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Indian Wells, doppio: la folle corsa delle coppie che nessuno aspettava

Al secondo torneo insieme in assoluto, Nikola e Horacio sopravvivono a un tabellone impossibile e alzano il trofeo battendo in finale Melo e Kubot. Sabalenka e Mertens a sorpresa nel doppio femminile

Ultimo aggiornamento: 17/03/2019 13:15
Di Emmanuel Marian Pubblicato il 17/03/2019
3 min di lettura 💬 Vai ai commenti

“Oh mio, abbiamo vinto Indian Wells“, ha esclamato con lo sguardo tra lo smarrito e l’incredulo Nikola Mektic quando l’intervistatore a bordo campo, forse un po’ precipitosamente, gli ha messo il microfono sotto il naso per raccogliere le sensazioni “a caldo” dopo il trionfo in doppio nel primo Masters 1000 della stagione. Campione, insieme a Horacio Zeballos; una coppia di nuovo conio al secondo torneo in assoluto, dopo il trascurabile esordio dello scorso febbraio a Rio de Janeiro.

Un successo che cambia carriera e conto in banca, con la sua dote di mille punti e oltre 420.000 dollari da spartire. “Devo dire che si tratta di una cosa leggermente fuori dalla realtà, non può essere successo veramente“, ha rimarcato l’argentino nella conferenza andata in scena nella sala grande, quella dei campioni e delle giornate di gala. “Non ero mai stato qui, è incredibile“; e invece è vero, anche se si stenta a crederlo: Marcelo Melo e Lukas Kubot, personaggi dal pedigree più nobile e carnefici del binomio Fognini/Djokovic in semifinale, sono stati solo gli ultimi avversari di livello battuti in un percorso accidentatissimo: prima della finale sottratta alla sesta coppia del seeding, Mektic e Zeballos avevano fatto fuori la prima (i campioni dell’Australian Open Herbert e Mahut, peraltro annullando due match point), la quinta (Farah/Cabal) e la terza (Pavic/Marach).

Tutto sommato si può parlare di titolo meritato, e infatti Marcelo Melo, uno che in carriera è stato numero uno al mondo e vinto oltre trenta titoli di specialità, rende ai vincitori l’onore delle armi: “Hanno avuto il peggior tabellone possibile e battuto tutte le migliori coppie in circolazione, complimenti a loro“.

Se il torneo maschile ha riservato una discreta sorpresa, quello femminile non è stato da meno: a sollevare il trofeo sono state Elise Mertens e Aryna Sabalenka, due singolariste da tempo prossime ai piani altissimi della classifica ma non necessariamente le favorite della vigilia per la vittoria in doppio di un Premier Mandatory, soprattutto al secondo torneo in assoluto giocato insieme. La coppia ha aperto e chiuso eliminando le due squadre più pregiate: Babos e Mladenovic, seconde nel seeding, sono state falciate all’esordio, mentre in finale la medesima sorte è toccata a Katerina Siniakova e Barbora Krejcikova, rispettivamente numero uno e due nella graduatoria di specialità, campionesse in carica al Roland Garros e Wimbledon e, com’è naturale, prime favorite ai nastri di partenza.

“All’Open d’Australia forse dovevamo ancora conoscerci bene, ma nonostante tutto abbiamo perso contro la coppia più forte del mondo lottando per tre set“, ha dichiarato un’entusiasta Elise. Sono bastati due mesi, e adesso la coppia più forte al mondo è la sua.

I risultati delle finali:
H. Zeballos/N. Mektic b. [6] M. Melo/L. Kubot 4-6 6-4 10-3
E. Mertens/A. Sabalenka b. [1] B. Krejcikova/K. Siniakova 6-3 6-2


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