Cincinnati emula la Rogers Cup: wild card a Murray e Azarenka

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Cincinnati emula la Rogers Cup: wild card a Murray e Azarenka

Stagione nordamericana salva per lo scozzese, che si trova già a Washington per allenarsi. La bielorussa necessita di inviti avendo esaurito il ranking protetto

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Il Western&Southern Open avrà quest’anno un cospicuo vantaggio rispetto all’evento di Toronto, frazione maschile della Rogers Cup: la presenza di Roger Federer, che ha scelto di concentrarsi sul secondo appuntamento per non intasare troppo la sua programmazione. Non cambierà invece il nome di Andy Murray nella prima casella delle wild card assegnate: lo scozzese potrà infatti disputare il Masters 1000 statunitense grazie a un invito degli organizzatori, stessa modalità grazie alla quale sarà nel tabellone del ‘mille’ canadese. Al momento si trova a Washington per allenarsi in vista dell’imminente ATP 500 che ha in programma di giocare.

Il torneo, che scatterà tra meno di venti giorni (lunedì 13 agosto), al momento ha dovuto assorbire l’unica defezione di Tomas Berdych che ha deciso di saltare in blocco la stagione del cemento estivo per rientrare sull’indoor del tardo settembre. Non c’è ovviamente Stan Wawrinka, zavorrato alla posizione 201 del ranking ATP, ma se il vodese ha visto svanire i sogni di ottenere una wild card per la Rogers Cup (ne avrà invece una a Washington, notizia dell’ultimo minuto), può ancora sperare in una maggiore clemenza da parte degli organizzatori in Ohio. Solo Fognini e Cecchinati tra gli italiani: il taglio brutalmente basso dei 1000 esclude tutti gli altri nomi da Seppi (che ha già rinunciato alla Rogers Cup) in giù.

Come detto, gestione gemella delle wild card anche per il torneo femminile: Vika Azarenka avrà un invito così come a Montreal, dove gli organizzatori avevano dovuto tenere un posto anche a Serena Williams. In questo caso invece la statunitense si è premurata di iscriversi con il ranking protetto, e quindi non avrà bisogno di wild card. A differenza dell’evento maschile non si tratta di un torneo obbligatorio ma di grosse assenze non ce ne sono. Riesce a strappare un posto in entry list anche Kiki Mladenovic, nonostante una posizione in classifica insufficiente all’iscrizione: a salvarla è un cavillo del regolamento WTA che permette a chi ha concluso la stagione precedente in top 10 di avere garantita l’iscrizione ad alcuni tornei di categoria Premier 5, al fine di rispettare un commitment di tornei da disputare. La francese ha chiuso il 2017 all’undicesima piazza, ma Venus Williams è decaduta dallo status di top 10 (non è ben noto se volontariamente o per alcune inadempienze) lasciando così gli oneri alla prima subentrante, appunto Mladenovic.


Tutte le entry list e i tabelloni del 2018 (ATP)
Tutte le entry list e i tabelloni del 2018 (WTA)

Agostino Nigro – Vive e lavora a Napoli Nord. Ha costruito le sue scarse fortune tennistiche sul proprio rovescio, eppure vive di diritto.

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