Henin: "Mai avuto problemi con Clijsters. Halep favorita al Roland Garros"

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Henin: “Mai avuto problemi con Clijsters. Halep favorita al Roland Garros”

Justine Henin e il suo amore per Parigi: “È nel mio cuore, lì mi sento a casa”. Il rapporto con Kim: “Senza di lei, non sarei stata la metà di quello che sono diventata”

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“Sarà un torneo molto interessante, penso che Simona Halep sarà la favorita. Mi piace il suo gioco, mi piace come si comporta sulla terra, perché per avere successo sul rosso devi essere una giocatrice completa, sia fisicamente che mentalmente”. Queste le parole con le quali Justine Henin si è rivolta ai media durante un suo viaggio a Nuova Delhi. In vista dello Slam francese dunque, l’ex tennista belga ha indicato la romena come giocatrice da battere, e non ha mancato di sottolineare il suo legame con il torneo che l’ha vista trionfare quattro volte. Il Roland Garros è nel mio cuore, è nel mio corpo. Ogni volta che ci vado, anche adesso, sento che lì c’è qualcosa per me. È collegato alla mia storia. Il mio primo contatto con il tennis è stato al Roland Garros e lì mi sento a casa. Non essere presente sarebbe dura per me”.

Justine Henin era nella capitale indiana per assistere al Roland-Garros Junior Wild Card Series – vinto da Mann Maulik Shah nella categoria ragazzi, e da Shaikh Humera in quella delle ragazze – e ha riconosciuto “molto potenziale nei ragazzi indiani”. Aggiungendo poi di aver sentito dire che i giocatori qui hanno molta passione, questa è la chiave. Vogliono di più, di sicuro. Non è facile a quell’età: mirano ad essere tennisti professionisti e hanno bisogno di ogni tipo di supporto“.

Nonostante l’ex numero 1 abbia solamente 36 anni e si sia ritirata definitivamente nel 2011, ha notato delle differenze tra il tennis attuale e quello dei suoi tempi. “Il gioco è diventato più fisico e le superfici si sono diversificate molto. C’è stato un grande cambiamento negli ultimi 15 anni. Ora si riesce ad avere più potenza e controllo e lo si vede dai lunghi scambi che avvengono nelle partite recenti”. Inoltre ci ha tenuto a chiarire la questione sul rapporto con la sua connazionale Kim Clijsters: tra le due c’è stata una lunga rivalità, con Kim che ha chiuso in vantaggio 13-12 il conteggio degli scontri diretti. Justine ha confermato di “non aver mai avuto problemi. La nostra relazione ci ha aiutate ad essere giocatrici migliori. Ho sempre detto che non sarei stata la metà di quello che sono diventata senza Kim“.

Infine Henin rivolge uno sguardo al futuro, che al momento non prevede il lavoro di coach. “Essere allenatore è una professione completamente diversa perché non sei tu a dover giocare, ma il tennista che stai allenando. Devi smettere di pensare a te stesso come giocatore, e concentrarti sulla persona che stai allenando“. E i sacrifici sono tanti anche per chi siede nel box: “Devi investire molto, non puoi viaggiare solo per 15-20 settimane, lo devi fare per 30-35 settimane e per me al momento non è possibile. Do consigli ai giocatori della mia accademia, ma al momento non sono in condizione di diventare un coach. Anche se non ho chiuso questa porta per l’avvenire“.

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