Wimbledon: Nishikori va da Kyrgios, Delpo trova Paire. Zverev in pericolo

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Wimbledon: Nishikori va da Kyrgios, Delpo trova Paire. Zverev in pericolo

Kei lascia un set a Tomic, Del Potro domina Lopez. Shapovalov delude: Paire vince in quattro con merito. Il buio salva Zverev: sotto 2 set a 1 contro Fritz. Si riprende domani

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da Londra, il nostro inviato

SARÀ NISHIKORI VS KYRGIOS – C’è tanta qualità in campo, anche se espressa a folate, tra Kei Nishikori e Bernard Tomic. Colpi puliti e tecnicamente esemplari per il giapponese, esecuzioni molto più personali, ma accarezzate con tutta la classe possibile per l’australiano. Dopodiché, il fatto che Kei sia un esempio di serietà e di dedizione al tennis, mentre Bernard tenda a essere a dir poco indisponente nella sua supponenza da bullo, è un altro paio di maniche. Pochi mesi fa stavano entrambi giocando a livello Challenger, Tomic per pura e semplice svogliatezza, Nishikori per risalire in classifica dopo una serie infinita di infortuni. Una bella differenza. Nel match, comunque, i due si prendono un set a testa (il primo Tomic, 6-2, il secondo Nishikori, 6-3), prendendosi ripetutamente anche gli applausi del pubblico, e a buon titolo. I lungolinea di rovescio di Kei sono a tratti spettacolari, le carezze a mano aperta, con rotazione a uscire, dei dritti di Bernard anche di più. Che talento sprecato (per ora), Tomic. Il terzo set è molto equilibrato, e lo incamera il giapponese al tie-break, il quarto prosegue anch’esso con i due appaiati fino al dodicesimo game, quando, in risposta e in vantaggio 6-5, Kei arriva due volte a match point, sul primo è bravo Bernard col servizio, sul secondo gli vola largo un dritto. Sarà Nishikori ad affrontare Nick Kyrgios al terzo turno.

DELPO SUL VELLUTO – Non c’è stata storia nel terzo incontro in programma sul campo 1. Juan Martin del Potro (quinta forza del seeding) ha sconfitto in tre set la brutta copia di Feliciano Lopez, capace di raccogliere solo sette giochi. L’argentino giocherà quindi il terzo turno per la quinta volta in carriera ai Championships, dove ha raggiunto una semifinale nel 2013. Per Feliciano, prossimo direttore del torneo di Madrid, è stato con tutta probabilità l’ultimo match giocato a Wimbledon: pochissime le note positive nella sua gara, che già nelle prime battute ha preso una brutta piega. Nel terzo gioco lo spagnolo non riesce a prendere la rete e negli scambi prolungati del Potro dimostra la sua maggior solidità: quattro errori di Lopez gli consegnano il primo break dell’incontro. Nei suoi turni tuttavia “Feli” riesce a controllare con più frequenza le operazioni e a produrre gioco offensivo, ma l’argentino è perfetto nei suoi turni di battuta (zero punti persi con la prima in campo nei primi due parziali) e chiude 6-4 il set d’apertura. Un Lopez in enorme difficoltà negli spostamenti laterali cede di schianto all’inizio del secondo set, piegato dalla profondità dei colpi di del Potro, che si porta rapidamente avanti 4-0, complici anche due doppi falli del giocatore iberico. L’esito del match pare già scritto: due gravi non forzati di Feliciano permettono alla torre di Tandil di portare a casa anche il secondo con un terzo break. La terza frazione si apre con diverse chance di break annullate dallo spagnolo nel secondo gioco, in cui si vedono sprazzi di vero Lopez nei pressi della rete. Lo strappo finale di un impeccabile “delPo” arriva poco dopo. Dopo un’ora e 34 minuti l’argentino chiude con un secondo break il match, molto più facilmente di quanto fosse pronosticabile alla vigilia: piuttosto eloquenti i due smash sbagliati dal suo avversario negli ultimi due punti (si contano 44 errori non forzati di Lopez contro solo 5 di del Potro). Benoit Paire sarà il suo prossimo avversario nel terzo round, nel quarto di tabellone di Rafa Nadal.

 

SHAPO DELUDE, MA QUANDO BENOIT HA VOGLIA…“Odio questa superficie di m…, non vedo l’ora di tornare a casa” aveva twittato un rabbioso Benoit Paire appena tre anni fa. A giudicare dai risultati, sta cambiando idea. Il quarto turno dello scorso anno e il terzo turno appena ottenuto potrebbero essere tanto la causa quanto l’effetto del nuovo atteggiamento dell’insondabile avignonese nei confronti dell’erba, perciò la cosa più sensata da fare sembra essere rimettersi al verdetto del campo 3: Paire batte Denis Shapovalov zero-sei, sei-due, sei-quattro, sette-sei in due ore e un quarto. Pochine per quattro set? Non quando il tennis va così spedito. E forse è proprio la partenza a handicap di Paire, quasi assente nel parziale d’apertura, a scombinare i piani di Shapovalov. Perché quando il francese si mette a giocare sul serio – e non smetterà di farlo fino al match point – bisogna riattivare una tensione agonistica messa in modalità risparmio, e specialmente quando l’esperienza non è troppa farlo è davvero un’impresa. Al più giovane tra i top 100 questa impresa non riesce e l’insistenza sul rovescio di Paire, quando il colpo del francese su cui battere cassa sarebbe il dritto, è una buona testimonianza della confusione che si porta appresso per tutta la parte dell’incontro in cui a giocare sono in due. Dalla prima metà del secondo parziale fino al penultimo game Paire non concede palle break, e l’ultima, che era anche un set point, la annulla con un lob spettacolare che atterra sulla riga di fondo; il massimo delle bizze è il cappellino scagliato in terra, a mostrare il capello platinato; nel tie-break, commesso un doppio fallo, riprende e chiude i giochi prima di rischiare un quinto set. Come si è sempre detto, quando Benoit ha voglia di giocare ce n’è per pochi. Chiaramente deluso invece Shapovalov: da 26esima testa di serie, il più giovane tra i top 100 si ritrova eliminato al secondo turno Slam per la terza volta in stagione. Tre occasioni sprecate per salire ancora nel ranking, e ora i primi punti “pro” da difendere incombono.

I PATEMI DI SASCHA – Dillo una volta e passerà sotto silenzio. Ripetilo ancora, e ancora. E formerai un’opinione. Anche nella mente dell’interessato, la punta di diamante dei nuovi. Il delfino che non trionfa (ancora) dove conta davvero. Questo il mantra contro il quale deve combattere Alexander Zverev. Vincitore ovunque, ma battuto dai coetanei negli Slam. Come contro Coric. Come contro Chung. Oggi contro lo statunitense Taylor Fritz, il numero 3 del mondo è stato salvato dall’oscurità. Eppure non era iniziata male. Il primo set smentisce la teoria della uniformità delle superfici. È erba, quella della prima settimana. E i set vedono spesso il loro destino segnato alla nascita. Due palle break salvate con coraggio dal tedesco e un game bucato dallo statunitense. La prima partita finisce qui. Il resto è un riempitivo di scheletrici uno-due che mortificano il ribattitore. Tennis ultrafast che assopisce il pathos per un 6-4 vinto da Sascha in 31 minuti tutt’altro che memorabili. Nel secondo parziale, Taylor, si scrolla di dosso l’ansia da esordio su un palcoscenico importante. Rimane in scia nei turni di servizio della quarta testa di serie. Procurandosi più palle break dell’avversario. Non convince del tutto il footwork né la posizione, un po’ troppo arretrata, del tedesco. Che, dato tecnico a parte, crolla – un doppio fallo a fotografarne la resa – quando serve per rimanere nel set. Pari e patta. È chiaro che il match non si chiuderà stasera. Zverev si lamenta con l’arbitro. Si scivola, si vede sempre meno. Ma Fritz è sempre lì. Un break point annullato con un ace centrale e un lob che lo accompagna in cielo sono il prodromo di un tie-break in cui il californiano non concede un punto. Si riprende domani. E non sarà una notte facile.

hanno collaborato Antonio Ortu, Raoul Ruberti e Andrea Ciocci

Risultati:

[2] R. Nadal b. M. Kukushkin 6-4 6-3 6-4
[21] K. Edmund b. [Q] B. Klahn 6-4 7-6(0) 6-2
[Q] G. Pella b. [3] M. Cilic 3-6 1-6 6-4 7-6(3) 7-5
[5] J.M. del Potro b. F. Lopez 6-4 6-1 6-2
[8] K. Anderson b. A. Seppi 6-3 6-7(5) 6-3 6-4
[12] N. Djokovic b. H. Zeballos 6-1 6-2 6-3
[24] K. Nishikori b. [LL] B. Tomic 2-6 6-3 7-6(7) 7-5
[Q] T. Fabbiano b. S. Wawrinka 7-6(7) 6-3 7-6(6)
[15] N. Kyrgios b. R. Haase 6-3 6-4 7-5
B. Paire b. [26] D. Shapovalov 0-6 6-2 6-4 7-6(3)
[9] J. Isner b. [Q] R. Bemelmans 6-1 6-4 6-7(6) 6-7(3) 7-5
[Q] E. Gulbis b. [27] D. Dzumhur 2-6 6-4 6-3 1-6 6-3
[31] S. Tsitsipas b. J. Donaldson 6-3 6-2 3-6 4-6 6-3
K. Khachanov b. M. Baghdatis 6-3 6-4 3-6 6-7(4) 7-5
[19] F. Fognini b. [LL] S. Bolelli 6-3 6-4 6-1
[25] P. Kohlschreiber b. G. Muller 7-6(6) 7-6(4) 7-6(3)
J. Vesely b. [14] D. Schwartzman 6-3 6-4 7-6(3)
A. De Minaur b. P.H. Herbert 6-2 6-7(8) 7-5 6-3
M. Ebden b. [Q] S. Robert 6-3 7-6(5) 4-6 6-1
F. Tiafoe b. J. Benneteau 4-6 6-3 6-4 6-2
G. Simon b. M. Berrettini 6-3 7-6(4) 6-2
T. Fritz vs [4] A. Zverev 4-6 7-5 7-6(0) sospesa per oscurità

Il tabellone maschile 

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ATP

Draper salta Wimbledon per l’infortunio alla spalla patito al Roland Garros

Dopo il ritiro a match in corso nel 1° turno parigino contro Etcheverry, Jack Draper è costretto a rinunciare anche all’intera stagione sui prati

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Jack Draper - Queen's 2022 (Credit: Getty Image for LTA)

Jack Draper salterà l’ormai imminente – al via tra meno di un mese, il 3 luglio – edizione numero centotrentasei del torneo di Wimbledon a causa dell’infortunio alla spalla patito nella prima settimana del Roland Garros, precisamente durante una sessione di allenamento che ha preceduto l’incontro di esordio contro l’argentino Tomas Etcheverry.

Purtroppo per il classe 2001 di Sua Maestà, il fastidio era già piuttosto pronunciato da impedirgli anche solo di poter portare a termine il match di primo turno, dal quale si è così dovuto ritirare: dopo aver perso il primo set 6-4 e ritrovatosi sul punteggio di 1-0 nel secondo ha alzato definitivamente bandiera bianca – non prima di aver provato comunque a continuare per diversi minuti pur con uno stato fisico limitante, ben rappresentato dai numerosi servizi da sotto in cui si è esibito. Il 23enne di La Plata beneficiando di quest’occasione ha saputo farla fruttare nel migliore dei modi, compiendo un grandissimo exploit e raggiungendo un’incredibile quarto di finale sospinto dall’alto.

Un duro colpo per il 21enne britannico, dato che si tratta dell’ultimo di una lunga serie di problemi di natura fisica che ne hanno irrimediabilmente condizionato il rendimento negli ultimi mesi di Tour. Il mancino di Sutton era infatti in grande ascesa ai nastri di partenza dello US Open 2022, tuttavia purtroppo la sua corsa fu nuovamente fermata da un altro crack fisico che l’obbligò al ritiro a fine terzo set della sfida di sedicesimi, dando così la possibilità di involarsi agli ottavi al futuro semifinalista di Flushing Meadows Karen Khachanov.

 

La tormentata conclusione della scorsa annata tennistica ha rappresentato però, per la sfortuna del n. 4 di Gran Bretagna, solamente l’inizio di un calvario senza pace che lo ha tormentato a tal punto da permettergli di disputare nel 2023 la miseria di 8 eventi.

Nonostante Jack fosse estremamente sconfortato dall’ennesimo stop fisico, in seguito alla “non” partita contro il sudamericano, dal box del giocatore flirtava comunque ottimismo guardando al successivo blocco del calendario: la stagione su erba. Si pensava, difatti, che il problema non avrebbe poi intaccato così tanto il prosieguo dell’anno ma tutte le speranze sono crollate fragorosamente non appena Draper si è sottoposto agli esami clinici del caso rivolgendosi ad uno specialista del settore: il responso è stato inequivocabile, niente prati e soprattutto forfait allo Slam casalingo.

Dalle analisi è apparso chiaramente come la mia spalla necessiti di un periodo di riposo forzato, e successivamente di una fase riabilitativa per riacquistare pienamente le proprie funzioni. Io e il mio team siamo così stati costretti a dover prendere la difficile decisione di saltare la stagione su erba di quest’anno. Ho sempre saputo che in questo sport ci sono così tanti alti e bassi, ma questo momento è davvero duro da accettare. Certamente però non smetterò di perseverare” ha commentato, a margine di questo nuovo infortunio, su Instagram il diretto interessato.

Nelle parole del campione juniores 2018 di Church Road non si accenna a nessun intervento chirurgico, perché assieme al suo staff hanno optato per un percorso di recupero meno invasivo e che si basi quasi esclusivamente sulla fisioterapia. Il rientro, se tutte le tabelle di marcia verranno rispettate senza controindicazioni, alle competizioni è previsto tra la metà e la fine di luglio.

Quando ha potuto giocare con uno stato di forma non inficiato da fastidi fisici di vario genere, Jack Draper – ex n. 7 a livello junior – ha indiscutibilmente dimostrato di possedere il potenziale per spiccare il volo nell’élite ATP dei migliori al mondo ma come è facilmente intuibile questo contesto di benessere fisico è stata un’assoluta rarità: prima l’infortunio alla gamba destra a New York, poi un virus influenzale che l’ha debilitato e non poco in pre-season

La storia personale tra il ragazzo nato nel sud di Londra e SW19 ha visto finora andare in scena due soli capitoli: l’esordio assoluto nel 2021 quando è stato capace di strappare un parziale a Novak Djokovic, mentre nel 2022 è riuscito a fare un passo in più prima di soccombere – sempre in quattro set – con l’australiano Alex De Minaur. Dunque si prospetta un’altra pesante assenza per i colori britannici, dopo quella di Emma Raducanu anche lei in preda a continui infortuni di carattere fisico, ma che a differenza di Jack è stata costretta ad andare sotto i ferri.

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Flash

Wimbledon, entry list: con Berrettini sono cinque gli azzurri, sei le italiane. Presenti anche Raonic e Monfils

Riammessi russi e bielorussi. Presenti tutti i principali favoriti, da Alcaraz a Swiatek, con Djokovic e Rybakina. Si parte il 3 luglio

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Centre Court - Wimbledon 2022 (foto Twitter @Wimbledon)
Centre Court - Wimbledon 2022 (foto Twitter @Wimbledon)

Gli organizzatori del torneo di Wimbledon hanno rilasciato le entry list, le liste dei partecipanti, all’edizione 2023 del torneo che inizierà lunedì 3 luglio. Ricordiamo che quest’anno sono riammessi i tennisti russi e bielorussi. Tra gli uomini è presente anche il finalista del 2021 Matteo Berrettini, che dunque porta a cinque il numero di azzurri presenti, assieme a Sinner, Musetti, Sonego e Fognini. A sfruttare il ranking protetto sono Raonic, Monfils, Harris, Dellien, Pella, Chardy e Vesely. Nella lista degli esclusi, al sesto posto, troviamo Matteo Arnaldi, attuale numero 105 del mondo, mentre un po’ più in basso, 14°, c’è David Goffin.
Di seguito l’intero elenco maschile, con a destra la classifica del tennista.

1 ALCARAZ, Carlos (ESP) 1
2 MEDVEDEV, Daniil 2
3 DJOKOVIC, Novak (SRB) 3
4 RUUD, Casper (NOR) 4
5 TSITSIPAS, Stefanos (GRE) 5
6 RUNE, Holger (DEN) 6
7 RUBLEV, Andrey 7
8 SINNER, Jannik (ITA) 8
9 FRITZ, Taylor (USA) 9
10 AUGER-ALIASSIME, Felix (CAN) 10
11 KHACHANOV, Karen 11
12 TIAFOE, Frances (USA) 12
13 HURKACZ, Hubert (POL) 13
14 NORRIE, Cameron (GBR) 14
15 CORIC, Borna (CRO) 16
16 PAUL, Tommy (USA) 17
17 MUSETTI, Lorenzo (ITA) 18
18 DE MINAUR, Alex (AUS) 19
19 BERRETTINI, Matteo (ITA) 20
20 CARRENO BUSTA, Pablo (ESP) 21
21 CILIC, Marin (CRO) 22
22 BAUTISTA AGUT, Roberto (ESP) 23
23 EVANS, Daniel (GBR) 24
24 KYRGIOS, Nick (AUS) 25
25 STRUFF, Jan-Lennard (GER) 26
26 ZVEREV, Alexander (GER) 27
27 CERUNDOLO, Francisco (ARG) 28
28 KORDA, Sebastian (USA) 29
29 VAN DE ZANDSCHULP, Botic (NED) 30
30 SHAPOVALOV, Denis (CAN) 31
31 NISHIOKA, Yoshihito (JPN) 32
32 DIMITROV, Grigor (BUL) 33
33 RAONIC, Milos (CAN) PR 33
34 DAVIDOVICH FOKINA, Alejandro (ESP) 34
35 SHELTON, Ben (USA) 35
36 MONFILS, Gael (FRA) PR 35
37 KECMANOVIC, Miomir (SRB) 36
38 ZAPATA MIRALLES, Bernabe (ESP) 37
39 HUMBERT, Ugo (FRA) 38
40 GRIEKSPOOR, Tallon (NED) 39
41 LEHECKA, Jiri (CZE) 40
42 MURRAY, Andy (GBR) 41
43 CRESSY, Maxime (USA) 42
44 RUUSUVUORI, Emil (FIN) 43
45 BAEZ, Sebastian (ARG) 44
46 SONEGO, Lorenzo (ITA) 45
47 ETCHEVERRY, Tomas Martin (ARG) 46
48 MANNARINO, Adrian (FRA) 47
49 HARRIS, Lloyd (RSA) PR 47
50 BUBLIK, Alexander (KAZ) 48
51 WOLF, J.J. (USA) 49
52 GASQUET, Richard (FRA) 50
53 LAJOVIC, Dusan (SRB) 51
54 NAKASHIMA, Brandon (USA) 52
55 YMER, Mikael (SWE) 53
56 JARRY, Nicolas (CHI) 54
57 BARRERE, Gregoire (FRA) 55
58 MCDONALD, Mackenzie (USA) 56
59 DJERE, Laslo (SRB) 57
60 CARBALLES BAENA, Roberto (ESP) 58
61 WU, Yibing (CHN) 59
62 DRAPER, Jack (GBR) 60
63 MOUTET, Corentin (FRA) 61
64 KARATSEV, Aslan 62
65 CACHIN, Pedro (ARG) 63
66 HANFMANN, Yannick (GER) 64
67 BONZI, Benjamin (FRA) 65
68 RAMOS-VINOLAS, Albert (ESP) 66
69 PURCELL, Max (AUS) 67
70 KUBLER, Jason (AUS) 68
71 LESTIENNE, Constant (FRA) 69
72 ZHANG, Zhizhen (CHN) 70
73 THOMPSON, Jordan (AUS) 71
74 ALTMAIER, Daniel (GER) 72
75 CECCHINATO, Marco (ITA) 73
76 DELLIEN, Hugo (BOL) PR 73
77 GIRON, Marcos (USA) 74
78 EUBANKS, Christopher (USA) 75
79 PELLA, Guido (ARG) PR 75
80 BORGES, Nuno (POR) 76
81 MUNAR, Jaume (ESP) 77
82 RINDERKNECH, Arthur (FRA) 78
83 VAN ASSCHE, Luca (FRA) 79
84 FUCSOVICS, Marton (HUN) 80
85 HUESLER, Marc-Andrea (SUI) 81
86 POPYRIN, Alexei (AUS) 82
87 MOLCAN, Alex (SVK) 83
88 SHEVCHENKO, Alexander 84
89 O’CONNELL, Christopher (AUS) 85
90 IVASHKA, Ilya 86
91 HALYS, Quentin (FRA) 87
92 WAWRINKA, Stan (SUI) 88
93 CHARDY, Jeremy (FRA) PR 88
94 ISNER, John (USA) 89
95 GALAN, Daniel Elahi (COL) 90
96 THIEM, Dominic (AUT) 91
97 KRAJINOVIC, Filip (SRB) 92
98 SCHWARTZMAN, Diego (ARG) 93
99 CORIA, Federico (ARG) 94
100 VESELY, Jiri (CZE) PR 94
101 VUKIC, Aleksandar (AUS) 95
102 MONTEIRO, Thiago (BRA) 96
103 VARILLAS, Juan Pablo (PER) 97
104 SAFIULLIN, Roman 98

Spostandoci alle donne, anche qui ovviamente sono presenti tutte le principali favorite, e le italiane sono sei. La prima azzurra delle escluse è Lucrezia Stefanini, numero 105 del mondo, che entrerà nel tabellone principale se nelle prossime settimane arriveranno almeno quattro forfait.

 

1 SWIATEK, Iga (POL) 1
2 SABALENKA, Aryna 2
3 PEGULA, Jessica (USA) 3
4 RYBAKINA, Elena (KAZ) 4
5 GARCIA, Caroline (FRA) 5
6 GAUFF, Coco (USA) 6
7 JABEUR, Ons (TUN) 7
8 SAKKARI, Maria (GRE) 8
9 KASATKINA, Daria 9
10 KVITOVA, Petra (CZE) 10
11 KUDERMETOVA, Veronika 11
12 BENCIC, Belinda (SUI) 12
13 KREJCIKOVA, Barbora (CZE) 13
14 HADDAD MAIA, Beatriz (BRA) 14
15 SAMSONOVA, Liudmila 15
16 PLISKOVA, Karolina (CZE) 16
17 OSTAPENKO, Jelena (LAT) 17
18 AZARENKA, Victoria 18
19 ZHENG, Qinwen (CHN) 19
20 KEYS, Madison (USA) 20
21 LINETTE, Magda (POL) 21
22 VEKIC, Donna (CRO) 22
23 ALEXANDROVA, Ekaterina 23
24 POTAPOVA, Anastasia 24
25 KALININA, Anhelina (UKR) 25
26 TREVISAN, Martina (ITA) 26
27 BEGU, Irina-Camelia (ROU) 27
28 MERTENS, Elise (BEL) 28
29 BADOSA, Paula (ESP) 29
30 ZHANG, Shuai (CHN) 30
31 CIRSTEA, Sorana (ROU) 31
32 BOUZKOVA, Marie (CZE) 32
33 ROGERS, Shelby (USA) 33
34 STEPHENS, Sloane (USA) 35
35 GIORGI, Camila (ITA) 36
36 MARTIC, Petra (CRO) 37
37 PERA, Bernarda (USA) 38
38 KOSTYUK, Marta (UKR) 39
39 STRYCOVA, Barbora (CZE) SR 39
40 ZHU, Lin (CHN) 40
41 ANDREESCU, Bianca (CAN) 41
42 MUCHOVA, Karolina (CZE) 42
43 COCCIARETTO, Elisabetta (ITA) 43
44 GRACHEVA, Varvara 44
45 COLLINS, Danielle (USA) 45
46 TOMLJANOVIC, Ajla (AUS) 46
47 SINIAKOVA, Katerina (CZE) 47
48 NOSKOVA, Linda (CZE) 48
49 PARKS, Alycia (USA) 49
50 SASNOVICH, Aliaksandra 50
51 FERNANDEZ, Leylah (CAN) 51
52 PAOLINI, Jasmine (ITA) 52
53 KALINSKAYA, Anna 53
54 MCNALLY, Caty (USA) 54
55 SAVILLE, Daria (AUS) SR 54
56 SHERIF, Mayar (EGY) 55
57 FRUHVIRTOVA, Linda (CZE) 56
58 VONDROUSOVA, Marketa (CZE) 57
59 DAVIS, Lauren (USA) 58
60 CORNET, Alize (FRA) 59
61 BOGDAN, Ana (ROU) 60
62 PUTINTSEVA, Yulia (KAZ) 61
63 WANG, Xiyu (CHN) 62
64 TSURENKO, Lesia (UKR) 63
65 MARIA, Tatjana (GER) 64
66 KOVINIC, Danka (MNE) 65
67 CRISTIAN, Jaqueline (ROU) SR 65
68 BLINKOVA, Anna 66
69 BUCSA, Cristina (ESP) 67
70 MASAROVA, Rebeka (ESP) 68
71 SORRIBES TORMO, Sara (ESP) SR 68
72 STEARNS, Peyton (USA) 69
73 ERRANI, Sara (ITA) 70
74 TOMOVA, Viktoriya (BUL) 71
75 NIEMEIER, Jule (GER) 72
76 KONTAVEIT, Anett (EST) 73
77 GRABHER, Julia (AUT) 74
78 TEICHMANN, Jil (SUI) 75
79 KANEPI, Kaia (EST) 76
80 PARRY, Diane (FRA) 77
81 WANG, Xinyu (CHN) 78
82 MARINO, Rebecca (CAN) 79
83 BAINDL, Kateryna (UKR) 80
84 BONAVENTURE, Ysaline (BEL) 81
85 NAVARRO, Emma (USA) 82
86 RISKE-AMRITRAJ, Alison (USA) 83
87 OSORIO, Camila (COL) 84
88 RAKHIMOVA, Kamilla 85
89 PETERSON, Rebecca (SWE) 86
90 FRECH, Magdalena (POL) 87
91 ZANEVSKA, Maryna (BEL) 88
92 VOLYNETS, Katie (USA) 90
93 MARTINCOVA, Tereza (CZE) 91
94 FRIEDSAM, Anna-Lena (GER) 92
95 PARRIZAS DIAZ, Nuria (ESP) 93
96 BRENGLE, Madison (USA) 94
97 UDVARDY, Panna (HUN) 95
98 GALFI, Dalma (HUN) 96
99 SCHMIEDLOVA, Anna Karolina (SVK) 98
100 DOLEHIDE, Caroline (USA) 99
101 LIU, Claire (USA) 100
102 BETOVA, Margarita SR 100
103 PODOROSKA, Nadia (ARG) 101
104 BRONZETTI, Lucia (ITA) 102

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evidenza

Wimbledon: tutte le novità dell’edizione 2023

La 136esima edizione di Wimbledon andrà in scena dal 3 al 16 luglio 2023. Dalla tematica ambientale all’anniversario per la nascita della WTA, ecco tutte le novità

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«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi» sono le parole che Giuseppe Tomasi di Lampedusa faceva pronunciare al nipote del principe di Salina, Tancredi, nel suo romanzo più famoso Il Gattopardo. E forse qualcosa di lontanamente in comune ce l’hanno l’aristocratica famiglia siciliana in declino che tenta di adattarsi alla modernità per sopravvivere e il torneo più prestigioso del mondo che trattiene nel tennis la sua anima più élitaria ma che non può esimersi da un’apertura al cambiamento per non invecchiare.

E così, l’All England Law Tennis Club ha dovuto accettare “quello che fanno tutti” e fare dietro-front sulla decisione di escludere i tennisti russi e bielorussi dalla competizione come invece hanno fatto lo scorso anno; i tennisti parteciperanno come atleti neutrali. Le parole del presidente Ian Hewitt (al suo ultimo Wimbledon come presidente, al suo posto ci sarà Deborah Jevans) nascondono una certa delusione per una politica evidentemente sbagliata. Ma ammettere di aver sbagliato è forse la cosa più difficile per l’essere umano.

 “Il nostro annuncio è stato fatto il mese scorso dopo un’attenta e profonda considerazione. All’epoca, abbiamo esposto le motivazioni che hanno ispirato la nostra decisione e perché. Tenendo conto di tutte le circostanze, riteniamo che questa sia la decisione migliore per Wimbledon quest’anno. È stata una decisione difficile e impegnativa, che è stata presa con il pieno sostegno del nostro governo britannico e degli organismi internazionali interessati al tennis, ma non diminuisce in alcun modo la nostra totale condanna dell’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia“.

 

In ogni caso, il supporto alla causa ucraina da parte della Wimbledon Foudation – l’organizzazione benefica collegata al torneo che quest’anno festeggia dieci anni di attività, sono tangibili.

“Siamo lieti di condividere che, in collaborazione con la LTA (la Federazione del tennis britannico), doneremo ai soccorsi ucraini una sterlina per ogni titolare di biglietto ai Campionati di quest’anno, il che si tradurrà in un contributo di oltre mezzo milione di sterline. Lavoreremo ancora una volta con i Consigli di Merton e Wandsworth e con la Croce Rossa britannica per invitare 1.000 rifugiati ucraini a unirsi a noi per un giorno a Wimbledon, inclusi biglietti, cibo e bevande e trasporti.”

E soprattutto, concreto sarà l’aiuto economico ai tennisti ucraini, già invocato da diverse tenniste come Elina Svitolina, Lesia Tsurenko, Marta Kostyuk e la numero uno Iga Swiatek. “Per i giocatori ucraini, l’All England Club e la LTA finanzieranno le spese di alloggio di due stanze per tutti i giocatori del tabellone principale e delle qualificazioni per l’intera stagione sull’erba. A quei giocatori verrà anche offerta l’opportunità di allenarsi sui campi dell’All England Club o tramite l’LTA sui campi di Surbiton tra la loro ultima partita al Roland-Garros e il sabato prima della settimana di qualificazione a Wimbledon”.

Alcune novità sono state introdotte anche per quanto riguarda il tennis giocato. Alla fine dello scorso anno era stata annunciata una modifica alla ferrea regola dell’abbigliamento bianco, con la possibilità per le tenniste di indossare pantaloncini di colore medio/scuro. La proposta avanzata dalla WTA è stata dunque confermata; restano ferme le regole già in vigore per l’utilizzo di altri indumenti e accessori.

Lo Slam sull’erba si adegua anche per quanto riguarda il formato del doppio maschile: come gli altri tornei Slam, si giocherà al meglio dei tre set invece del classico al meglio dei cinque. Anche il coaching fuori dal campo, adottato in tutto il circuito per un anno “di prova”, sarà concesso sui sacri prati di Church Road.

Il colosso bancario Barclays entra come sponsor ufficiale quest’anno con una generosa offerta (la più grande di sempre ma di cui non è stato reso noto l’importo) a favore della Wimbledon Foundation per diffondere la cultura sportiva come veicolo per migliorare positivamente la vita della persone.

Il tema ambientale è probabilmente il più caldo del momento e anche ai Championship viene recepita la necessità di ridurre in maniera significativa gli sprechi. Da quest’anno, insieme ad Evian – sponsor dell’evento da tre lustri, verranno fornite ai giocatori delle borracce e in campo verranno installati dei distributori di acqua per riempirle. L’obiettivo è diventare Environment Positive entro il 2030 anche grazie alla graduale sostituzione dei generatori utilizzati durante il torneo a favore di strumenti che utilizzano energie rinnovabili.

Come l’anno scorso, il Wimbledon Lawn Tennis Museum sarà aperto gratuitamente ai possessori di biglietti del torneo. La mostra speciale di quest’anno è intitolata “Michael Cole: Capturing the Moment. Cole ha frequentato Wimbledon come fotografo per più di 40 anni, scattando quasi mezzo milione di fotografie durante quel periodo e saranno visibili nella mostra le sue più iconiche immagini dal 1969 al 1984.

Alla vigilia di Wimbledon sarà anche il 50° anniversario della fondazione della Women’s Tennis Association. Billie Jean King e altri membri delle Original 9 saranno ospiti speciali durante il torneo e a loro verrà riconosciuto il contributo fondamentale che hanno svolto nello sviluppo del nostro sport.

Questo sarà anche il 50esimo e ultimo anno di Gerry Armstrong come Arbitro ufficiale di Wimbledon. Durante la sua carriera di, Armstrong ha arbitrato 13 finali di campionati a Wimbledon, tra cui quattro finali di singolo maschile e tre finali di singolo femminile. Prenderà il suo posto una donna, Denise Parnell. Ex giocatrice professionista e arbitro internazionale, Denise ha ricoperto il ruolo di Assistente Arbitro a Wimbledon dal 2006 e assumerà il ruolo di Arbitro dal 2024. L’edizione 2024 avrà così due nuovi volti, entrambi femminili, a guidare la complessa macchina organizzativa del torneo di tennis più iconico del mondo.

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