Djokovic non si ferma: decimo quarto consecutivo a Parigi

Roland Garros

Djokovic non si ferma: decimo quarto consecutivo a Parigi

PARIGI – Altra vittoria in tre set per Nole, stavolta contro Struff. È l’undicesima volta che arriva ai quarti di uno Slam senza perdere set, la seconda al Roland Garros (2015)

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Novak Djokovic - Roland Garros 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

[1] N. Djokovic b. J.L. Struff 6-3 6-2 6-2 (da Parigi, il nostro inviato)

Quarto match, quarta vittoria senza perdere un set. Battendo agevolmente Jan-Lenard Struff, Novak Djokovic incide il suo nome su un altro pezzo della storia del tennis, diventando il primo giocatore a raggiungere per la decima volta consecutiva i quarti di finale qui a Port d’Auteuil. La partita è stata un monologo del campione serbo, al quale il suo avversario ha potuto opporre ben poca resistenza. Troppo superiore Djokovic dalla linea di fondo, mentre dall’altra parte della rete – forse anche a causa della stanchezza accumulata nella battaglia di quasi quattro ore e mezza contro Coric – Jan-Lenard Struff non è riuscito a esprimere il suo tennis d’attacco, subendo quindi costantemente l’intensità del gioco di Djokovic, che ora affronterà Sascha Zverev (2 a 2 i precedenti).

La palla break a favore del n.1 del mondo nel secondo gioco dell’incontro faceva già presupporre quello che sarebbe stato l’andamento odierno del match. Ma gli assalti a rete all’arma bianca del 29enne tedesco gli consentivano, per i primi venti minuti, di rimanere in scia. Appena però il servizio calava di intensità e di conseguenza le possibilità di andare a rete in maniera assennata calavano drasticamente, ecco che il fuoriclasse serbo spiccava il volo. Break al settimo gioco (“Il match è girato con il break del 4-3. Lui ha sbagliato un paio di prime, io ho giocato un paio di buoni punti e soprattutto da quel momento ho iniziato a leggere meglio il suo servizio, il colpo su cui basa il suo gioco) e poco dopo era 6-3 Djokovic. C’era il boato della folla. Ma era quello del pubblico che sotto lo Chatrier sullo schermo gigante assisteva al tie-break tra Paire e Nishikori, perché sullo Chatrier tutti invece hanno avevano già capito che lo spettacolo, neanche iniziato, era già finito.

Il tedesco infatti accusava il colpo ed in men che non si dica Djokovic era sul 4-0 nel secondo set. Struff faceva una fatica tremenda da fondo campo – “un tennista onomatopeico” lo aveva definito Stefano Semeraro in sala stampa, vedendolo sbuffare ed arrancare dietro ai colpi di Djokovic – nel cercare di resistere all’intensità del gioco da fondo del 32enne campione di Belgrado.. Senza peraltro riuscirci. Nole chiudeva il secondo parziale sul 6-2 in neanche mezz’ora, lasciando solo due punti in quattro turni di battuta.

Iniziava il terzo set ed ecco che qualcosa cambiava sullo Chatrier: dopo un paio di punti cominciava a piovere. In realtà per Struff non cambiava molto, per lui semplicemente pioveva sul bagnato (“Le condizioni obiettivamente mi hanno favorito, il campo era lento oggi. E lui è più pericoloso sui campi rapidi” dirà Djokovic per giustificare le difficoltà odierne dell’avversario). Con solo il 51% di prime in campo e soprattutto solo il 41% dei punti vinti sulla seconda, il n. 45 del mondo (ma da lunedì prossimo entrerà tra i primi quaranta per la prima volta in carriera) non poteva certo sperare di contrastare in qualche modo il n. 1 del ranking. Il parziale si sviluppava esattamente come il precedente, pioggia – non particolarmente insistente, per fortuna – a parte: 4-0 per Nole in un lampo. Il tentativo di lob in tweener di Djokovic sul 5-1 sembrava essere l’unica cosa degna di nota del set, e invece proprio in coda arrivava una piccolissima emozione: la prima palla break a favore di Struff.

Il pubblico dello Chatrier applaudiva quasi incredulo, ma Nole sistemava subito le cose: tre punti di fila ed arrivava il 6-2 finale – in poco più di un’ora e mezza di gioco – che lo qualificava ai quarti di finale. Dove, dopo aver lasciato agli avversari solo 31 giochi in dodici set ed essere rimasto in campo meno di sette ore complessive, incontrerà probabilmente il primo vero e ostacolo di questa sua campagna parigina, Sascha Zverev: “Sascha quest’anno ha attraversato un periodo difficile, non riuscendo a replicare il tennis che lo aveva portato a vincere le ATP Finals 2018 battendomi in finale. Ma con la vittoria di Ginevra ha riacquistato fiducia e ricordiamo che da due anni, anche se così giovane è nei top 5″.

Insomma il gioco, almeno un po’, dovrebbe farsi duro anche per Nole: Ma non è stata una passeggiata fino adesso, non è mai una passeggiata. Certamente arrivare fresco ai quarti da un certo punto di vista è molto importante: siamo rimasti in pochi e le partite saranno sempre più impegnative. Io sono pronto”.

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