Federer si avventura in politica: "Prima devo parlare con Djokovic"

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Federer si avventura in politica: “Prima devo parlare con Djokovic”

DUBAI – Lo svizzero ha espresso la sua volontà di parlare con il n.1 del mondo, presidente del Player Council. Il tema? L’eventuale rielezione di Chris Kermode

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Novak Djokovic e Roger Federer - ATP Parigi-Bercy 2018 (foto via Twitter, @RolexPMasters)
 

dal nostro inviato a Dubai

Nella conferenza stampa seguita al suo successo contro Verdasco, qui a Dubai è stata rivolta a Roger Federer una domanda non inerente al torneo – e alle personali sensazioni sul proprio attuale stato di forma – la cui risposta merita un approfondimento. Al campione di 20 tornei dello Slam, è stato infatti chiesto un parere su temi cruciali per il futuro prossimo dell’ATP. Anche la stampa locale, come si vede sfogliando Sport360°, quotidiano in lingua inglese venduto a Dubai, ha dedicato molta attenzione alle dichiarazioni del campione svizzero sulla sua volontà di parlare nei prossimi giorni con Novak Djokovic a Indian Wells, riguardo al futuro di Chris Kermode, attuale presidente ed executive chairman dell’ATP.

Nel 2019, infatti, scade la carica dell’ex tennista professionista britannico che in passato ha diretto anche il torneo del Queen’s, prima di diventare CEO dell’ATP nel novembre del 2013. Una parte dei giocatori, capitanata proprio dal numero 1 del mondo, nonché presidente dell’ATP Player Council, ha condotto a Melbourne una campagna contro la sua rielezione.

Inoltre, Vasek Pospisil – che rappresenta nel consiglio dei giocatori i tennisti classificati tra la 51°e la 100° posizione – lo scorso mese ha rivolto un appello ai suoi colleghi tramite il quale chiedeva non troppo velatamente un cambio al timone per l’ATP, provocando la risposta di Wawrinka, favorevole invece alla conferma di Kermode.

Federer a Melbourne aveva già dichiarato di aver bisogno di confrontarsi con Djokovic, Nadal e altri giocatori per saperne di più e poter maturare un suo parere sulla vicenda. Nella conferenza di Dubai, a precisa domanda, ha detto che spera di parlare col campione serbo a breve. “Credo che prima di decidere qualunque cosa fosse importante vedere come sarebbe andata la Coppa Davis. Ho parlato con Rafa a Melbourne, ma Novak non l’ho visto: credo sia colpa della mia prematura eliminazione, – ha detto sorridendo – che mi ha rubato tanto tempo ulteriore da spendere lì. Devo decidere se voglio essere coinvolto in qualche maniera in questa vicenda. Politicamente, non lo sono: non faccio parte dell’ATP Council, ma ovviamente questo è un argomento sul quale mi interessa saperne di più e capire meglio i vari scenari possibili.

“Devo necessariamente parlare con Nole a Indian Wells”, ha proseguito Roger. Quello sarà il primo appuntamento utile dopo l’Australia. A Melbourne ho già discusso della vicenda con alcuni membri del Consiglio ATP, ma a cavallo degli Australian Open è sempre complesso: subito prima del torneo siamo presi da mille impegni, durante il torneo ognuno si concentra sul tennis, appena finito, il circuito continua altrove e non vedi più nessuno. Per questo credo che per varie ragioni a Indian Wells ci sarà l’occasione giusta per parlare con Nole e farmi spiegare il suo punto di vista: in California, in qualche modo, ci incontreremo, questo è certo. “

Sapremo dunque a breve gli sviluppi di questa vicenda in merito alla quale, per inciso, Rafa Nadal a Melbourne aveva dichiarato di essere sorpreso che nessun collega fosse interessato a conoscere il suo parere, aggiungendo anche di ritenere giusta la conferma della carica a Kermode.

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