Lezione di tattica a Lugano, titolo a Mertens. Sabalenka deve arrendersi

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Lezione di tattica a Lugano, titolo a Mertens. Sabalenka deve arrendersi

Terzo titolo in carriera per Mertens (primo sul rosso, secondo in stagione dopo Hobart). Sconfitta in finale un’incostante Aryna Sabalenka. Best ranking per entrambe

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[2] E. Mertens b. A. Sabalenka 7-5 6-2

Questa settimana il circuito femminile ha fatto tappa a Lugano e Bogotà per due tornei International. In particolare, nella nona città elvetica per popolazione, e principale centro urbano della Svizzera italiana posto sulle rive del lago omonimo, si è disputato sui campi outdoor in terra del TC Lido – e in parte al coperto, causa maltempo, presso l’impianto di Cuerglia – il Samsung Open Presented by Corner, noto anche come Ladies Open giunto alla sua seconda edizione, ma prima qui a Lugano, dopo la fugace parentesi di Bienne del 2017 vinta dalla ceca Vondrousova. Nel main draw anche la nostra Camila Giorgi, unica azzurra al via, fermata nettamente dalla futura finalista Aryna Sabalenka nei quarti di finale dopo due successi comunque convincenti. Prima testa di serie del seeding ma out già all’esordio nel torneo Kristina Mladenovic a conferma di un periodo poco esaltante per la transalpina. Nella parte bassa del tabellone, invece, pronostico rispettato fino in fondo per la belga Elise Mertens, brava – come avremo modo di raccontare in seguito – nell’aggiudicarsi la manifestazione.

Domenica primaverile decisamente fredda a Lugano, ma almeno oggi non piove dopo una settimana a dir poco condizionata dal meteo. In programma, dunque, il match di finale tra Mertens e Sabalenka, mai rivali prima di oggi e curiosamente protagoniste, sempre da avversarie, anche della finale del doppio. Si parte con Sabalenka al servizio. Dopo due giochi interlocutori, uno per parte, è della tennista belga il primo strappo. Qualche sbavatura di troppo, e una prima di servizio che latita, costa infatti all’irruenta bielorussa il break che consente a un’accorta Mertens di fare corsa di testa nel parziale. Sabalenka, non è affatto una novità, colpisce forte tutto ciò che gli passi per la racchetta con il risultato che a punti di pregevole fattura si alternano errori anche piuttosto grossolani. Strategia ad ogni modo proficua in questa fase perché il sesto gioco, con Mertens al servizio, è quello dell’aggancio che fa da preludio al successivo sorpasso dopo un filotto di tre giochi in fila e 12 punti a 1. Qui la belga è brava a non disunirsi sotto al bombardamento e con pazienza, allungando gli scambi con un senso geometrico degno di Euclide, prima resta in scia e poi piazza la zampata in volata. Sabalenka sul punteggio di 5 pari non è impeccabile alla battuta e per Mertens il break, poi confermato, che indirizza definitivamente il set è quasi una formalità. Parziale, dunque, a fasi alterne e piacevole solo a sprazzi che premia la maggiore esperienza della ventiduenne allieva di coach Leuven.

L’umore di Sabalenka alla ripresa del gioco pare grigio come il cielo che avvolge Lugano. Punti e game scappano troppo veloci dalle sue mani come se il set perso malamente qualche minuto prima fosse un fardello troppo difficile da lasciarsi alle spalle. Il risultato è che una Mertens fino a qui tatticamente superiore – interessante quel suo non proporre quasi mai palle di peso all’avversaria su un campo comprensibilmente pesante – senza strafare sale subito 2 a 0. Il match segue ora l’ordine dei servizi con Sabalenka che, nel corso del quinto game, è coraggiosa nel cancellare tre palle per il doppio break di svantaggio che tanto somiglia ad un epilogo anticipato di match. Evenienza solo rimandata perché, dopo un game di battuta incamerato con sicurezza dalla belga sempre assai lucida nelle soluzioni, sotto per 4 giochi a 2 Sabalenka è ancora una volta in bilico sul cornicione, travolta dai suoi stessi errori gratuiti. La prima possibilità di strappare il servizio alla rivale questa volta è buona per Mertens che si assicura così la possibilità di servire per il titolo. Al cambio di campo la tennista belga, prossima avversaria da numero uno dell’Italia in Fed Cup, è impeccabile con il fondamentale di inizio gioco e per Sabalenka non c’è più possibilità di rientrare nell’incontro. Tre dita al cielo quindi per Elise, come i tornei vinti in carriera, ed esultanza meritata per un successo praticamente mai in discussione quest’oggi.

Per entrambe le giocatrici da lunedì sarà best ranking, con Mertens nuova numero 17 e Sabalenka che, dalla posizione numero 61, sale fino alla 43ma piazza. L’impressione, comunque, è che sia la belga che la ancor più giovane tennista bielorussa siano destinate ad arrivare ancora più in alto.

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