Wimbledon
Wimbledon: Kvitova rimonta, abdica la campionessa Kerber, fuori Anisimova
Eliminata a sorpresa la campionessa del 2018 Kerber contro la lucky loser Lauren Davis

[6] P. Kvitova b. K. Mladenovic 7-5 6-2 (da Londra, il nostro inviato)
Una Petra Kvitova non del tutto convincente supera in rimonta Kiki Mladenovic, che conferma una volta di più di soffrire il confronto: 7-1 per Petra i precedenti, con l’unico successo che risale al 2013 (Parigi indoor).
Si gioca sul Court 1 in una giornata senza nuvole e temperatura fresca: davvero ideale per il tennis. Uno degli aspetti da valutare del match è la condizione del braccio sinistro di Petra, obbligata al forfait al Roland Garros per un problema muscolare e tornata a maneggiare la racchetta meno di una settimana fa.
Mladenovic vince il sorteggio e sceglie di ricevere; evidentemente spera di trovare un’avversaria con i colpi ancora da registrare: ed è proprio ciò che succede. Due doppi falli costano a Petra due palle break. Salva la prima, ma sulla seconda un nastro sposta gli equilibri dalla parte di Kiki, che consolida il vantaggio vincendo a zero il proprio turno di battuta. 2-0 in apertura.
Lungo il cammino del set non accade molto, salvo un paio di situazioni degne di nota. una serie di 4 ace consecutivi, che valgono il game perfetto a Kvitova (terzo game) e tanti errori non forzati con il dritto, che le impediscono di mettere realmente in difficoltà Mladenovic quando la francese è al servizio. Perché accada qualcosa di rilevante occorre attendere l’ottavo gioco: Kiki salva tre palle break facendo soprattutto leva sulla imprecisione in risposta del dritto di Petra.
Ma sono un segnale: al momento di chiudere il set sul 5-4 Mladenovic trema. Sale 40-15, ma non basta. Da quel momento il servizio perde di efficacia, e diventa disastroso quando con due doppi falli consecutivi cede la battuta: 5 pari. Kiki è scossa e quando va a servire sul 5-6 ottiene un solo quindici (con un ace). Soprattutto troppo spesso sollecita la risposta di rovescio di Petra, che oggi funziona molto meglio di quella di dritto. Altro break subìto, e parziale di 7-5 per Kvitova in 54 minuti.
Nel secondo set sembra che entrambe fatichino a lasciarsi alle spalle le emozioni del primo set e si concedono reciprocamente il break. Il problema però è soprattutto di Mladenovic con un servizio sempre meno incisivo. E praticamente ogni volta che serve sul rovescio di Kvitova finisce per perdere il punto. Il guaio però è che non sembra rendersene conto, scegliendo sempre più spesso la direzione di battuta meno produttiva. A conti fatti dai mancati set point del primo set perde quattro volte consecutive il servizio (due nel primo set, due nel secondo), ritrovandosi sotto 1-4. E non è finita: salva due break point nel sesto game, ma perde di nuovo la battuta nel game di chiusura. 6-2 Kvitova in 31 minuti.
Un match equiibrato sino al 5-4 Mladenovic nel primo set, poi trasformatosi in un monologo di Petra dopo i set point mancati da Kiki. Scambi rari e piuttosto scarni, con Kvitova salita di livello nel secondo set, quando grazie a 13 vincenti e solo 5 gratuiti ha sistemato le statistiche complessive. Per Kvitova notevoli problemi al dritto (in particolare nella risposta), e invece un solido rovescio. Errori non forzati di dritto 11 (risposte escluse), di rovescio appena 3. Risposte in campo di Kvitova: dritto 58%, rovescio 80%.
Ha dichiarato Petra ” Rispetto al primo turno direi che il mio braccio non è nè migliorato nè peggiorato. Vedremo come sarà domani, dopo gli sforzi di oggi. Avrei voluto avere una settimana in più per il recupero del muscolo, ma il calendario del torneo era questo e va accettato. Sono comunque contenta di essere al terzo turno”.
GLI ALTRI INCONTRI – Sono cadute due teste di serie, una delle più esperte e la più giovane del lotto. Almeno sulla carta la sconfitta della campionessa in carica dovrebbe sconvolgere gli equilibri del torneo, ma Angelique Kerber in queste ultime settimane non aveva fatto troppo per rafforzare la sua candidatura a confermare il titolo del 2018. La quinta favorita del seeding è stata eliminata in rimonta (2-6 6-2 6-1) dalla piccola Lauren Davis, consolidando le piccole incertezze che si erano già viste nel primo turno contro Maria. Per l’ex numero uno tedesca si concretizzerà un bel tonfo in classifica, che tra dieci giorni la vedrà scivolare dal quinto (almeno) al dodicesimo gradino. Fuori dalla top 10, dunque, nella quale aveva fatto rientro proprio lo scorso anno prima di Wimbledon.
La più giovane è invece Amanda Anisimova, la n.25, che non ha saputo superare la maggiore esperienza sulla superficie di Magda Linette. Una sconfitta che tutto sommato può starci, specie con una stagione estiva sul cemento pronta a cominciare che potrà regalarle altre grandi soddisfazioni. Hanno rischiato sia Serena Williams che Kiki Bertens, ma dopo aver perso il primo set (rispettivamente contro Juvan e Townsend) hanno trovato il modo di rimettersi in sella. Se per la statunitense il problema sembra ancora atletico, l’olandese ha fatto parecchia confusione più o meno nel corso di tutta la partita ed è stata graziata dal tennis spregiudicato di Townsend, che sa essere molto gradevole ma non conosce mezze misure. E trova il suo limite nella scarsa mobilità della 23enne nata a Chicago.
Avanti invece senza alcuna difficoltà la numero uno del mondo Ashleigh Barty – quindici vittoria di fila: adesso cominciano ad essere tante – oltre a Bencic, Stephens e Konta. Queste ultime si sfideranno in uno dei terzi turni più affascinanti della giornata di sabato.
Flash
Wimbledon cambia idea: russi e bielorussi potranno giocare come atleti neutrali. In campo Medvedev, Sabalenka e Rublev
Resta il divieto per i giocatori che sostengano l’invasione dell’Ucraina anche a livello di finanziamenti ricevuti. Soddisfazione per la decisione da ATP e WTA

Il torneo di Wimbledon con il sostegno del Governo britannico e della LTA, ha rovesciato la decisione che nel 2022 aveva impedito agli atleti russi e bielorussi di partecipare ai Championships (e a tutti gli altri tornei giocati nel Regno Unito) in seguito all’inizio della guerra tra Russia e Ucraina.
Lo ha comunicato il comitato organizzatore questa mattina:
“La nostra attuale intenzione è di accettare le iscrizioni di giocatori russi e bielorussi al prossimo torneo di Wimbledon a condizione che gareggino come atleti ‘neutrali’ e rispettino determinate condizioni. Saranno proibite manifestazioni di sostegno all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e sarà vietato l’ingresso di giocatori che ricevono finanziamenti dallo stato russo e/o bielorusso (inclusa la sponsorizzazione da società gestite o controllate dagli stati).
“Le condizioni sono state attentamente sviluppate attraverso un dialogo costruttivo con il governo del Regno Unito, l’LTA e gli organismi internazionali delle parti interessate nel tennis e sono in linea con le linee guida pubblicate dal governo per gli organismi sportivi nel Regno Unito”.
Ian Hewitt, presidente dell’All England Club, ha commentato: “Continuiamo a condannare totalmente l’invasione illegale della Russia, oltre a continuare a sostenere il popolo ucraino. Questa è stata una decisione incredibilmente difficile, non presa alla leggera. Considerando tutti gli elementi a nostra disposizione, crediamo che questa sia la decisione più appropriata per l’edizione 2023. Se le circostanze dovessero cambiare in maniera netta da qui all’inizio del torneo, analizzeremo la situazione e prenderemo decisioni di conseguenza“.
ATP e WTA hanno risposto con soddisfazione attraverso un comunicato congiunto:
“Siamo felici per il fatto che i giocatori russi e bielorussi potranno giocare Wimbledon e gli altri tornei LTA quest’estate. Ha richiesto un grande sforzo di collaborazione tra le parti arrivare a una soluzione adeguata che protegga la correttezza del gioco. Questa rimane una situazione estremamente difficile e vogliamo ringraziare Wimbledon e la LTA per i loro sforzi volti a raggiungere questo risultato, pur ribadendo la nostra ferma condanna della guerra della Russia nei confronti dell’Ucraina
ATP
Il Daily Mail: “Niente più restrizioni, nel 2023 russi e bielorussi a Wimbledon”
I media inglesi sono sicuri: Wimbledon fa retromarcia, cade il bando verso i giocatori provenienti da Russia e Bielorussia

Aveva destato un vero terremoto, nella scorsa stagione, la decisione di proibire l’ingresso a Wimbledon a tutti gli atleti russi e bielorussi, in quanto si trattava dell’unico grande torneo ad aver messo in atto un provvedimento così severo. Le polemiche erano aumentate a dismisura quando ATP e WTA reagirono con la decisione di non attribuire punti validi per i rispettivi ranking al torneo.
Oggi desta scalpore l’inversione a U annunciata dal Daily Mail, il quale afferma che Wimbledon aprirà le porte a tutti in questa stagione, a patto che vengano rispettate delle condizioni ritenute vincolanti dalla Lawn Tennis Association.
I giocatori russi e bielorussi gareggeranno sotto bandiera neutra (come accade in tutti gli altri tornei) e saranno espulsi dal torneo in caso di dimostrazioni di sostegno verso l’invasione russa in Ucraina. Insomma, si pretende la totale neutralità, senza l’obbligo di effettuare dichiarazioni contro la guerra in corso.
Sempre secondo il Daily Mail, sarà punito qualsiasi visitatore verrà ritenuto responsabile di qualsiasi dimostrazione esplicita di sostegno alla Russia, come portare la bandiera o parlare in maniera positiva del Paese. Questo per evitare casi di giocatori o persone a loro collegate che si intrattengono con tifosi russi, così come successo al padre di Novak Djokovic durante l’ultimo Australian Open. Tutto deve ancora essere definito e annunciato da parte dell’AELTC, ma il Daily Mail prevede che a Wimbledon ci si possa attenere alle restrizioni in maniera più rigorosa di quanto si sia visto a Melbourne.
La decisone presa dalla LTA è dovuta alle pressioni effettuate da ATP e WTA, che hanno negato al torneo di Wimbledon la possibilità di assegnare punti per le classifiche mondiali, imposto all’organo di governo nazionale del tennis in Gran Bretagna una multa di un milione e mezzo di sterline e minacciato di togliere la licenza agli altri tornei gestiti dall’associazione britannica, come il Queen’s e Eastbourne.
Il governo di Londra sosterrebbe il compromesso proposto da Wimbledon, e avrebbe già chiarito di non voler bloccare le domande di visto arrivate dai giocatori di Russia e Bielorussia e di non voler replicare il divieto del 2022. In questo modo il torneo dovrebbe vedersi riassegnare i punti da attribuire ai partecipanti per le classifiche ATP e WTA, e dovrebbe riaccogliere tra i partecipanti anche stelle del calibro di Daniil Medvedev, Andrey Rublev, Aryna Sabalenka e Viktoria Azarenka.
Il condizionale in questo caso è d’obbligo in quanto non sono emersi comunicati ufficiali, ma tutto lascia presagire la riapertura a tutti i tennisti delle porte dell’All England Lawn Tennis & Croquet Club.
Matteo Zamponi
evidenza
Tennisti russi a Wimbledon, Murray: “Decisione difficile, la capirei in ogni caso”
Andy Murray è combattuto sulla questione del ritorno in Church Road dei giocatori con passaporto russo e bielorusso: “Mi è dispiaciuto per loro l’anno scorso, ma…”

Continua a tenere banco la questione della partecipazione dei tennisti russi e bielorussi a Wimbledon. Com’è noto, nel 2022 sono stati esclusi questi giocatori per i motivi politici relativi alla guerra russo-ucraina in corso.
Mentre la decisione non è stata ancora presa per il 2023, sulla questione è intervenuto un Andy Murray piuttosto combattuto. “La situazione è davvero difficile e mi dispiace per i giocatori che non hanno giocato lo scorso anno, ma capisco sia difficile anche per Wimbledon prendere una decisione” ha detto alla BBC. ”La mia impressione è che sarà loro permesso di partecipare e non impazzirò se sarà così” ha aggiunto Andy. “Ma se Wimbledon dovesse scegliere un’altra strada, lo capirei”.
Ricordiamo che Murray è molto attivo su questo fronte, avendo vinto l’Arthur Ashe Humanitarian Award dell’ATP lo scorso anno per aver donato più di 500.000 sterline di premi in denaro per aiutare i bambini ucraini vittime dell’invasione russa: la posizione dell’ex n.1 del mondo sull’argomento è stata rivista, dopo che lui si era detto “non un sostenitore” del divieto di partecipazione ai Championships di russi e bielorussi. Vedremo quale sarà la scelta fatta quest’anno, sicuramente la situazione è delicata.