Fed Cup, play-off: parità in Australia e Bielorussia, Romania avanti

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Fed Cup, play-off: parità in Australia e Bielorussia, Romania avanti

Stosur si fa sorprendere da Kerkhove. Rimedia Barty. Halep e Begu battono Golubic e Bacsinszky. Il Canada pareggia con l’Ucraina nonostante la sfortuna

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FED CUP, PLAY-OFF WORLD GROUP

ROMANIA-SVIZZERA 2-0 (Stefano Tarantino)

S. Halep b. V. Golubic 6-3 1-6 6-1

Vittoria con qualche patema per Simona Halep che dà così il primo punto alla sua nazionale nello spareggio per l’accesso al World Group 2019. La nr.1 del mondo ha sofferto il buon inizio della Golubic e poi ha ceduto di schianto il secondo set, ma nel terzo ha letteralmente dominato la sua avversaria concludendo senza problemi il match. Parte molto bene la Golubic che sfrutta qualche errore di troppo della sua avversaria e va avanti di un break. La Halep però dal 2-3 infila 4 giochi di seguito e porta a casa il primo set con il punteggio di 6-3. La Golubic riprende il discorso da dove l’aveva iniziato, buona partenza anche nel secondo set, ma stavolta la Halep non reagisce, subisce le accelerazioni della svizzera e soccombe 6-1 senza nemmeno reagire. Si va dunque al terzo, ma chi si aspettava battaglia rimane deluso, perché la Halep cambia nettamente marcia e con un veloce 6-1 porta la Romania in vantaggio.

I. Begu b. T. Bacsinszky 6-4 6-1

Parte molto bene la Bacsinszky nel primo set. La svizzera va subito avanti di un break, ma la Begu la raggiunge subito sul 2-2. Tutto regolare fino al 4-4, poi la tennista di casa si invola, chiude il set 6-4 e domina il secondo parziale con un severo 6-1. La Romania è ad un passo dal World Group 2019.


BIELORUSSIA-SLOVACCHIA 1-1 (Stefano Tarantino)

A. Sasnovich b. J. Cepelova 7-6(6) 7-5

Vittoria incredibile di Aliaksandra Sasnovich contro Jana Cepelova nel primo singolare della sfida play-off in corso di svolgimento a Minsk. Ma la tennista slovacca ha di che rammaricarsi, essendo stata avanti 5-3 nel tie break del primo set perso poi 8-6 ma soprattutto essendo stata 5-1 avanti nel secondo set poi perso 7-5. Punto quindi importantissimo per le vice campionesse in carica. Parte molto bene la Sasnovich che strappa subito il servizio a zero all’avversaria ed allunga prima sul 2-0 e poi sul 3-1. La Cepelova reagisce e agguanta l’avversaria sul 3-3. Arrivano quattro break di fila, la Cepelova finalmente tiene il servizio e si porta sul 6-5, ma la Sasnovich non trema e porta il set al tie break. La slovacca allunga sul 5-3 ma subisce l’incredibile ritorno della sua avversaria che va sul 6-5 e poi chiude 8-6. Cepelova nel secondo set parte però a razzo e sale in un batter d’occhio 5-1. Il terzo set sembra alle porte ma succede l’incredibile. La Sasnovich infila 6 giochi consecutivi senza che la sua avversaria arrivi mai al set point, 7-5 Sasnovich ed 1-0 Bielorussia.

V. Kuzmova b. A. Sabalenka 6-2 2-6 7-6(5)

Il secondo singolare segue nel primo set i servizi sino al 2-2, poi la Sabalenka perde le misure del campo e lascia campo libero alla Kuzmova, che sfrutta i tanti gratuiti della tennista di casa e con 4 giochi consecutivi chiude il primo set 6-2. La situazione si ribalta completamente nel secondo set. La Sabalenka allunga sul 3-1, annulla tre palle del controbreak e poi chiude agevolmente 6-2 portando il match al terzo. Sabalenka parte benissimo salendo subito 2-0 nel parziale decisivo ma la Kuzmova reagisce e recupera immediatamente il break sul 2-2. Si seguono i servizi anche se la Sabalenka deve annullare tre palle break sul 4-4. Si arriva al tie break, Sabalenka sembra trovare l’allungo decisivo sul 5-3, ma Kuzmova reagisce alla grande, piazza 4 punti di fila e regala un 1-1 preziosissimo alle sue compagne. Sfida ancora apertissima a Minsk.


AUSTRALIA-OLANDA 1-1 (Corrado Boscolo)

Clamoroso scivolone di Sammy Stosur, sconfitta a sorpresa dall’olandese Kerkhove, nr.210 del ranking WTA nel primo singolare della sfida di Fed Cup valevole come spareggio per l’accesso al tabellone principale del 2019. Ci ha pensato poi Ashleigh Barty a riequilibrare la sfida per le padrone di casa lasciando solo 2 giochi alla malcapitata Lemoine.

L. Kerkhove b. S. Stosur 7-5 7-6(1)

L’esordio che non ti aspetti. La prima a scendere in campo è la veterana Sam Stosur, contrapposta alla olandese Kerkhove, 210 al mondo e una attività quasi esclusivamente ITF. Scelta a sorpresa del capitano Molik, che invece di scegliere Gavrilova punta sull’esperienza della 34enne Stosur. Certamente la superficie (si gioca sul cemento) dovrebbe aiutarla, abituata al gioco veloce e con brevissimi scambi, ma sappiamo anche come la sua gestione del match possa essere altalenante. Pronti, via e c’è subito il break: 4-1 per la vincitrice slam, che controlla il match con tranquillità. Il pubblico di casa non fa certamente mancare il suo sostegno, sebbene non riesca ad evitare il controbreak operato dalla giocatrice oranje: passaggio a vuoto grave al servizio di Sammy e 4-4. Match più aperto di quel che poteva sembrare, almeno per il primo parziale. Servizio di Stosur piuttosto discontinuo, Kerkhove ne approfitta e si porta in vantaggio: prima 5-4, ma viene riacciuffata, poi ancora sul 6-5 e stavolta porta a casa il set. Brava lei a scrollarsi la tensione e a crederci, una valanga di errori per la veterana australiana, soprattutto di rovescio. Secondo set senza particolari scossoni: uniche palle break ottenute da Stosur a metà parziale, che non riesce però a concretizzare. Meno errori da parte di entrambe e poche emozioni, a dire il vero. Tie break, dunque, e dominio olandese: parziale devastante per Kerkhove, che infila sette punti di un fiato e porta a casa set e match per 7-5 7-6, con lo scalpo più importante in carriera. Stosur si scioglie incredibilmente nel momento più importante del match, confermando che la forza mentale non è un suo valore aggiunto, come dimostrato più volte in carriera. Olanda in vantaggio 1-0 e incontro apertissimo.

A. Barty b. Q. Lemoine 6-0 6-2

Ci mette una pezza e firma il pareggio la numero uno australiana Barty. La 19 del mondo sprinta veloce per chiudere la giornata e non rendere un turno sulla carta facile un inferno. La qualità di Barty è troppo superiore per l’avversaria, Quirine Lemoine, 295 delle classifiche, 26 anni. Primi game già segnati dalla pesantezza e varietà di palla di Ashleigh: marca subito il break e si porta 3-0. La mancina olandese mette in campo ogni spilla di sudore, ma per lei sarà un match tremendamente difficile. Un altro break fa volare 5-0 la giocatrice di casa, che chiude il primo set poco dopo con un severo 6-0. Strada in discesa per l’australiana. Inizio di secondo set con un primo lunghissimo game, risolto dopo 4 vantaggi a favore di Barty. Da lì in poi, altro monologo: Barty sale 3-0, Lemoine strappa i games dell’onore anche grazie ad un break ma non c’è nulla da fare contro un’avversaria semplicemente più forte. Chiave del match certamente il rovescio tagliato dell’australiana, che ha messo in crisi l’avversaria. La prima giornata si chiude sull’1-1 tra Australia ed Olanda, tenendo ancora aperto il discorso qualificazione per le ospiti.


CANADA – UCRAINA 1-1 (da Montreal, Vanni Gibertini)

Grande equilibrio alla fine della prima giornata nello spareggio di Montreal tra Canada e Ucraina per rimanere del World Group II della Fed Cup. I colpi di scena sono iniziati appena prima della cerimonia di presentazione in campo, quando durante il riscaldamento fisico pre-match Françoise Abanda, che doveva essere impegnata nel match di apertura contro Tsurenko, è caduta sbattendo la testa violentemente, procurandosi una bella contusione peri-orbitale (si direbbe un occhio nero, se non fosse che Abanda è di colore…) e vedendosi costretta ad accertamenti medici per escludere una commozione cerebrale. Al suo posto ha giocato la 17enne Bianca Adreescu, n. 197 della classifica WTA, già protagonista qui a Montreal 12 mesi fa di due vittoria di prestigio in Fed Cup contro Yulia Putintseva e Yaroslava Shvedova.

Sarà una nottata lunga per il capitano canadese Bruneau, che con due giocatrici infortunate (Abanda con l’occhio tumefatto, Andreescu che è stata lungamente in infermeria per crampi, e Bouchard dolorante al polso sinistro per aver quasi travolto un porta-asciugamani in campo) deve capire chi potrà schierare nel quarto singolare. “In questo momento non sappiamo chi delle due potrà scendere in campo [domenica] – ha detto Sylvain Bruneau alla stampa sabato sera – potrebbero essere entrambe in grado di giocare o potremmo dover mandare in campo Gabriela Dabrowski”.

L. Tsurenko b. B. Andreescu 4-6 6-3 4-0 rit.

Dopo un inizio un po’ contratto (subito sotto 0-2) la giovane canadese ha iniziato a lasciare andare i suoi colpi menando le danze da fondocampo ed approfittando del servizio piuttosto altalenante della sua avversaria. Uno splendido game sul 5-4 le ha dato il primo set per dopo 46 minuti di gioco, con la sua avversaria che reagiva in maniera molto stizzita ai rimbalzi del campo, a suo modo di vedere troppo bassi. Un attimo di rilassamento di Andreescu le costava un break nel game di apertura, ma senza per nulla scomporsi Bianca tornava a martellare da fondo e si portava sul 3-1 con palla per il 4-1 (leggero). In quel momento, due doppi falli nei successivi tre punti concedevano il controbreak a Tsurenko, che lentamente ma inesorabilmente riprendeva il controllo del match. “Alla fine del primo set non mi sentivo per nulla sicura – ha spiegato l’ucraina dopo la partita – il mio servizio non andava e non riuscivo a rilassare il braccio per colpire a tutta forze. Poi a metà del secondo set l’incontro è diventato molto fisico, abbiamo giocato parecchi game lunghi, dai quali sono uscita vincitrice sempre io. Lì ho acquistato molta più sicurezza ed ho iniziato a vedere che lei stava avendo qualche problema con una vescica ed appariva anche molto stanca”.

Nove game consecutivi per Tsurenko hanno chiuso la partita, che sul 4-0 del terzo set è stata interrotta da un attacco di crampi avuto da Andreescu, rimasta per oltre dieci minuti sdraiata in campo senza potersi muovere ed alla fine trasportata in infermeria con una sedia a rotelle.“Sono emotivamente distrutta – ha fatto sapere Bianca diverse ore dopo la fine del match attraverso un comunicato – credo che sia stata più una questione nervosa che fisica, tutte le emozioni del match alla fine hanno avuto il sopravvento. Ora sto meglio, il quadricipite mi dà ancora fastidio, ma vedremo domani come starà”.

E. Bouchard b. K. Bondarenko 6-2 7-5

Finalmente una bella vittoria per Eugenie Bouchard, attualmente precipitata al n.117 della classifica mondiale, contro una solida top-100 come Katerina Bondarenko. La partita non è stata straordinaria: tanti errori, da ambo le parti, specialmente al servizio per l’ucraina, che si è imballata in ben 13 doppi falli nonostante fosse arrivata al punto di servire prima e seconda sotto i 120 km/h.

Primo set totalmente di marca biancorossa con Bouchard che ha chiuso il parziale in 45 minuti cedendo solamente due game, i primi due sul servizio di Bondarenko, nei quali però ha avuto ben quattro chance per fare il break. Decisamente più gara nel secondo, con Katerina molto più aggressiva da fondo campo ad evitare le progressioni di Eugenie: break per lei al quarto game e tre chance consecutive per il 4-1. Da questo punto in poi si sono visti lampi della Bouchard d’annata, quella dell’attacco a tutto campo, che ha permesso alla canadese di rimontare il break di svantaggio e di portarsi a servire per il match sul 6-5, chiudendo i conti con tre prime al fulmicotone tutte oltre i 177 km/h. “Sono molto soddisfatta del mio atteggiamento in campo durante questa partita – ha dichiarato Eugenie alla fine della giornata – sono rimasta calma anche durante i momenti di difficoltà e sono riuscita a concentrarmi sul mio tennis”. Anche Bouchard però non è riuscita a sfuggire alla strana “maledizione” della squadra biancorossa: nel conquistare il break del 3-2 nel primo set, la montrealese ha terminato la sua corsa contro un porta -asciugamani posizionato di fianco alla panchina, urtandolo violentemente con il polso sinistro nel tentativo di fermarsi: “Da quel momento in poi il polso mi ha fatto male ad ogni singolo rovescio. Ho preso antidolorifici in campo, ho messo ghiaccio, mi sono fatta vedere dal medico ed avrò un altro consulto stasera, ma al momento il polso fa molto male”.

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