Wimbledon: Kvitova rimonta, abdica la campionessa Kerber, fuori Anisimova

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Wimbledon: Kvitova rimonta, abdica la campionessa Kerber, fuori Anisimova

Eliminata a sorpresa la campionessa del 2018 Kerber contro la lucky loser Lauren Davis

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Angelique Kerber - Wimbledon 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

[6] P. Kvitova b. K. Mladenovic 7-5 6-2 (da Londra, il nostro inviato)

Una Petra Kvitova non del tutto convincente supera in rimonta Kiki Mladenovic, che conferma una volta di più di soffrire il confronto: 7-1 per Petra i precedenti, con l’unico successo che risale al 2013 (Parigi indoor).

Si gioca sul Court 1 in una giornata senza nuvole e temperatura fresca: davvero ideale per il tennis. Uno degli aspetti da valutare del match è la condizione del braccio sinistro di Petra, obbligata al forfait al Roland Garros per un problema muscolare e tornata a maneggiare la racchetta meno di una settimana fa.

Mladenovic vince il sorteggio e sceglie di ricevere; evidentemente spera di trovare un’avversaria con i colpi ancora da registrare: ed è proprio ciò che succede. Due doppi falli costano a Petra due palle break. Salva la prima, ma sulla seconda un nastro sposta gli equilibri dalla parte di Kiki, che consolida il vantaggio vincendo a zero il proprio turno di battuta. 2-0 in apertura.

Lungo il cammino del set non accade molto, salvo un paio di situazioni degne di nota. una serie di 4 ace consecutivi, che valgono il game perfetto a Kvitova (terzo game) e tanti errori non forzati con il dritto, che le impediscono di mettere realmente in difficoltà Mladenovic quando la francese è al servizio. Perché accada qualcosa di rilevante occorre attendere l’ottavo gioco: Kiki salva tre palle break facendo soprattutto leva sulla imprecisione in risposta del dritto di Petra.

Ma sono un segnale: al momento di chiudere il set sul 5-4 Mladenovic trema. Sale 40-15, ma non basta. Da quel momento il servizio perde di efficacia, e diventa disastroso quando con due doppi falli consecutivi cede la battuta: 5 pari. Kiki è scossa e quando va a servire sul 5-6 ottiene un solo quindici (con un ace). Soprattutto troppo spesso sollecita la risposta di rovescio di Petra, che oggi funziona molto meglio di quella di dritto. Altro break subìto, e parziale di 7-5 per Kvitova in 54 minuti.

Nel secondo set sembra che entrambe fatichino a lasciarsi alle spalle le emozioni del primo set e si concedono reciprocamente il break. Il problema però è soprattutto di Mladenovic con un servizio sempre meno incisivo. E praticamente ogni volta che serve sul rovescio di Kvitova finisce per perdere il punto. Il guaio però è che non sembra rendersene conto, scegliendo sempre più spesso la direzione di battuta meno produttiva. A conti fatti dai mancati set point del primo set perde quattro volte consecutive il servizio (due nel primo set, due nel secondo), ritrovandosi sotto 1-4. E non è finita: salva due break point nel sesto game, ma perde di nuovo la battuta nel game di chiusura. 6-2 Kvitova in 31 minuti.

Un match equiibrato sino al 5-4 Mladenovic nel primo set, poi trasformatosi in un monologo di Petra dopo i set point mancati da Kiki. Scambi rari e piuttosto scarni, con Kvitova salita di livello nel secondo set, quando grazie a 13 vincenti e solo 5 gratuiti ha sistemato le statistiche complessive. Per Kvitova notevoli problemi al dritto (in particolare nella risposta), e invece un solido rovescio. Errori non forzati di dritto 11 (risposte escluse), di rovescio appena 3. Risposte in campo di Kvitova: dritto 58%, rovescio 80%.

Ha dichiarato Petra ” Rispetto al primo turno direi che il mio braccio non è nè migliorato nè peggiorato. Vedremo come sarà domani, dopo gli sforzi di oggi. Avrei voluto avere una settimana in più per il recupero del muscolo, ma il calendario del torneo era questo e va accettato. Sono comunque contenta di essere al terzo turno”.

GLI ALTRI INCONTRI – Sono cadute due teste di serie, una delle più esperte e la più giovane del lotto. Almeno sulla carta la sconfitta della campionessa in carica dovrebbe sconvolgere gli equilibri del torneo, ma Angelique Kerber in queste ultime settimane non aveva fatto troppo per rafforzare la sua candidatura a confermare il titolo del 2018. La quinta favorita del seeding è stata eliminata in rimonta (2-6 6-2 6-1) dalla piccola Lauren Davis, consolidando le piccole incertezze che si erano già viste nel primo turno contro Maria. Per l’ex numero uno tedesca si concretizzerà un bel tonfo in classifica, che tra dieci giorni la vedrà scivolare dal quinto (almeno) al dodicesimo gradino. Fuori dalla top 10, dunque, nella quale aveva fatto rientro proprio lo scorso anno prima di Wimbledon.

La più giovane è invece Amanda Anisimova, la n.25, che non ha saputo superare la maggiore esperienza sulla superficie di Magda Linette. Una sconfitta che tutto sommato può starci, specie con una stagione estiva sul cemento pronta a cominciare che potrà regalarle altre grandi soddisfazioni. Hanno rischiato sia Serena Williams che Kiki Bertens, ma dopo aver perso il primo set (rispettivamente contro Juvan e Townsend) hanno trovato il modo di rimettersi in sella. Se per la statunitense il problema sembra ancora atletico, l’olandese ha fatto parecchia confusione più o meno nel corso di tutta la partita ed è stata graziata dal tennis spregiudicato di Townsend, che sa essere molto gradevole ma non conosce mezze misure. E trova il suo limite nella scarsa mobilità della 23enne nata a Chicago.

Avanti invece senza alcuna difficoltà la numero uno del mondo Ashleigh Barty – quindici vittoria di fila: adesso cominciano ad essere tante – oltre a Bencic, Stephens e Konta. Queste ultime si sfideranno in uno dei terzi turni più affascinanti della giornata di sabato.

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