Verdasco punisce un Murray inconsistente che chiude il 2018

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Verdasco punisce un Murray inconsistente che chiude il 2018

Doppio 6-4 per ‘Nando’, che centra la seconda vittoria di fila contro lo scozzese. Andy si ritira da Pechino e chiude un’annata del tutto incolore

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Prima dell’US Open 2018 Fernando Verdasco aveva vinto solo uno dei quattordici precedenti contro Andy Murray. Adesso lo scozzese è tutt’altro che un tabù per il 34enne spagnolo. Dopo il successo di un mese fa, ottenuto sull’Arthur Ashe, Nando non ha lasciato scampo a Murray nell’ATP 250 di  Shenzhen, centrando la semifinale con un duplice 6-4. Andy salirà comunque in classifica da lunedì, guadagnando la posizione n.243.

C’è poco di positivo nel match del tennista di Dunblane. Le buone sensazioni incamerate nel match vinto contro David Goffin sono svanite in un lampo, lasciando spazio ai consueti momenti di nervosismo e al rammarico finale, per un torneo che – proprio in seguito al successo contro il belga – sembrava alla sua portata. Il momento migliore della partita di Murray è la prima parte del set d’apertura, quando nonostante le sbavature iniziali reagisce con forza e recupera subito un break di svantaggio. I colpi escono però a fatica dalla racchetta dello scozzese, soprattutto dalla parte del dritto, una costante del Murray post-operazione. Se dall’altro lato della rete c’è poi uno come Fernando Verdasco, capace di imprimere straordinaria pesantezza sui colpi per poi prendere il sopravvento nello scambio, i margini nel gioco da fondo diventano sempre più sottili per lo scozzese.

Come al solito però, Verdasco rischia di incartarsi nei momenti chiave. Stavolta è bravo ad annullare col servizio due break point sul 4-3 in favore Murray. È qui che il match svolta, perché a sorpresa l’ex numero uno del mondo subisce il colpo, cede la battuta sul 4-4 e Verdasco si ritrova avanti di un set. Preoccupa l’assenza di reazione di Andy a inizio secondo parziale: lo spagnolo continua a muovere il gioco con facilità e incassa il break nel terzo gioco. La poca fiducia dal lato di Murray appare evidente, il numero dei suoi errori non forzati continua a crescere e per poco Nando non trova il secondo break. Un’ora e 39 minuti dopo Verdasco mette la parola fine al match con un servizio vincente. Sarà la sua terza semifinale dell’anno.

L’ATP 500 di Pechino sarebbe stata l’ultima occasione utile per vedere lo scozzese all’opera nel 2018. Andy era atteso nella capitale cinese per disputare lì l’ultimo torneo della sua breve annata. Dopo la sconfitta nei quarti, ha deciso però di ritirarsi dall’evento e mettere la parola fine sulla stagione. Lo sostituirà Malek Jaziri (qui l’entry list aggiornata). Solo dodici i match disputati da Murray quest’anno in sei tornei giocati (7 vittorie e 5 sconfitte) e soprattutto mai un’apparizione in semifinale. La conquista del titolo a Pechino (ipotesi piuttosto remota) l’avrebbe immesso di nuovo nei primi cento giocatori ATP: certo, in vista della preparazione per il 2019, lavorare da numero 200 e lavorare da top 100 fa un enorme differenza, anche per un campione come Andy Murray, ma, alla luce di quanto visto anche nel match con Verdasco, la scelta di prendere ancora del tempo sembra obiettivamente la migliore.

LE SEMIFINALI – A sfidare Verdasco sarà Yoshito Nishioka (che al secondo turno ha eliminato Shapovalov). Il giapponese ha eliminato in due set Cameron Norrie e proverà a raggiungere la sua prima finale ATP in carriera. Nella parte basse del tabellone si sfideranno invece Alex de Minaur, capace di battere in due Damir Dzumhur, e il francese Herbert, uscito vincitore dal match maratona contro Ramos-Vinolas, vinto 6-4 al terzo in due ore e 40 di gioco.

Risultati:

[5] F. Verdasco b. [WC] A. Murray 6-4 6-4
[Q] Y. Nishioka b. C. Norrie 7-6(2) 6-2
[7] A. de Minaur b. [4] D. Dzumhur 6-3 7-6(7)
P. Herbert b. A. Ramos-Vinolas 6-7(6) 7-6(1) 6-4

Il tabellone completo

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