Wimbledon, Fabbiano ancora gigante: piegato Karlovic al quinto

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Wimbledon, Fabbiano ancora gigante: piegato Karlovic al quinto

LONDRA – Altra vittoria al set decisivo per l’azzurro, avrà Verdasco. Karlovic in esclusiva: “Che bravo Thomas a stare basso sugli slice”

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Thomas Fabbiano - Wimbledon 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

T. Fabbiano b. I. Karlovic 6-3 6-7(6) 6-3 6-7(4) 6-4 (da Londra, il nostro inviato)

Il bello del campo 14, il primo sotto il “media building”, nel cuore dell’impianto, è che è sempre, ma sempre strapieno, e pur con le sue tribunette da tre file di posti ha contemporaneamente sia l’atmosfera da “evento” sia quella informale tipo “due palle tra amici”, con la gente a mezzo metro dai giocatori. Thomas Fabbiano non aveva mai incontrato Ivo Karlovic, il “pivot” di 2.10 con il servizio più imprendibile della storia del tennis (abbondantemente suo il record di ace all-time), ma come ci aveva raccontato in conferenza, sapeva bene cosa aspettarsi. “Dovrò fare lo spettatore in tanti dei suoi game di servizio, non sarà facile rimanere concentrato”, analizzava lucidissimo l’italiano.

Thomas Fabbiano e Ivo Karlovic – Wimbledon 2019 (foto Roberto Dell’Olivo)

Fino al 4-3 nel primo set non succede praticamente nulla, salvo quello che si poteva prevedere: servizi imprendibili di Ivo, che sullo scambio non regge tre palleggi di fila. Nell’ottavo game, Thomas azzecca un paio di risposte basse che mettono in difficoltà il croato, un passante, e piazza il break: cinque minuti dopo, è 6-3 Fabbiano.

Nel secondo set la vicenda rischia di ripetersi quasi uguale, quando sul 3-3 Ivo si trova di nuovo 15-40, ma un paio di cannonate delle sue lo salvano. Nulla da segnalare fino all’inevitabile tie-break, a cui Thomas arriva con zero palle break offerte in due set. Scambio di minibreak nei primi tre punti, poi si procede affiancati (un set point per Fabbiano cancellato da una gran seconda palla di Karlovic) fino alla brutta steccata di dritto dell’azzurro che decreta l’8-6 per Ivo, siamo un set pari. Peccato, ma onestamente nelle pochissime occasioni avute non ci sono state colpe di Thomas, se ti arrivano certi siluri da tre metri di altezza c’è poco da fare.

“I momenti in cui servi tu sono difficili, appena vai sotto 15-30 devi decidere se prendere rischi o mettere la prima in sicurezza, però con percentuale, nelle zone giuste, sono situazioni in cui toccare una palla in più ti può costare carissimo

Splendida reazione di Fabbiano all’inizio del terzo set: nel secondo game il nostro “portiere di giornata” azzecca la direzione di un paio di rigori in risposta, Ivo fallisce una volée non impossibile, ed è ancora break, 2-0 Thomas. L’italiano continua a fare grande attenzione nei suoi turni di battuta, Karlovic, che francamente sta giocando da fermo, non arriva mai oltre il 30 in ribattuta, e il 6-3 è servito, due set a uno Fabbiano, bravissimo. Il problema di Ivo è che va bene rifiutare lo scambio e gli allunghi laterali, ma se ti trovi in ritardo anche quando scatti verso la rete, è dura tirare su i colpi al volo dalle caviglie. Un’ora e 40 di partita adesso, stiamo andando veloci.

Thomas Fabbiano – Wimbledon 2019 (foto Roberto Dell’Olivo)

Il quarto set procede senza la minima possibilità per chi è in risposta, una sola volta Thomas si fa trascinare ai vantaggi, un’altra Ivo vince uno scambio lungo, questi sono i due avvenimenti degni di nota. La partita è una sorta di tiro al piccione, con Fabbiano nella parte del medesimo, decisamente poco appassionante a parte il fatto che c’è il nostro rappresentante in campo.

Sono partite stancanti dal punto di vista mentale, ma alla fine a me piace affrontare giocatori del genere. Opelka, Karlovic… adesso mi manca solo Isner, e poi potrò dire chi serve meglio di tutti!

Il tie-break arriva come una sentenza. Thomas incassa un doppio fallo di Karlovic e il minibreak nel primo punto, allunga 3-0, Ivo mette una rispostona a occhi chiusi e pareggia 3-3. Poco dopo Fabbiano fallisce un passante e poi un dritto, ed è 7-4 Karlovic e quinto set. Che peccato. In questo momento, Fabbiano ha conquistato quattro game in più rispetto all’avversario, eppure è tutto da rifare.

Si ricomincia, con lo spettro del long set da giocare fino ai 12 game, nulla da fare per chi risponde (solo Thomas si fa trascinare ai vantaggi nel primo turno di servizio), fino al 4-4. Qui Thomas con un passante miracoloso di rovescio annulla la prima palla break del match, potenzialmente letale, che rischio tremendo.

Quella palla break era un match point, ho tirato la seconda a forse a 50 all’ora, Ivo si è spostato e ha sparato il dritto, lo ha seguito, e sono stato davvero fortunato a trovare il passante

Con altrettanto tremenda legge del contrappasso, nel game successivo un doppio fallo di Karlovic dà 2 match point consecutivi a Fabbiano: ace sul primo, ace sul secondo, disarmante Ivo, ma merito a lui.

KARLOVIC IN ESCLUSIVA PER UBITENNIS: “Thomas è eccezionale nello stare basso, io di solito con lo slice dò molto fastidio agli avversari, oggi non riuscivo a fargli male tagliando la palla, e a un certo punto sullo scambio non sapevo più cosa fare. Quella volée sull’unica palla break la volevo smorzare, ma mi è scappata lunga, e allora lui ci è arrivato, bravissimo, merito a lui

Sulla parità, un drittaccio steccato dall’italiano trova la riga, terzo match point, e la volée in rete del croato manda Thomas al terzo turno, dove affronterà Fernando Verdasco (precedenti, 1-0 verdasco, quest’anno a Dubai, 3-6 6-3 6-2).

Ho vinto 4 volte su 4 al quinto set, è una bella statistica e me la tengo stretta. Mi piace molto giocare sull’erba, magari la stagione durasse di più

Bravissimo Fabbiano, partita durissima, vittoria meritata. L’azzurro chiude il match con 9 ace, 54 vincenti e 13 errori gratuiti (bellissimo dato per Thomas); Karlovic con 38 ace, 64 vincenti, 33 errori, 68 punti fatti su 119 discese a rete e 81 unreturned serves su 138.

Ascoltate qui sotto il padre e il fratello di Thomas Fabbiano, che raccontano delle difficoltà di crescere come tennista in Puglia, di quando da sindaco papà Stefano fece costruire un campo al paese e fu ingiustamente accusato di averlo fatto per il figlio, mentre era stata una decisione della giunta precedente. E Roberto, che da fratello, racconta i momenti più duri del match appena concluso.

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