ATP Challenger: cade Bolelli a Ortisei, Baldi in corsa a Barcellona

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ATP Challenger: cade Bolelli a Ortisei, Baldi in corsa a Barcellona

Filippo sfiderà Pedro Martinez in semifinale. Il 18enne Auger-Aliassime vince in Uzbekistan il terzo titolo dell’anno. A Santo Domingo ancora Delbonis-Garin

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Santo Domingo (Repubblica Dominicana, terra verde, $125,000)

Al circuito Challenger questa settimana mancava il classico evento sudamericano sulla terra e allora la Repubblica Dominicana, geograficamente un po’ più a nord, è arrivata a porre rimedio organizzando un torneo per il quarto anno consecutivo. Ancora una volta i nomi dei presenti erano di grande interesse: Pablo Cuevas, Paolo Lorenzi, Gastao Elias, oltre alla wild card riservata all’idolo di casa, nonché campione uscente, Estrella Burgos (purtroppo sconfitto al primo turno da Delbonis). Proprio quest’ultimo, Federico Delbonis (testa di serie n. 2) è giunto fino alla finale battendo per 6-0 6-3 in semifinale il serbo Pedja Krstin (24 anni, n. 186), unico rappresentante del vecchio continente rimasto in gara. Dall’altra parte del tabellone invece l’intensissima sfida tra l’argentino Carlos Berlocq e il cileno Christian Garin è stata vinta da quest’ultimo, il quale ha sfruttato al massimo la sua maggior freschezza e resistenza (derivata anche dai 13 anni in meno) mentre il suo avversario non ha saputo sfruttare due match point nel secondo set, prima di perderlo al tie-break e di soccombere 6-1 nel terzo. Quella tra Delbonis e Garin sarà la seconda finale consecutiva tra i due dopo quella giocata la settimana scorsa a Capinas, Brasile, vinta dal cileno.

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Fairfield (USA, hard, $100,000)

Mentre nei piani alti dell’ATP si cercano gli ultimi punti per strappare uno degli otto tagliandi per le Finals di Londra e in WTA, con la calcolatrice in mano, si ragione sul da farsi per essere presente a Singapore, a vivere questo genere di sfide nel circuito Challenger sono soprattutto i giovani: in questo caso il diretto interessato è Lloyd Harris (21 anni, n. 113), vincitore quest’anno del suo primo titolo Challenger e ancora in lizza per un posto alle NextGen Finals di Milano. Il sudafricano tuttavia, che la scorsa settimana era salito di quattro posti in questa speciale classifica, ha perso in semifinale 6-3 6-4 dall’australiano Alex Bolt (25 anni, n. 155). Ad Harris adesso servirebbe una piccola impresa per qualificarsi per Milano considerando che davanti a lui, parecchio distanti, ci sono all’ottavo posto lo spagnolo Munar (che non vince una partita dal primo turno dello US Open) e poi lo statunitense Mmoh. L’altra semifinale ha visto trionfare senza particolari difficoltà lo spagnolo Adrian Menendez-Maceiras, il quale con un 6-0 6-4 ha battuto lo statunitense Jeffrey John Wolf, un 19enne di belle speranze.

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Ortisei (Italia, hard, €64,000)

Non ce l’ha fatta Simone Bolelli a superare l’ostacolo Novak. È caduto così anche l’ultimo italiano (su nove) rimasto in gara a Ortisei: l’austriaco ha sconfitto l’azzurro  con due tie-break senza tuttavia mai concedere palle set. In semifinale troverà la prima testa di serie Pierre-Hugues Herbert. Il dominio francese a Ortisei tuttavia non si esaurisce con il solo doppista Herbert (che da un po’ di tempo si sta dedicando con insistenza anche al singolare, dove ha raggiunto la rispettabilissima posizione n. 55). Oltre a lui infatti anche l’altra semifinale può contare sulla presenza di giocatori transalpini e in questo caso si tratta addirittura di un derby tra Ugo Humbert (20 anni, n. 112) – indubbiamente il prospetto più interessante – e Gregoire Barrere (24 anni, n. 152).

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Barcellona (Spagna, terra rossa, €43,000)

Se la Francia sta cercando di conquistare Ortisei con una nutrita armata di tennisti, altrettanto ha provato a fare l’Italia sulla terra di Barcellona. Ai quarti di finale infatti erano tre i tennisti azzurri presenti, ma alla fine solo Filippo Baldi (22 anni, n. 244), battendo 6-3 6-3 il serbo Zekic, ha raggiunto la semifinale, dove affronterà lo spagnolo Pedro Martinez (21 anni, n. 174) il quale a sua volta aveva eliminato Lorenzo Giustino. A battere Alessandro Giannessi invece è stato l’unico top 100 rimasto in gara, Roberto Caraballes Baena, che adesso ha Trungelliti sulla sua strada verso la finale.

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Tashkent (Uzbekistan, hard, $75,000)

Si è concluso il torneo in Uzbekistan e il nome del vincitore è uno di quelli che forse sentiremo ripetere parecchie volte in futuro e quindi, dato che non è di facile pronuncia, è meglio allenarsi fin da subito: Felix Auger-Aliassime. Il 18enne canadese ha battuto il polacco Kamil Majchrzak (22 anni, n. 178) 6-3 6-2 conquistando il terzo titolo Challenger dell’anno lasciando un solo set per strada (al secondo turno contro Vatutin), il tutto provenendo dalle qualificazioni. Per Aliassime questo rappresenta il quarto titolo della carriera e con questo traguardo entra nella speciale lista di tennisti che hanno vinto almeno quattro Challenger prima di superare i 18 anni di età. Gli altri nomi presenti sono: Hyeon Chung, Mario Ancic e Guillermo Coria con quattro, Tomas Berdych con cinque e Richard Gasquet con sette. Si può in effetti riflettere sul fatto che questi nomi – fatta eccezione per il giovane Chung – abbiano poi un po’ tradito le aspettative, ma tuttavia va ricordato come tutti quei giocatori abbiano raggiunto almeno una semifinale Slam.

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