Roland Garros: disastro Osaka! Passa Siniakova

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Roland Garros: disastro Osaka! Passa Siniakova

La giapponese non riesce a sfondare la perfetta difesa oppostale della ceca che avanza con merito. Resterà comunque numero uno

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K. Siniakova b. [1] N. Osaka 6-4 6-2 (dal nostro inviato a Parigi)

Malgrado la rimonta contro Azarenka, i due Slam in cascina e la posizione numero uno mondiale, sono in molti a chiedere a Naomi Osaka una dimostrazione di forza contro Siniakova, per affermare con la debita arroganza il proprio dominio sul tennis femminile. Una vittoria contro Katerina Siniakova, checché ne dica Naomi la quale ha già detto di non sentire di dover dimostrare null’altro, potrebbe riuscire nell’intento solo se netta e priva di ombre, visto il pedigree non eccellente della tennista ceca numero 42 del mondo, reduce oltretutto da un inizio di stagione non esaltante. Siniakova, del resto, col terzo turno ha già eguagliato il suo record qui a Parigi, che conta anche (ed esclusivamente) tre eliminazioni al primo turno.

Giusto il tempo di segnalare che si affrontano due numero uno mondiali, quella del singolare e quella del doppio ed il match parte. Osaka non vuole ripetere le false partenze dei giorni scorsi e spinge molto, incappando in qualche errore ma anche mettendo da subito Siniakova alle corde sino a procurarsi diverse occasioni per strappare il servizio all’avversaria. Siniakova vanifica gli sforzi della nipponica e via via si inizia a delineare un match in cui la giocatrice ceca si impegna a giocare di rimessa contro un’avversaria alla ricerca sin troppo spasmodica del vincente.

Così si arriva sul 4-4, quando tra ace e doppi falli, ed un rovescio che sarà il tormento di Naomi per tutta la partita, Siniakova arriva alle prime palle break. Il dritto di Naomi oggi viaggia bene e cancella le opportunità dell’avversaria. Alla terza opportunità Osaka sbaglia anche col dritto e Siniakova serve per il set. Osaka reagisce ancora: tre palle break per tornare on serve ma Siniakova è brava ad annullarle anche se con la complicità della numero uno mondiale. Un’altra opportunità, ancora sprecata e al secondo set point con una risposta in rete Osaka si obbliga al terzo tentativo di rimonta su tre incontri. Set in Repubblica Ceca.

Osaka riparte con rabbia ma il servizio alare della Siniakova, versione maschile del dritto di Gulbis, prepara bene il campo alle palle corte che la ceca gioca efficacemente e che colgono spesso la Osaka impreparata. Da una doppista non ti aspetteresti un gioco così dedito alla corsa ed alla difesa, ma la pesantezza della palla di Naomi inevitabilmente la spinge lontano dalla rete. Siniakova riesce però benissimo nell’impresa, ed Osaka urta e fa a testate contro la linea maginot della 23enne. La giapponese è costretta a giocare sempre un colpo in più rispetto a quello che le è abitualmente richiesto per chiudere il punto, e quando inevitabilmente molla un attimo, Siniakova nei momenti giusti riesce anche a pizzicare le righe col rovescio anomalo.

Si continua on serve, con una folgore di dritto di Osaka che la porta a conquistarsi una palla per il 2 a 1 e una semi folgore sempre di dritto che le consente di trasformarla. I recuperi di Siniakova sono a tratti frustranti. Persino la più zen delle giocatrici accenna qualche smorfia di fastidio. Nel match Osaka è sì padrona della pallina, ma Siniakova lo è del campo. Le difficoltà col rovescio riaffiorano d’improvviso (a fine match si conteranno 20 gratuiti della giapponese solo col rovescio a fronte dei 3 di Siniakova, 35 a 10 in totale) e quando anche il dritto la abbandona, Siniakova è avanti di un break anche nel secondo.

Osaka continua a mantenere l’iniziativa quasi incredula per ciò che le sta accadendo e per i miracolosi recuperi della ceca che la portano a sbagliare persino i più banali rovesci a campo aperto. Alla ceca basta appoggiarsi ai pochi colpi in campo dell’avversaria (gli altri oramai vanno fuori di tre metri) e una pietra tombale si pone sulla deludente prestazione della numero uno mondiale.

In conferenza stampa la giapponese ammette di avere vissuto in tensione questi giorni: ”Ho avuto anche mal di testa… forse per la tensione… prendo questa sconfitta come una cosa buona, come la miglior cosa per farmi stare meglio nei prossimi giorni”. Dando così implicitamente ragione a Marion Bartoli, che nel incontro con la stampa promosso da Eurosport si era così espressa sulla n. 1 del mondo dopo il match del primo turno contro Schmiedlova, in cui aveva incassato un bagel nel primo set: “Era imbarazzante, si faceva fatica a guardarla. Dopo gli Australian Open pensavo che Osaka sarebbe potuta diventare la prossima dominatrice del tennis femminile. Potente, molto forte mentalmente, ha gestito la finale in Australia e quella a New York con Serena in maniera incredibile. Ma da quando ha smesso di lavorare con Sascha Bajin sta faticando a trovare la forma, non è più stata la stessa giocatrice”.

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