Ad un paio di mesi dalla terribile alluvione che ha sconvolto l’isola di Maiorca, Rafael Nadal è tornato a parlare di come ha vissuto la tragedia. Il tremendo bilancio conta tredici vittime, molte delle quali proprio a Sant Lorenç, a pochi chilometri da Manacor dove il campione spagnolo risiede e si allena. “È stato terribile, spaventoso e molto triste. È capitato nella cittadina vicino, a soli cinque o sei chilometri da noi. Un giorno molto duro.”

Il giorno successivo Rafa era tra gli “angeli del fango” che hanno aiutato gli alluvionati e le sue foto con anfibi e scopa hanno fatto rapidamente il giro del mondo. “Il giorno dopo, sono andato in campo, ma dopo dieci minuti ho detto che non potevo allenarmi. Sono tornato indietro e con alcuni amici abbiamo deciso di andare là. Tutto qui.”

L’impegno di Nadal non si è però limitato a questo. Il campione spagnolo ha infatti aperto le porte della sua Academy agli sfollati e successivamente ha donato un milione di dollari per aiutare la città disastrata.

Nadal sta ora preparando il suo ritorno, dopo gli ennesimi infortuni che hanno compromesso la seconda parte del suo 2018 (l’ultima partita ufficiale è la semifinale degli US Open persa contro del Potro, datata 8 settembre). “Ho iniziato ad allenarmi una settimana prima del previsto e con più intensità di quanto pensassi. C’è la piccola possibilità di non riuscire a farcela per l’inizio dell’anno, ma sono eccitato di iniziare una nuova stagione.” A quasi 32 anni la passione non è affatto diminuita, nemmeno ora che bisogna tentare l’ennesimo recupero dopo i problemi fisici. “Per me è una sfida iniziare una nuova stagione. Proviamo cose nuove e ci lavoriamo sopra. Alla fine bisogna scendere in campo con la passione e la voglia di migliorare qualcosa.“