Da Nike a Uniqlo, Federer pensa allo stile: "A volte vedo completi veramente brutti"

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Da Nike a Uniqlo, Federer pensa allo stile: “A volte vedo completi veramente brutti”

Dopo la separazione da Nike e il contratto faraonico con la casa giapponese, Federer si affida al classico come punto di partenza per uno stile nuovo

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Per Roger Federer il tennis è sempre stato più di un semplice sport ma soprattutto una questione di stile. Il suo passaggio da Nike ad Uniqlo, uno dei cambiamenti  più importanti della geografia delle sponsorizzazioni sportive degli ultimi anni, ne è la rappresentazione.

Lo storico cambio di marchio, avvenuto in prossimità di Wimbledon 2018, ha portato nelle casse di Federer 300 milioni di dollari in 10 anni. Una decisione quindi non legata solo al restante periodo che trascorrerà sul campo, ma proiettata verso il futuro. Per Federer si prospetta una carriera da ambasciatore del marchio Uniqlo anche dopo il ritiro dai campi, probabilmente con una linea legata al lifestyle.

Resta ancora da dirimere la controversia con la Nike riguardo lo storico marchio RF. Federer conta di riuscire a riprendere il controllo del logogramma facendo leva sul rapporto storico tra lui e la casa d’abbigliamento americana, ma sarà molto difficile senza arrivare ad un contenzioso.

In occasione del Miami Open Federer ha rilasciato un’intervista al magazine di moda Women’s Wear Daily assieme al golfista Adam Scott, anche lui testimonial Uniqlo. I due hanno parlato dei punti in comune tra i loro sport, ma soprattutto delle possibilità che il marchio Uniqlo gli sta offrendo per esprimere la creatività anche fuori dal campo, un concetto molto caro a Federer.

La questione per Federer si è presto spostata sul quando e come i modelli Uniqlo targati Federer entreranno sul mercato. “Stiamo provando molte cose dal punto di vista dei materiali e del design. Stiamo parlando di cosa vestire, dove e cosa potremmo farci pensando fuori dagli schemi” . Il marchio Uniqlo punta ad espandersi a livello globale e il tennista svizzero ne è consapevole, facendo intendere che vestirà in modo diverso per ogni posto diverso. “Sento che il tennis sta andando molto bene. Abbiamo tanti momenti importanti; puoi veramente far vedere tanti stili differenti e giochiamo nei posti più belli in qualunque parte del mondo”.

Roger non è troppo tenero quando si riferisce al modo di vestire all’interno del circuito. Non parla mai apertamente del suo vecchio marchio, anche se qualcuno ha interpretato le sue parole in quella direzione. Penso che a volte ci siano dei completi veramente brutti… Penso che siano andati troppo oltre e nella direzione sbagliata. Vogliono far sembrare i loro completi come una moderna maglia da tennis, ma in modo completamente sbagliato, come se ci fosse passato sopra un camion!”.

Esprimendosi così, lo svizzero denota anche un certo gusto per il classico. La polo da tennis è veramente iconica. Penso che se ci lavoriamo sopra sul ridisegnarla, in modo che appaia bella e nuova… Si, sarebbe molto importante per me. Ho solamente provato ad elevare lo stile e il suo livello nel tennis, con la speranza che ciò possa avere un impatto anche sulla nuova generazione”. Resta salomonico nel suo giudizio generale sullo stile dei tennisti: “Penso sia bello vedere tutti provare nuove cose e stili diversi”.

La gioia maggiore però per Federer è qualcosa di inusuale, fuori dal campo, che con Nike non poteva permettersi: vestire bene in conferenza stampa. Spero di andare sempre vestito così in conferenza stampa, così non devo più vestirmi in tuta o sportivo!”. Con la speranza che per Federer questa nuova fase della sua carriera possa continuare ad essere profittevole innanzitutto sul campo, dopo aver scritto la leggenda targato Nike.

Giorgio Di Maio

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