US Open, junior: peccato Musetti, il campione è Wild

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US Open, junior: peccato Musetti, il campione è Wild

NEW YORK – Finale a due facce, Lorenzo cede nettamente al terzo set. Thiago Wild, 18 anni e mezzo, conquista il titolo all’ultima opportunità da junior

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da New York, il nostro inviato

[6] T. Wild (BRA) b. L. Musetti (ITA) 6-1 2-6 6-2

Nel freddo del Louis Armstrong Stadium, sotto il tetto chiuso per pioggia, si chiude in modo dolceamaro anche l’avventura di Lorenzo Musetti allo US Open junior 2018. Dolceamaro perchè la sconfitta in tre set con il brasiliano Thiago Seyboth Wild, di quasi due anni più vecchio, e già in classifica ATP (n°464), ha comunque fatto vedere le potenzialità dell’azzurro.

Partito contratto e un po’ rigido, Lorenzo ha subìto un 6-1 in meno di 20 minuti
, ma è stato molto bravo a girare il match con grande acume tattico. Thiago sarà almeno 6-7 chili di muscoli in più, tira forte servizio (curiosamente simile nel movimento di caricamento a quello di Federer) e soprattutto dritto, e all’inizio per Musetti è stata dura.

Si, sono stato bravo a incartarlo, a farlo giocare male. Servivo piano all’inizio, cercandogli il rovescio con il kick, perchè il dritto suo è meglio non toccarlo, ha fatto tanti vincenti“, riflette Lorenzo, deluso ma tranquillo a fine partita.

Il brasiliano, nel secondo set, è diventato fallosissimo, merito anche delle variazioni con i tagli e gli angoli dell’italiano. Lorenzo, pareggiati il conti con un bel 6-2, va anche in vantaggio di un break nel terzo set, 2-0 e servizio. Qui, sul 30-30, il punto che probabilmente ha deciso l’intero match, ce lo racconta direttamente Musetti:Ero in attacco, stavo spingendo, lui era in difesa, io ho fatto una bella volée, profonda, e lì lui è arrivato in corsa e ha fatto un gran numero, un pallonetto che mi ha scavalcato, non potevo farci nulla“.

Il lob liftato vincente da applausi riaccende all’improvviso Wild
, che inizia a servire a livello molto alto, a tirare forte da fondo, e contemporaneamente Musetti si spegne anche a livello mentale. Preso il controbreak, “il match per me era praticamente finito, purtroppo“. Sei game di fila, e il titolo dello US Open va con  merito a Thiago. Bravissimo lo stesso Lorenzo (che sarà top-10 junior, forse addirittura numero 5), la prossima stagione under-18 potrebbe riservargli davvero grandi soddisfazioni.

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