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Wimbledon, Fabbiano ancora gigante: piegato Karlovic al quinto
LONDRA – Altra vittoria al set decisivo per l’azzurro, avrà Verdasco. Karlovic in esclusiva: “Che bravo Thomas a stare basso sugli slice”

T. Fabbiano b. I. Karlovic 6-3 6-7(6) 6-3 6-7(4) 6-4 (da Londra, il nostro inviato)
Il bello del campo 14, il primo sotto il “media building”, nel cuore dell’impianto, è che è sempre, ma sempre strapieno, e pur con le sue tribunette da tre file di posti ha contemporaneamente sia l’atmosfera da “evento” sia quella informale tipo “due palle tra amici”, con la gente a mezzo metro dai giocatori. Thomas Fabbiano non aveva mai incontrato Ivo Karlovic, il “pivot” di 2.10 con il servizio più imprendibile della storia del tennis (abbondantemente suo il record di ace all-time), ma come ci aveva raccontato in conferenza, sapeva bene cosa aspettarsi. “Dovrò fare lo spettatore in tanti dei suoi game di servizio, non sarà facile rimanere concentrato”, analizzava lucidissimo l’italiano.

Fino al 4-3 nel primo set non succede praticamente nulla, salvo quello che si poteva prevedere: servizi imprendibili di Ivo, che sullo scambio non regge tre palleggi di fila. Nell’ottavo game, Thomas azzecca un paio di risposte basse che mettono in difficoltà il croato, un passante, e piazza il break: cinque minuti dopo, è 6-3 Fabbiano.
Nel secondo set la vicenda rischia di ripetersi quasi uguale, quando sul 3-3 Ivo si trova di nuovo 15-40, ma un paio di cannonate delle sue lo salvano. Nulla da segnalare fino all’inevitabile tie-break, a cui Thomas arriva con zero palle break offerte in due set. Scambio di minibreak nei primi tre punti, poi si procede affiancati (un set point per Fabbiano cancellato da una gran seconda palla di Karlovic) fino alla brutta steccata di dritto dell’azzurro che decreta l’8-6 per Ivo, siamo un set pari. Peccato, ma onestamente nelle pochissime occasioni avute non ci sono state colpe di Thomas, se ti arrivano certi siluri da tre metri di altezza c’è poco da fare.
“I momenti in cui servi tu sono difficili, appena vai sotto 15-30 devi decidere se prendere rischi o mettere la prima in sicurezza, però con percentuale, nelle zone giuste, sono situazioni in cui toccare una palla in più ti può costare carissimo“
Splendida reazione di Fabbiano all’inizio del terzo set: nel secondo game il nostro “portiere di giornata” azzecca la direzione di un paio di rigori in risposta, Ivo fallisce una volée non impossibile, ed è ancora break, 2-0 Thomas. L’italiano continua a fare grande attenzione nei suoi turni di battuta, Karlovic, che francamente sta giocando da fermo, non arriva mai oltre il 30 in ribattuta, e il 6-3 è servito, due set a uno Fabbiano, bravissimo. Il problema di Ivo è che va bene rifiutare lo scambio e gli allunghi laterali, ma se ti trovi in ritardo anche quando scatti verso la rete, è dura tirare su i colpi al volo dalle caviglie. Un’ora e 40 di partita adesso, stiamo andando veloci.

Il quarto set procede senza la minima possibilità per chi è in risposta, una sola volta Thomas si fa trascinare ai vantaggi, un’altra Ivo vince uno scambio lungo, questi sono i due avvenimenti degni di nota. La partita è una sorta di tiro al piccione, con Fabbiano nella parte del medesimo, decisamente poco appassionante a parte il fatto che c’è il nostro rappresentante in campo.
“Sono partite stancanti dal punto di vista mentale, ma alla fine a me piace affrontare giocatori del genere. Opelka, Karlovic… adesso mi manca solo Isner, e poi potrò dire chi serve meglio di tutti!“
Il tie-break arriva come una sentenza. Thomas incassa un doppio fallo di Karlovic e il minibreak nel primo punto, allunga 3-0, Ivo mette una rispostona a occhi chiusi e pareggia 3-3. Poco dopo Fabbiano fallisce un passante e poi un dritto, ed è 7-4 Karlovic e quinto set. Che peccato. In questo momento, Fabbiano ha conquistato quattro game in più rispetto all’avversario, eppure è tutto da rifare.
Si ricomincia, con lo spettro del long set da giocare fino ai 12 game, nulla da fare per chi risponde (solo Thomas si fa trascinare ai vantaggi nel primo turno di servizio), fino al 4-4. Qui Thomas con un passante miracoloso di rovescio annulla la prima palla break del match, potenzialmente letale, che rischio tremendo.
“Quella palla break era un match point, ho tirato la seconda a forse a 50 all’ora, Ivo si è spostato e ha sparato il dritto, lo ha seguito, e sono stato davvero fortunato a trovare il passante“
Con altrettanto tremenda legge del contrappasso, nel game successivo un doppio fallo di Karlovic dà 2 match point consecutivi a Fabbiano: ace sul primo, ace sul secondo, disarmante Ivo, ma merito a lui.
KARLOVIC IN ESCLUSIVA PER UBITENNIS: “Thomas è eccezionale nello stare basso, io di solito con lo slice dò molto fastidio agli avversari, oggi non riuscivo a fargli male tagliando la palla, e a un certo punto sullo scambio non sapevo più cosa fare. Quella volée sull’unica palla break la volevo smorzare, ma mi è scappata lunga, e allora lui ci è arrivato, bravissimo, merito a lui“
Sulla parità, un drittaccio steccato dall’italiano trova la riga, terzo match point, e la volée in rete del croato manda Thomas al terzo turno, dove affronterà Fernando Verdasco (precedenti, 1-0 verdasco, quest’anno a Dubai, 3-6 6-3 6-2).
“Ho vinto 4 volte su 4 al quinto set, è una bella statistica e me la tengo stretta. Mi piace molto giocare sull’erba, magari la stagione durasse di più“
Bravissimo Fabbiano, partita durissima, vittoria meritata. L’azzurro chiude il match con 9 ace, 54 vincenti e 13 errori gratuiti (bellissimo dato per Thomas); Karlovic con 38 ace, 64 vincenti, 33 errori, 68 punti fatti su 119 discese a rete e 81 unreturned serves su 138.
Ascoltate qui sotto il padre e il fratello di Thomas Fabbiano, che raccontano delle difficoltà di crescere come tennista in Puglia, di quando da sindaco papà Stefano fece costruire un campo al paese e fu ingiustamente accusato di averlo fatto per il figlio, mentre era stata una decisione della giunta precedente. E Roberto, che da fratello, racconta i momenti più duri del match appena concluso.
ATP
ATP Miami: Super Sonego! Strapazza Tiafoe e trova F. Cerundolo per sognare i quarti
Prestazione maiuscola di Lorenzo Sonego che non dà scampo a Frances Tiafoe. Negli ottavi ora c’è l’argentino Francisco Cerundolo che ha eliminato Felix Auger-Aliassime

(da Miami il nostro inviato)
L. Sonego b. [12] F. Tiafoe 6-3 6-4

Ce lo aveva detto il suo coach Gipo Arbino che Lorenzo Sonego stava giocando bene, ma non ci immaginavamo che potesse giocare così bene. Concentrato, calmo, non si è nemmeno fatto distrarre dall’interruzione per pioggia che sembrava arrivata per gettare una ciambella di salvataggio a Frances Tiafoe, che stava naufragando rapidamente nel mare di vincenti messi a segno da Sonego.
Una prestazione davvero convincente che lascia sperare in qualcosa di più, ora che negli ottavi di finale c’è l’argentino Francisco Cerundolo, vincitore di Felix Auger-Aliassime nel pomeriggio.
PRIMO SET – Inizio delle grandi occasioni per un Sonego in grande spolvero, dominante al servizio e pronto a giocare la partita con il coltello tra i denti. Tiafoe di contro sembrava un po’ più letargico e certamente non reattivo come al solito con il diritto. Un brutto game dello statunitense sull’1-2 con un doppio fallo e tre gratuiti lanciava subito Sonego avanti di un break, e il piemontese non si faceva pregare, issandosi subito sul 4-1 facendo ancora leva su un servizio davvero letale.
Una serie di 12 punti a 1 in favore di Sonego lasciava Tiafoe quasi tramortito, si scuoteva un po’ tenendo il servizio per il 4-2 ma in risposta era notte fonda. Sonego provava a chiudere subito il set all’ottavo gioco andando a set point con due splendide accelerazioni da fondocampo, ma Tiafoe si salvava con un diritto lungo di Lorenzo. La fine del set era comunque rimandata di poco: un passante di rovescio dell’americano usciva di pochissimo, e un paio di punti dopo Sonego incamerava il primo set per 6-3 in 31 minuti.
SECONDO SET – Giusto per rendere la serata ancora più complicata per lui, Tiafoe si inguaiava subito nel game d’apertura cedendo immediatamente il servizio. Sonego ci metteva del suo con due splendide risposte anticipate, ma l’errore finale di diritto è di Tiafoe.
A questo punto alcune gocce di pioggia ritardavano il gioco, ma qualche minuto di pausa e una rapida passata delle righe con gli asciugamani risolvevano la questione. Sonego continuava a dettare legge sul suo servizio, chiudendo il game a zero con un diritto scentrato che si trasformava in vincente.
Il gioco proseguiva seguendo i servizi fino al 3-2 Sonego, quando un temporale importante costringeva tutti a riguadagnare lo spogliatoio.
Due ore e sette minuti più tardi si riprendeva con Sonego al servizio e a tre turni di battuta dagli ottavi di finale. I due partivano molto concentrati sui propri game di servizio, Tiafoe provava a caricarsi ruggendo un “come on” dell’arena ormai semivuota, che però rispondeva intonando canti di incoraggiamento al cambio di campo.
Ma i due continuavano a servire come indemoniati, avvicinando quindi il traguardo per Sonego. Al cambio campo del 5-4 il deejay provava la carta “Rick Astley” proponendo al pubblico un “Never Gonna Give You Up” per Tiafoe, ma Lorenzo teneva il servizio a 15 e poteva esplodere nella sua celebrazione per il suo primo ottavo di finale a Miami.
DREAM ON – La dedica a Gipo Arbino sulla telecamera suggella il lavoro che i due hanno fatto insieme in tutti questi anni e soprattutto in questi ultimi difficili mesi nei quali il tennis c’era, ma i risultati non arrivavano. Con questa vittoria Sonego è sicuro di rientrare nei primi 50 della classifica, con la possibilità di guardare ancora più in alto in vista di un ottavo di finale non chiuso contro Francisco Cerundolo, semifinalista qui a Miami lo scorso anno (anche grazie alle vesciche di Sinner che nei quarti di finale gli lascio strada libera dopo mezzo set) contro il quale non ci sono precedenti.
ATP
Miami, il programma di martedì 28 marzo: Trevisan secondo match sul centrale, Sinner apre sul Grandstand, Sonego nella notte
Martina sfiderà Rybakina dopo Fritz-Rune. Jannik aprirà le danze sul secondo campo contro Rublev

Il menù del Miami Open con il passare dei giorni inizierà anche ad assottigliarsi, ma con piatti sempre più golosi. Martedì 28 marzo, a partire dalle 17 italiane (le 11 in Florida) sarà tempo di ottavi di finale maschili e dei due quarti della parte alta del tabellone femminile. E gli appassionati di tennis in Italia potranno gioire: i nostri due beniamini già sicuri di scendere in campo (in attesa del match di Lorenzo Sonego) giocheranno infatti ad orari “umani” per il Bel Paese. Martina Trevisan, la n.1 azzurra, giocherà il primo quarto di finale 1000 della carriera come secondo match sullo Stadium, il campo centrale, non prima delle 20:00 italiane, opposta a una delle giocatrici del momento come Elena Rybakina. Prima e dopo di lei, sull’impianto principale, due partite maschili assolutamente da non perdere, quelle tra Taylor Fritz e Holger Rune e l’attesissima Carlos Alcaraz contro Tommy Paul (l’ultima volta furono fuoco e fiamme).
Nella notte, non prima dell’1 italiana, sul centrale giocheranno invece Jessica Pegula contro Anastasia Potapova, in una forma smagliante, e a chiudere Daniil Medvedev, a dir poco favorito contro Quentin Halys. Ma il russo che più tocca da vicino i colori tricolori nella giornata degli ottavi è però Andrey Rublev: la tds n.6 aprirà infatti il programma del Grandstand, alle 17:00, contro Jannik Sinner, ben determinato a non frenare la propria corsa. A seguire giocheranno Van De Zandschulp – Ruusuvuori e Khachanov – Tsitsipas, in una partita in cui il russo potrebbe riscattare la sconfitta nella semifinale dell’Australian Open se le versioni di entrambi saranno quelle ammirate contro Lehecka e Garin. Infine, e questa è l’unica piccola “nota dolente”, potrebbe esserci Sonego. Il torinese, dovesse battere Tiafoe, affronterà Cerundolo nell’ultimo match in programma sul Grandstand, quello della sessione serale, con start previsto all’1 di notte (le 19:00 in Florida). Dunque il secondo ottavo della carriera di Lorenzo a Miami potrebbe richiedere uno sforzo ai tifosi al di qua dell’oceano…dopo aver disinnescato il miglior Big Foe della carriera.
ATP
ATP Miami, Tsitsipas esce indenne dall’esordio contro Garin, Cerundolo elimina Auger-Aliassime
Il greco se la vede brutta contro il cileno, ma riesce a qualificarsi per il quarto turno. Ora sfida Khachanov che supera Lehecka. L’argentino conferma il grande feeling col torneo della Florida

[2] S. Tsitsipas b. [Q] C. Garin 6-3 4-6 6-4

Stefanos Tsitsipas esce indenne dal match di terzo turno del Miami Open presented by Itaù contro Cristian Garin: un incontro difficoltoso e non spettacolare dal punto di vista del gioco, ma che può dare fiducia al greco dopo le frequenti sconfitte post-Australian Open per ritrovare la giusta forma e la giusta condizione in vista della stagione sulla terra battuta. Agli ottavi troverà Karen Khachanov nella rivincita della recente semifinale giocata a Melbourne: servirà una versione decisamente migliore del numero 3 del mondo per sbarazzarsi del russo.
IL MATCH – L’inizio di partita è in sordina da parte di entrambi: Garin gioca in maniera ordinata, senza prendersi tanti rischi, Tsitsipas, all’esordio nel torneo dopo aver passato il secondo turno grazie al ritiro pre-match di Richard Gasquet, deve prendere le misure e abituarsi alle condizioni di gioco. Condizioni di gioco che paiono piacergli decisamente di più rispetto a quelle di Indian Wells: campi più rapidi, palla che viaggia di più, molti più punti ottenuti direttamente con il servizio. Le imprecisioni nei primi game della partite sono tante per il greco che limita notevolmente gli errori nel finale di set: sul 3-4 trova una risposta di rovescio dalla pancia un po’ casuale, ma vincente, riesce a prendere sempre il comando dello scambio e a stare sopra al cileno dal punto di vista del ritmo e piazza il break che è decisivo ai fini della vittoria del primo parziale con il punteggio di 6-3.
Garin parte forte nel secondo set, si procura tre palle break grazie a un meraviglioso recupero con il rovescio in avanzamento, ma il numero 3 del mondo è bravo con due servizi vincenti e un rovescio in controbalzo. Il tennista sudamericano rischia di complicarsi il quinto game facendosi rimontare da 40-0 con un paio di errori di dritto, ma è bravo ad aggrapparsi alla prima di servizio sulla parità. Entrambi prendono una certa continuità al servizio, ma nel decimo game del set avviene l’imprevedibile: l’attuale numero 82 del mondo si fa decisamente aggressivo, martella sul rovescio dell’avversario, si viene a prendere i punti a rete e approfitta della passività del greco per prendersi di forza e d’autorità il secondo set.
Nel terzo set è Tsitsipas ad avere due palle break in apertura: Garin commette infatti un errore di valutazione sul 15-30, lasciando scorrere un passante che ricade sulla riga. Il giocatore di Arica riesce ancora a cavarsela con un ace e un servizio vincente e un’altra discesa a rete che si rivela vincente. Nel quarto gioco l’ellenico si trova sotto 15-30 al servizio, risale con due servizi esterni, ma stecca con il dritto, ma torna la prima palla in campo e tiene la battuta senza concedere chance di break. Non ci sono vere e proprie occasioni, ma solo possibilità potenziali: Tsitsipas in risposta si ritrova sul 30-30 nel settimo game, ma il cileno ottiene due punti diretti con il servizio. L’allievo di coach Andrés Schneiter arriva ai vantaggi in risposta sul 4-3, ma il greco si aggrappa ancora al prezioso e indispensabile aiuto della prima di servizio. Garin nel nono gioco risale da 15-30 con un ace di seconda e un servizio vincente, ma sulla palla del 5-4 commette un doppio fallo e sulla parità un errore di rovescio: il rovescio tradisce il cileno anche sulla palla break e il greco va così a servire per il match. Tsitsipas non si fa pregare, chiude tenendo a quindici il servizio e dopo 2 ore e 3 minuti di gioco si qualifica per gli ottavi di finale.
[25] F. Cerundolo b. [5] F. Auger-Aliassime [5] 6-2 7-5

Francisco Cerundolo si conferma uomo da battere in quel di Miami: l’argentino torna dopo un anno negli ottavi di finale del torneo in Florida e continua il suo tentativo di difesa dei punti accumulati con la semifinale del 2022. Il tennista di Buenos Aires adesso troverà uno tra Frances Tiafoe e Lorenzo Sonego per giocarsi l’accesso ai quarti.
Una versione decisamente appannata e sbiadita di Auger-Aliassime che perde nettamente il primo set essendo inferiore in tutto e per tutto al suo avversario, perdendo ogni scambio prolungato, mostrandosi poco reattivo all’uscita dal servizio, poco mobile negli spostamenti e commettendo tantissimi errori specie dalla parte del rovescio. Ordinato invece Cerundolo che si costruisce bene i punti, spingendo, servendo bene. Il canovaccio all’inizio del secondo set è simile, con l’attuale numero 31 del mondo che ottiene il break nel quinto gioco sfruttando i regali del suo avversario e non va lontano addirittura dal doppio break. Il sudamericano commette però due doppi falli sul 4-3 e servizio e rimette in carreggiata il canadese che risale fino al 5-4 e si ritrova 0-30: quando si ritrova sull’orlo del burrone, Cerundolo reagisce e con il l’aiuto della prima palla tiene la battuta. Nel game successivo torna a giocare con coraggio l’argentino e piazza il break, comandando alla grande con il dritto sin dalla risposta sulla palla del 6-5. Con qualche difficoltà, ma il semifinalista uscente riesce a chiudere cancellando una palla per il tiebreak e ottiene una vittoria decisamente meritata vista la trama del match.
[14] K. Khachanov b. J. Lehecka 6-2 6-4 (Michelangelo Sottili)

È davvero un brutto, bruttissimo Jiri Lehecka quello che si arrende in due set a Karen Khachanov, al quale è sufficiente un’amministrazione niente più che ordinaria per approdare agli ottavi. Tanto solido e determinato era apparso contro Lorenzo Musetti, quanto falloso e poco lucido si è rivelato Jiri nella sfida inedita con Khachanov, che dopo la semifinale allAustralian Open torna così a vincere due match di fila, impresa non riuscitagli né a Dubai (subito fuori) né a Indian Wells.
Lehecka parte al servizio, il dritto non è centratissimo e ne sbaglia due al terzo gioco; così, sulla palla break, quando a due passi dalla rete può scegliere tra lo sventaglio nel campo aperto o l’inside-in in contropiede, opta per il drop-shot che gli rimane sulle corde. Khachanov è superiore nello scambio, il suo dritto pur macchinoso non regala nulla e, grazie ai 17 unforced di Jiri, si prende il parziale con il minimo sforzo, mettendo a referto appena due vincenti che poi sono due ace.
Lehecka ricomincia limitando gli errori, ora è il ventiseienne moscovita che sbaglia qualcosa, compresa una smorzata alla boscaiola che finisce dove ti aspetti, ma per sua fortuna c’è una solida prima alla T a cancellare ogni velleità di allungo ceco. Passato lo spavento, Karen si mette a pestare forte con il dritto e passa in vantaggio. Jiri non trova continuità, se non nell’inventarsi nuovi modi per perdere il punto, compreso uno slice rasoterra che fa pensare a qualche problema. Con qualche sprazzo tipico di chi ci prova pur non essendo in giornata, Lehecka riesce in ogni caso a restare in scia, arrivando almeno a far servire l’avversario sul 5-4, compito che Khachanov assolve con tranquillità, restando in attesa del vincente fra Cristian Garin e Stefanos Tsitsipas.