Wimbledon junior: la cronaca della finale femminile

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Wimbledon junior: la cronaca della finale femminile

La polacca Iga Swiatek, diciassette anni, è la nuova campionessa di Wimbledon junior: ha sconfitto in due set la svizzera Leonie Kung

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La finale di Wimbledon junior femminile vede protagoniste la polacca Iga Swiatek e la svizzera Leonie Kung. Sono due giocatrici europee non teste di serie, che in semifinale (QUI la cronaca dei match) hanno eliminato le cinesi Wang Xinyu e Wang Xiyu (solo una lettera di differenza nel nome, non è un errore). Leonie è nata nell’ottobre 2000, Iga nel marzo 2001. Si gioca in una bella giornata di sole (27 gradi) sul Court 1: tredicimila posti a sedere, un bel salto rispetto al resto del torneo, svolto sui campi secondari di Wimbledon con solo un paio di file di posti a sedere sui lati lunghi.

Primo set. Kung vince il sorteggio e decide di ricevere. Il primo game è di assestamento, ma già nel secondo Swiatek un paio di volte entra con i piedi nel campo e chiude lo scambio con accelerazioni vincenti. Kung commette un doppio fallo che la porta sullo 0-40: tre break point. Swiatek le strappa il servizio alla terza occasione con un drop-shot di dritto precisissimo. Iga è chiaramente partita meglio, e lo conferma il game a zero con cui consolida il vantaggio (3-0). E nel frattempo ha esibito un’altra palla corta vincente (questa volta di rovescio).

Leonie rischia di finire sotto 0-4 poi però si riassesta e tiene il suo primo turno di servizio: 3-1. Dopo i primi game cominciano a delinearsi le caratteristiche delle due protagoniste. Kung è una tennista lineare, cerca la profondità nello scambio e soprattutto di dritto prova a governare la situazione. Swiatek invece preferisce variare di più i ritmi e le geometrie: a volte alza le parabole, altre vole accelera (specie di dritto, con una frustata di polso) o cerca angoli più stretti. Ha anche già fatto ricorso tre volte alla palla corta nei primi cinque game, sempre riuscendo a vincere il punto: le prime due volte direttamente, la terza combinandola con un lob. In più ha messo a segno diversi ace, con prime che superano le 110 miglia.
Swiatek serve per il set sul 5-3, ma si ritrova 30-40. Ed è proprio con altri due ace che prima salva la palla break e quindi si porta al set point. Leonie lo annulla al termine del più bello scambio del set. Iga ha compiuto un paio di prodezze difensive in chop che però non sono bastate: proprio in dirittura di arrivo, Kung recupera il break. Decisivi due errori di Swiatek: un attacco di rovescio largo e una combinazione non riuscita dropshot+lob (il pallonetto è lungo).

Sul 4-5 però Kung non riesce a tenere il servizio: prima due risposte aggressive di Swiatek  poi un gratuito la portano sullo 0-40. E’ una accelerazione di dritto (sull’ultima palla break utile) a chiudere il set per la giocatrice polacca. 6-4 in 41 minuti. Il primo set per il momento ha confermato le sensazioni delle semifinali: Kung ha un tennis più prevedibile, Swiatek più creativo: ma bisognerà vedere se saprà alla fine mantenere un saldo positivo tra i vincenti ottenuti e i rischi presi. Nel primo set le è risucito, come testimonia il saldo di +10 (19/9) tra vincenti ed errori non forzati. Kung -3 (3/6).

Secondo set. I primi game non spostano la situazione. Fino al 2-1 per Swiatek si seguono le battute. Poi all’improvviso Kung si complica la vita: nel quarto game è in vantaggio 40-15 ma con due doppi falli consecutivi riapre il game. E Swiatek ne approfitta salendo 3-1. Iga sente la vittoria più vicina e gioca forse il miglior game della partita, con una serie di vincenti di dritto e di rovescio (che prima rischiava meno) che la portano sul 4-1. Sembra ormai che la differenza sia emersa. Kung riesce a tenere il servizio del 2-4, ma sul 2-5 perde nuovamente la battuta 6-2 Swiatek in 32 minuti.
Swiatek festeggia sobriamente, ma non rinuncia alla piccola scalata (agevolata dalle scale presenti al Court 1) fuori dal campo per correre ad abbracciare il proprio angolo. 6-4, 6-2 in 73 minuti. Ha vinto la giocatrice più estrosa e ricca di fantasia che già in semifinale aveva dato prova di possedere un gioco più creativo. A mio avviso una buona notizia per il futuro del tennis femminile.

Statistiche
Ace/doppi falli: Swiatek 8/2, Kung 1/4
Vincenti/errori non forzati: Swiatek 33/13, Kung 10/16
Punti giocati e vinti a rete: Swiatek 7/5, Kung 6/4
Punti vinti con la prima: Swiatek 77%, Kung 65%
Punti vinti con la seconda: Swiatek 55%, Kung 36%

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