da New York, il nostro inviato
Avevamo ancora tutti negli occhi il pazzesco recupero, con palla passata rasoterra esterna al paletto della rete, che Roger Federer ha messo a segno contro Nick Kyrgios, nel settimo game del terzo set. Ed è stata una delle prime domande che gli sono state fatte, come avesse fatto solo a pensare una soluzione simile.
“La verità è che non ho pensato a colpirla in quel modo finchè non ci sono arrivato“, ha raccontato Roger. “Non sono cose che puoi allenare, anche se ne ho fatti alcuni durante la mia carriera. Questo è stato un colpo dei più speciali, sicuramente. Altri di cui mi ricorderò sempre? Beh, ovviamente il contro-smash con Andy Roddick a Basilea (nel 2002, n.d.r.), poi contro Agassi a Dubai, su una palla break (nel 2005, n.d.r.), sono riuscito a uncinarla bassa e a fare un palonetto vincente, ancora adesso non so come ci sono riuscito. E poi era contro Andre, in un momento importante. Come il passante tra le gambe qui con Novak nel 2009, è stato fantastico, per la difficoltà del colpo e per l’importanza del momento, che conta molto, credo fossimo 6-5 0-30“.
Rivediamoli tutti in compagnia, nell’ordine in cui ce li ha ricordati Roger stesso, iniziando da quello di stasera:
Are
……You
…………Serious?@rogerfederer delivers the shot of the tournament!Sit back and enjoy…#USOpen pic.twitter.com/6GEdG2CcpW
— US Open Tennis (@usopen) September 1, 2018
https://www.youtube.com/watch?v=N4YCFPbUrfY