Djokovic è una roccia, Tsitsipas si arrende: terzo titolo a Madrid

ATP

Djokovic è una roccia, Tsitsipas si arrende: terzo titolo a Madrid

Senza storia la finale del Masters 1000 spagnolo. Tsitsipas (costantemente sotto nello scambio e nel punteggio) paga la stanchezza. Per il serbo è il 33esimo Masters 1000

Pubblicato

il

 

dal nostro inviato a Madrid

[1] N. Djokovic b. [8] S. Tsitsipas 6-3 6-4

Novak Djokovic festeggia al meglio la 250a settimana della sua carriera al numero 1 del mondo, conquistando per la terza volta, dopo i successi nel 2011 e nel 2016, il Mutua Madrid Open. Quello di questa settimana è il 33° Masters 1000 della carriera: il serbo raggiunge Rafa Nadal in vetta alla classifica dei tennisti che ne hanno vinti di più. Soprattutto, a due settimane dall’inizio del Roland Garros, mostra di essere tornato quello visto da luglio dello scorso anno sino a gennaio, quando aveva dominato gli Australian Open.

 

Il tentativo di essere per la seconda volta in carriera il detentore di tutti e quattro gli Slam si fa sempre più credibile e fa capire come questi mesi di calo fossero in un certo senso programmati. Intanto, sono adesso più di quattromila i punti di vantaggio in classifica su Nadal e ben novecento nella Race, sempre sul maiorchino, secondo anche in quest’altra classifica: un dominio incontrastato, nonostante i due mesi di flessione vissuti.

Senza strafare, Nole ha dominato questo torneo: non ha perso nemmeno un set, nonostante abbia affrontato il tennista più in forma sulla terra rossa, Thiem, e quello che ha vinto più partite nel 2019, Tsitsipas. Contro quest’ultimo, in finale non ha mai sofferto, non concedendo nemmeno una palla break e permettendo sul suo servizio al greco di arrivare ai vantaggi solo quando un minimo di tensione lo ha colto, al momento di servire per il match.

Tsitsipas perde la finale senza essersela praticamente mai giocata, ma non per questo non può non essere felicissimo per quel che questa settimana gli ha regalato: non solo il best career ranking – da domani sarà 7 del mondo – ma, ancor più importante, la consapevolezza di essere già pronto ad altissimi livelli su una superficie sulla quale ha giocato tanto nella sua crescita professionale, ma che forse non è la più adatta alle sue caratteristiche tecniche. Sconfiggendo ieri Nadal è diventato, dal 2017 in poi, il terzo tennista, assieme a Thiem e Fognini, capace di sconfiggere il maiorchino sulla terra rossa. Paga semmai la scelta di aver giocato anche Estoril: è sceso in campo avendo giocato nove partite in dodici giorni in due tornei diversi, match ai quali vanno aggiunte i tre di doppio giocati qui e, soprattutto, la fatica di aver terminato oltre due ore e mezza di partita, così impegnative psico-fisicamente, oltre la mezzanotte di ieri.

Djokovic, al quale non va tolto un centesimo della legittimità di questo suo ennesimo trionfo, nelle dichiarazioni post partita è stato sportivo ad ammettere che oggi Stefanos non fosse al meglio, sicuramente diverso rispetto a quello visto contro Nadal. Il greco in conferenza stampa ha ammesso che fosse stanco, riconoscendo i meriti del serbo: deve sicuramente meditare sulla sua programmazione.

In una caldissima giornata madrilena – oggi qui si sono toccati i 30 gradi- non riusciamo a intravedere un sediolino libero nonostante l’assenza dell’idolo di casa e il contemporaneo disputarsi della Liga spagnola: del resto, l’organizzazione con orgoglio ha comunicato alla stampa il record di presenze, 278.110 spettatori, raggiunto in questa nove giorni di torneo, davvero sempre più efficiente e affascinante. Tra i 12.500 del Manolo Santana, le telecamere della regia inquadrano il sindaco Manuela Carmena (piuttosto fischiata) e tanti ex calciatori- loro invece applauditissimi- come Luiz Figo, Clarence Seedorf e Raul Blanco. 

Il primo set si decide nei primi minuti: Stefanos è molto falloso e nel secondo gioco, specie col dritto, sbaglia tanto. Sulla seconda palla break concessa, sbaglia proprio con quel fondamentale. Basta questo a Djokovic, capace di concedere pochissimo al suo avversario, grazie alla proverbiale capacità di servire con alte percentuali, sbagliare poco e al contempo spingere molto con entrambi i fondamentali. Tsitsipas sale di livello, sopratutto gli scambi che si concludono ravvicinati alla rete nella maggioranza dei casi sono suoi, ma non basta per fare partita pari: Novak è troppo solido e concentrato per concedergli chances.

Un servizio vincente, dopo 41 minuti, regala il primo set a Nole, che sul suo servizio concede appena otto punti al greco, senza mai farlo arrivare ai vantaggi.

Il secondo parziale è un po’ più equilibrato, ma non si ha mai la sensazione che l’esito della partita possa ribaltarsi: nel terzo gioco il 20enne greco deve nuovamente annullare due palle break, ma il servizio e il dritto del serbo lo aiutano a salvarsi. Nole rimanda solo l’appuntamento col break, che avviene nel corso del nono gioco: Stefanos torna a essere falloso, si innervosisce platealmente col suo angolo e, ancora col dritto, come nel primo set, regala l’allungo a Djokovic.

La tensione si fa sentire anche per il 31enne serbo che, proprio quando va a servire per il titolo, concede a Tsitsipas di arrivare ai vantaggi. Nole spreca tre match point, sempre con errori col dritto, ma sul quarto, sempre con questo fondamentale, chiude dopo un’ora e mezza la finale. Da domani sarà a Roma, dove esordirà – molto probabilmente mercoledì – contro il vincente di Carreno Busta-Shapovalov.

Il tabellone completo



Continua a leggere
Commenti

ATP

Sonego, occhio a Cerundolo. A Miami Francisco si esalta: “Qui sono a mio agio, non vedo l’ora di giocare ancora”

L’argentino commenta il feeling con i campi di Miami e racconta il suo momento di forma, lanciando la sfida a Sonego

Pubblicato

il

Francisco Cerundolo - ATP Miami 2023 (Twitter @atptour)
Francisco Cerundolo - ATP Miami 2023 (Twitter @atptour)

Con la grande vittoria contro Felix Auger-Aliassime che gli ha permesso di raggiungere gli ottavi di finale nel Miami Open presented by Itaù, Francisco Cerundolo ha preso la sua rivincita contro il giovane canadese, che lo aveva eliminato sia da Indian Wells che dall’Australian Open in questo 2023.

Ci deve essere un’aria particolare che esalta il tennis dell’argentino a Miami, perché lo scorso anno fu protagonista di un exploit che lo ha visto arrivare fino alla semifinale, non senza un po’ di buona sorte, con i ritiri di Sinner nei quarti di finale e di Opelka al secondo turno. Fuori dalla Florida, Cerundolo non ha mai raggiunto risultati così importanti in tornei altrettanto prestigiosi.

Alla domanda sul suo feeling particolare con il cemento di Miami, l’argentino risponde: “Mi sento molto a mio agio a giocare qui. Non so bene perchè. Ho molti amici, molti argentini che fanno il tifo per me”. Cerundolo afferma poi che le condizioni più veloci di quest’anno possono aiutarlo ulteriormente, e che il suo servizio ha avuto un netto miglioramento rispetto al torneo di Indian Wells.

 

Il 24enne di Buenos Aires commenta la differenza tra questa vittoria e gli ultimi due precedenti con Auger-Aliassime: Penso di aver giocato molto meglio oggi rispetto alle altre due volte in cui l’ho incontrato. Non so, credo di aver servito molto meglio oggi rispetto ad Indian Wells. Credo che lui non abbia giocato una grande partita, ma penso di aver giocato molto bene rispetto agli altri due incontri”. Infine afferma che una delle chiavi del suo successo sia l’essere riuscito a leggere la direzione del servizio del numero 6 ATP, e l’aver risposto molto bene sia di dritto che di rovescio.

Sul prossimo avversario, prima ancora di conoscere l’esito del match tra Tiafoe e Sonego, il numero 31 del mondo dice: Chiunque dei due vinca, sarà una grande sfida. Sono due giocatori forti. Non vedo l’ora di scendere in campo nuovamente, cercando di giocare bene come oggi. Se gioco così posso battere entrambi. Si tratterà del primo incontro tra Cerundolo e Sonego, con l’argentino fiducioso di poter proseguire il suo momento magico in Florida. Lorenzo, dal canto suo, è apparso in grande forma contro Tiafoe, e ha dalla sua parte i favori del pronostico. L’ottavo di finale tra Cerundolo e Sonego andrà in scena intorno all’una di notte italiana della notte tra martedì e mercoledì, ovvero alle 19 locali, sul Grandstand.

Continua a leggere

ATP

Italiani in campo oggi martedì 28 marzo: Sinner, Sonego e Trevisan sognano a Miami, a che ora e dove vederli

Jannik se la vedrà con Rublev, Lorenzo avrà davanti Cerundolo, mentre Martina sarà chiamata all’impresa contro Rybakina

Pubblicato

il

Jannik Sinner – ATP Miami 2023 (foto Ubitennis)

Sara un martedì ad alta tensione per il tennis italiano. Il numero di azzurri rimasti in tabellone a Miami tra maschile e femminile è rimasto a tre grazie alla grande vittoria di Sonego contro Tiafoe. Oggi scenderanno tutti in campo per raggiungere rispettivamente due quarti di finale e una semifinale. Sarà infatti il turno del numero uno azzurro sia per quanto riguarda il circuito maschile, con Jannik Sinner pronto ad una sfida ardua contro Andrey Rublev, che per il circuito femminile, con Martina Trevisan alla ricerca di un risultato storico contro Elena Rybakina. Infine, Lorenzo Sonego sarà impegnato con Francisco Cerundolo, in una sfida tra outsider pronti a stupire ancora.

Nel primo match di giornata sul Grandstand, alle ore 17 italiane (11 locali), Sinner si troverà davanti un avversario molto ostico come il numero due russo in un ottavo di finale che ha il sapore di qualcosa in più, considerando anche il possibile prossimo avversario del vincente di questa sfida, che uscirà dall’incontro tra Ruusuvuori e Van de Zandschulp: chi vincerà tra l’altoatesino e il russo sarà favorito. Si tratta del quinto incontro tra Jannik e Andrey, con il russo che ha vinto solamente due delle quattro partite disputate contro l’azzurro, entrambe grazie ad un ritiro dell’altoatesino, come successo al Roland Garros nel 2022. Nei due scontri che non sono terminati a causa del ritiro di uno dei due, Jannik ha sempre avuto la meglio, con l’ultima vittoria risalente all’ottavo di finale del Master 1000 di Montecarlo nel 2022. I bookmakers vedono favorito l’azzurro, tanto che un suo passaggio del turno è quotato 1,50 da Bet365, contro i 2,63 di Rublev.

Non vuole fermarsi nemmeno Sonego, che viene dalla grande prestazione contro Tiafoe della notte di lunedì. Per lui ci sarà un avversario sulla carta abbordabile, come l’argentino numero 31 del mondo Cerundolo. Si tratta del primo incontro tra i due, in un palcoscenico importante come gli ottavi di finale di un 1000, con l’argentino che difende i punti dell’exploit che lo ha portato alla semifinale del 2022. I bookmakers vedono l’azzurro come favorito, tanto che Eurobet quota un successo di Sonego 1,67, contro i 2,16 di Cerundolo. Il match andrà in scena come ultimo di giornata sul Grandstand, ed è previsto per l’una di notte italiana (19 locali). Il vincitore di questa sfida se la vedrà ai quarti di finale con uno tra Khachanov e Tsitsipas.

 

Dopo il fantastico successo nel pomeriggio di lunedì contro Jelena Ostapenko, Trevisan sarà chiamata ad un’impresa contro Elena Rybakina, kazaka numero 7 WTA. La azzurra parte contro i favori del pronostico, anche considerando lo stato di forma dell’avversaria, alla ricerca del Sunshine Double dopo il trionfo ad Indian Wells. Sarà il primo scontro tra le due, e la posta in palio prevede una semifinale in un Master 1000 contro la vincente della sfida tra Pegula e Potapova. Il match andrà in scena sull’Hard Rock Stadium ed è previsto per le 20 italiane (14 locali), dopo il termine della sfida tra Fritz e Rune. I bookmakers parlano di una vera e propria mission impossible per Martina, con il successo di Rybakina quotato 1,03 da SNAI, mentre il trionfo dell’azzurra raggiunge l’8,25.

ITALIANI IN CAMPO MARTEDI 28 MARZO:

ATP Miami, Jannik Sinner – Andrey Rublev: dalle ore 17 italiane sul Grandstand. Diretta Sky Sport Tennis e in streaming su Sky Go, Now TV e Tennis TV.

ATP Miami, Lorenzo Sonego – Francisco Cerundolo: dalle ore 01 italiane sul Grandstand. Diretta Sky Sport Tennis e in streaming su Sky Go, Now TV e Tennis TV.

WTA Miami, Martina Trevisan – Elena Rybakina: dalle ore 20 italiane sull’Hard Rock Stadium. Diretta SuperTennis e in streaming su SuperTennix.

Continua a leggere

ATP

ATP Miami: un gran Mannarino sorprende Hurkacz e punta i quarti. Affronterà la rivelazione Eubanks

Prestazione di lusso del francese per eliminare il campione del 2021. Ora può sperare in un posto tra i primi 8, contro l’americano vincitore di Barrere

Pubblicato

il

Adrien Mannarino - Coppa Davis 2023 (foto: twitter @daviscup)

A. Mannarino b. [8] H. Hurkacz 7-6(5) 7-6(0)

E così, degli ultimi 4 campioni del Miami Open, contando che Roger Federer (trionfatore nel 2019) si è ritirato, e John Isner (campione nel 2018) ha perso all’esordio da Emilio Nava, è rimasto il solo Carlos Alcaraz, l’attuale detentore. Già, perché in una giornata non proprio ricca di emozioni e grandi match, anche Hubert Hurkacz, che alzò il trofeo nel 2021, è stato mandato a casa. Regolato da un Adrian Mannarino apparso in grandissimo spolvero, nonostante attimi di nervosismo e lanci di racchetta e una barba che comincia ad avere qualche pelo bianco di troppo. Il francese, abile nel non dare riferimenti e piegare il gioco alle sue condizioni di noia e attesa per colpire, ha intrappolato il polacco, infliggendogli specie nei tie-break una bella lezione. Mannarino ha così colto il decimo ottavo di finale in un 1000, terzo qui a Miami (ultima volta, nel 2017, perse da Berdych). Il record è però decisamente poco incoraggiante: 1-8, con la sola vittoria ottenuta ai danni di Hyeon Chung in Canada, sempre sei anni fa.

Il match – non brillantissima la partenza di Hurkacz, con tanti errori da fondo sinceramente evitabili, che regalano tre palle break a Mannarino in tre giochi, sempre annullate da un servizio che è l’unica arma che ben sta rispondendo per il polacco. E, in realtà, anche il francese si deve aggrappare alla battuta oltre che alle proverbiali palle senza peso per rimanere in scia e annullare le 4 chance di break concesse in due game. Dopo un inizio altalenante di entrambi la partita comunque stenta a decollare, procedendo a spezzoni e con ben poco spettacolo espresso a causa dei troppi errori che caratterizzano entrambi. Mannarino tradisce un certo nervosismo, dato che tra i due è quello che corre maggiori rischi e pur trovando qualche vincente in più sembra incapace di applicare contromisure alle badilate al servizio di Hubi. Eppure, alla fine, il primo set va nelle casse del francese, che più cerca variazioni e affondi. Il solco lo scava sul 5-4 nel tie-break, vince due punti a rete giocati magistralmente, da vero attaccante e giocatore puro qual è, per poi chiudere con un errore di un Hurkacz che ha sofferto l’altro sulla diagonale di rovescio.

 

Il polacco, sfruttando un calo di tensione da parte di Mannarino, porta a casa un break immediato in apertura di secondo parziale. Ciò sembra restituire fiducia al n.8 del tabellone, che da fondo campo trova una rinnovata costanza che gli permette di tenersi avanti. Ma, come spesso capita nelle partite di Hurkacz, dalla quiete velocemente si passa alla tempesta. Hubi sembra accusare un po’ di tensione e i colpi si accorciano, spesso non trovando il campo, consentendo al francese di ritrovare lo spirito visto nel tie-break sull’onda degli errori altrui, attaccando e prendendo i punti con foga, così da ritrovarsi avanti 4-3. Il secondo set gode di molta più qualità del primo, qualche errore in meno ma tanti bei punti, con Mannarino sugli scudi, bravo a cambiare col rovescio lungolinea sfidando (spesso con successo) il polacco sul suo lato forte. E infine la tattica del francese, contando su un gioco che non offre tanto margine di manovra a uno grande e grosso come Hurkacz, paga eccome. Il tie-break del secondo set è un monologo di Mannarino, che vince 7-0 limitandosi a gestire le ultime ceneri di un avversario degno del suo nome solo a tratti, falloso e nervoso, mai capace di imporre le proprie qualità. Adrian affronterà ora, da favorito per un insperato posto ai quarti di Miami, Christopher Eubanks.

C. Eubanks b. G. Barrere 6-3 7-6(9)
Il nativo di Atlanta, che da lunedì irromperà per la prima volta in carriera in top 100 (n.96), ha avuto la meglio per 6-3 7-6 su Gregoire Barrere, nel terzo turno delle grandi occasioni. La partita ha visto un’interruzione di quasi due ore per pioggia, lasciando il francese avanti 5-2 nel tie-break; al rientro si è spinto a 4 set point di fila, e poi un quinto, tutti sprecati (tra cui un fortunatissimo nastro a stelle e strisce sul primo che rimarrà negli occhi di Barrere almeno per stanotte). Ciò nulla toglie a una prestazione solidissima di Eubanks, in controllo dall’inizio alla fine, costante alla battuta e solido da fondo, facendo anche sfoggio di un dritto profondo e incisivo, che potrebbe essere una buona chiave contro un giocatore estroso come Mannarino. Sarà solo il sesto ottavo di finale della carriera a livello ATP (primo in un torneo del genere) per l’attuale n.119, sempre rimasto un po’ nelle retrovie, incapace del grande salto…fino a questo torneo di Miami. L’americano, partendo infatti dalle qualificazioni, giocherà sì da sfavorito ma non battuto, addirittura per un posto nei quarti di finale in un Master 1000. Lui, che in carriera si è spinto solo una volta tra gli ultimi otto, da wild card ad Atlanta nel 2017.

Continua a leggere
Advertisement
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement
Advertisement