Debacle italiana a Cordoba: vanno fuori Fognini, Cecchinato e Giannessi

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Debacle italiana a Cordoba: vanno fuori Fognini, Cecchinato e Giannessi

Cecchinato tenta invano di ribellarsi a una giornata storta, Fognini non entra mai in partita e si lascia battere da Bedene, contro cui non aveva mai perso. Giannessi, il migliore, strappa un set a Schwartzman

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Fabio Fognini – (Prensa Cordoba Open 2019)


Dopo il terzo turno all’Australian Open, Fabio Fognini torna in campo in quelle che sembrano le sue condizioni preferite: terra battuta e Aljaz Bedene, n. 65 ATP, nei cui confronti sfoggia un perentorio 8-0. All’esordio, lo sloveno ha superato Maximilian Marterer per una vittoria che mancava dal primo turno di Mosca lo scorso ottobre. Tutto sembra apparecchiato al meglio per la testa di serie n. 1, ma Fognini risulta praticamente non pervenuto nel primo parziale e gli riesce comunque poco nel secondo, quando tenta di limitare i danni in una serata chiaramente priva di buone sensazioni.

I piedi di Fabio tardano ad attivarsi, i colpi (soprattutto il dritto) sono fuori misura e Bedene si prende il 3-0 pesante limitandosi a giocare con attenzione per poi tenere il successivo game con due ace e un altro paio di vincenti. L’azzurro, anche sanzionato con un warning per abuso di palla, toglie lo zero dalla casellina dello score, ma Aljaz continua a servire e rispondere bene e in mezz’ora di colpi puliti e gioco ordinato è 6-1. L’andamento del secondo set è ondivago: Bedene regala subito il vantaggio con tre gratuiti inaspettati e Fognini, appena più centrato, sembra in controllo fino a che rende il favore al sesto gioco, con il dritto che torna pigro e una breve discussione con l’arbitro che gli chiama una violazione di tempo. Si intravede qualche bello scambio, ma sono gli errori di entrambi a determinare l’evoluzione del punteggio. Quando serve per restare nel set, un doppio fallo e l’ennesimo brutto dritto mandano Bedene ai quarti; lo sloveno se la vedrà con Pablo Cuevas che ha avuto la meglio su Malek Jaziri in due set.

MALE ANCHE CECK – Esordio amaro sul rosso per Marco Cecchinato che cede in tre set a Jaume Munar un match che pareva invece aver raddrizzato dopo il più classico degli avvii storti: il sole, il vento, la palla che rimbalza male solo dalla tua parte, le stecche, l’altro che gioca come se niente fosse e tu che sembri arrivato sulla terra battuta dopo una vita sul sintetico indoor. Per il ventunenne maiorchino, 81° della classifica, si tratta già del terzo scontro stagionale con un italiano; se gli era andata bene con Simone Bolelli a Pune, il Fogna nazionale aveva pareggiato i conti in quel di Melbourne. L’inizio è in salita per Marco, numero 2 del tabellone, che guarda un paio di volte con sospetto il terreno dopo altrettanti dritti steccati che gli costano il servizio al secondo gioco.

I sospetti sembrano fondati quando subisce un ace di doppio rimbalzo su un promettente 0-30, ma resta il fatto che Munar è entrato in partita mentre Ceck sembra proprio non trovare il tempo sui colpi; riesce a muovere il punteggio grazie alla battuta, ma in risposta non impensierisce l’avversario che taglia il primo traguardo con l’ennesimo ottimo kick esterno seguito dal dritto inside-in. Il palermitano non ci sta, accetta di steccare qualche palla, si fa più propositivo prendendosi anche dei punti a rete, non subisce più le smorzate e anzi è lui che fa correre lo spagnolo. Il tennis mostrato la scorsa primavera è ancora lontano, ma il diverso atteggiamento e il break al quarto gioco bastano per portare l’incontro al terzo set.

L’allievo della Rafa Nadal Academy continua però a lottare e allunga sul 3-1 quando un doppio fallo e due drop shot mal eseguiti inguaiano Cecchinato; l’azzurro smette di crederci e il punteggio gli scivola via veloce, con tre soli punti vinti su dieci seconde di servizio nella partita finale. Ai quarti, Munar troverà Federico Delbonis, vincitore di Roberto Carballes Baena in nemmeno tre ore; il mancino di casa pare essersi liberato quasi completamente della “finta” sul lancio di palla in battuta, mentre lo spagnolo esce abbondantemente dalla top 100 conquistata dodici mesi fa sui monti dell’Ecuador: Quito dà, Quito toglie, come ben sa Victor Estrella Burgos.

‘GIANNA’ SI BATTE CON ONORE – Non riesce l’impresa ad Alessandro Giannessi a cui non basta un set e mezzo di tennis ad alta intensità per avere ragione di Diego Schwartzman che, indietro di un set e un break, mette a segno una striscia di dieci giochi per accedere ai quarti di finale. Pur non riuscendo a salvare la pessima giornata azzurra, il torneo si può considerare senz’altro positivo per Alessandro.

È subito lotta senza quartiere, con Giannessi che gioca 32 punti e annulla 6 palle break nei suoi primi due turni di battuta, tanto che il secondo game – con un’occasione concessa da Schwartzman prima dell’unica parità – sembra una formalità da big server. C’è qualche passaggio a vuoto, ma il match è godibile; i due colpiscono duro e sembrano alimentarsi delle energie che lasciano sul campo a ogni scambio. Lo stesso campo ci mette del suo con diversi rimbalzi irregolari già fatti notare da Fognini nell’incontro precedente, ma in realtà sembra un biliardo rispetto alla cancha 1. Diego ha buon momento che lo porta a servire un set point sul 5-4, ma all’improvviso la palla non gli esce più dalle corde: due doppi falli e “Gianna” non perde neanche un minuto per approfittare della situazione. Il tie-break, inevitabile quanto necessario, è deciso dal drittone mancino e prorompente dello spezzino che incamera il parziale durato un’ora e un quarto.

Coach Chela non ce la fa a evitare che la delusione gli attraversi il volto, mentre Giannessi si attarda nel meritato toilet break. Al rientro, non sfrutta un 15-40, conseguenza dell’ancora incerto servizio argentino, che avrebbe forse indirizzato definitivamente il match; continuando a spostarsi efficacemente per colpire con il dritto, riesce ad allungare al quinto gioco, ma Dieguito, che ha già fatto pace con la fiducia, si ritrova subito e infila un parziale di 16 punti a 4 che chiude il set. Schwartzman, ormai scatenato, dilaga senza pietà contro un Giannessi con un problema al braccio sinistro e ormai stanco anche per le fatiche precedenti. Uno dopo l’altro, i tre rappresentanti italiani rimasti in gioco abbandonano dunque il Cordoba Open.

Risultati:

J. Munar b. [2] M. Cecchinato 6-3 3-6 6-1
F. Delbonis b. R. Carballes Baena 6-7(3) 6-2 6-2
P. Cuevas b. M. Jaziri 7-6(5) 6-2
A. Bedene b. [1] F. Fognini 6-1 6-4
A. Ramos-Vinolas vs [8] G. Pella
[3] D. Schwartzman b. [Q] A. Giannessi 6-7(4) 6-3 6-0

Il tabellone completo

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