in finale i fratelli Bryan in due tiebreak. Nel femminile vincono la cinese e la ceca grazie al successo sulle favorite Vesnina e Makarova

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Nell’attesa di coronare il suo re e la sua regina nelle due finali di singolare, il combined di Indian Wells ha già emesso i propri verdetti per quanto riguarda i tornei di doppio. In campo maschile ad imporsi sono stati gli americani Jack Sock e John Isner, rispettivamente n.10 e n.18 del ranking, ma di singolare. In finale, in un derby tutto a stelle e strisce, Sock e Isner si sono imposti sui celeberrimi gemelli Mike and Bob Bryan, 16 volte campioni Slam e teste di serie n.7 del seeding, in due tie-break, 7-6(4) 7-6.

Nel corso del torneo, il 25enne del Nebraska e il 32enne della Carolina del Nord hanno eliminato anche le teste di serie n.8 Dodig e Ram in quarti di finale ma soprattutto i recenti campioni dell’Australian Open Marach e Pavic in semifinale. Era da quattro anni che una coppia tutta statunitense non trionfava in California. Gli ultimi a riuscirci erano stati proprio i Bryan. Per Sock e Isner si tratta del secondo titolo insieme in carriera dopo l’affermazione nel Masters 1000 di Shanghai nel 2016.

Nelle dichiarazioni a fine match, Long John si è soffermato sul deludente inizio di stagione di entrambi in singolare e su come questo successo in doppio possa segnare una svolta. Infatti dall’inizio del 2018 hanno vinto la miseria di due partite a testa.  ”È speciale”, ha detto l’ex Top 10 di Greensboro, “Era importante sia per me che per Jack ritrovare la sensazione della vittoria. Onestamente entrambi non stiamo giocando molto bene in singolare quest’anno. Il doppio a volte può servire come trampolino per il successo in singolare. Penso che la cosa più importante di questa settimana sia stata giocare dei doppi molto duri e riuscirne a venire fuori nei momenti decisivi. Penso che per entrambi sia qualcosa di positivo”.

Tuttavia il punto più bello del match se lo sono portato a casa i Bryan sul 1 a 1 nel secondo set, grazie ad un ottimo riflesso a rete.

In campo femminile invece a sollevare il trofeo sono state la cinese di Taipei Su-Wei Hsieh e la ceca Barbora Strycova. In finale, Hsieh e Strycova hanno sorpreso le russe Elena Vesnina e Ekaterina Makarova, 2 volte campionesse Slam e teste di sere n.1 del tabellone con un duplice 6-4 in un’ora e 23 minuti di gioco. Durante il loro percorso verso il titolo, la coppia vincitrice aveva eliminato anche le seconde favorite del seeding, ovvero le sorelle Chan, al primo turno e le terze favorite, ovvero Dabrowski e Xu. Una marcia trionfale insomma.

Barbora Strycova e Su-Wei Hsieh – Indian Wells 2018 (foto via Twitter, @BNPPARIBASOPEN)

E dire che Hsieh e Strycova non avrebbero nemmeno dovuto giocarlo insieme questo torneo. La prima si era promessa alla rumena Monica Niculescu e la seconda alla connazionale Andrea Hlavackova. Alla fine però le coppie si sono rimescolate. Niculescu e Hlavackova hanno disputato il torneo insieme, perdendo al secondo turno, mentre alle altre due le cose sono andate decisamente meglio. Nell’imminente Premier di Miami dovrebbero tornare a formarsi le coppie prestabilite all’inizio di Indian Wells. Strycova e Hsieh hanno vinto rispettivamente 20 e 19 titoli di specialità in carriera ma questo era il loro primo dalla stessa parte della rete.

“È stata dura perché era la prima volta che giocavamo sul centrale e le condizioni erano difficili”, ha commentato la 31enne ceca a fine incontro, “Bisognava concentrarsi sul servizio e mettere molte prime in campo. Con il vento bisogna giocare in maniera differente. Usare per esempio di più i pallonetti. Abbiamo fatto meglio di loro su questo aspetto”. Strycova si è inoltre soffermata sulla chimica con la nuova compagna. “Ci conosciamo. Abbiamo la stessa età, abbiamo giocato i tornei junior insieme. Non ci conoscevamo così bene in campo ma fuori dal campo sì. Io sono un tipo emotivo mentre lei è molto calma e così ci possiamo completare”, ha detto a fine partita. E chissà che non ci ripensino in Florida.

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