Montreal: Nadal in finale contro Medvedev senza giocare

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Montreal: Nadal in finale contro Medvedev senza giocare

Monfils batte Bautista-Agut al tie-break decisivo, ma poi non ce la fa più. Rafa avrà un grande Daniil, che ha eliminato Khachanov

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da Montreal, il nostro inviato

[16]G.Monfils b. [10]R.Bautista Agut 6-4 3-6 7-6(2)

Bisogna aspettare le tre abbondanti di pomeriggio, quando finalmente la pioggia dà tregua e il campo viene asciugato, perchè Gael Monfils e Roberto Bautista Agut facciano il loro ingresso sul centrale, per il quarto di finale sospeso ieri sera dopo pochi minuti a causa del temporale. Gael parte da 0-30 in risposta (erano stati giocati due punti solamente), brekka subito, e strappa ancora la battuta a Roberto nel terzo game, 3-0. Lo spagnolo sbaglia parecchio in questo inizio, e quando un regolarista come lui diventa falloso, ovviamente ci sono dei problemi seri. Monfils tira le sue consuete mazzate con servizio e fondamentali, a volte si concede qualche variazione in slice. Pian piano anche Bautista Agut entra in ritmo, recupera uno dei due break di svantaggio, inizia a tessere le sue belle geometrie da fondo, e arriva quasi a riprendere il set, ma Gael si salva con il servizio, per poi chiudere 6-4.

L’inerzia della partita però è cambiata, Roberto gioca bene ora, e sale 4-1 nel secondo set brekkando al quarto game. Il pubblico francofono del Quebec sostiene Gael, comprensibilmente, ma come sappiamo quando “macchinetta” Bautista Agut mette il pilota automatico diventa davvero difficile sfondarlo. Monfils, tentandoci, inizia a sparare alcuni drittoni a tutto braccio dei suoi, e sul 2-4 ha ben cinque palle del contro-break, le prime tre consecutive, ma Roberto si salva con bravura. Senza sussulti il parziale scivola verso il 6-3 per Bautista Agut, che chiude con autorità.

Il terzo set procede regolarmente seguendo i turni di battuta, nessuna palla break, ci sono anche scambi spettacolari, stanno giocando bene. Il problema è che quando si arriva al 6-6 sono le 17.45, chi ne uscirà avrà davvero poco tempo per recuperare e poi affrontare stasera un Rafa Nadal bello riposato da ieri pomeriggio. Nel tie-break decisivo, la zampata vincente la piazza Gael, che attaccando con bravura scappa subito 5-0, e chiude 7-2, il match è durato 2 ore e 24 minuti. Bravissimo, ma i dubbi sulle sue possibilità nella semifinale che andrà in scena fra tre ore al massimo rimangono, considerando anche che Monfils non si è presentato a questo torneo al 100% fisicamente.

La caviglia, mah, non lo so come va, questa settimana sono stato bene, non mi ha dato troppo fastidio. Ho un match duro che mi aspetta tra poco, non so se il mio corpo sarà pronto, valuterò ora con il mio team“, afferma Gael alla fine. Dovesse rinunciare a scendere in campo, non ci si stupirebbe.

[8]D.Medvedev b. [6]K.Khachanov 6-1 7-6(6)

A seguire, ecco il derby di Mosca, tra gli amici, coetanei (23 anni) e concittadini russi Daniil Medvedev e Karen Khachanov. Curiosamente, solo due precedenti tra loro, uno alle Next Gen Finals 2017 (2-4 4-3 4-3 4-2 Medvedev, è strano da scrivere un punteggio del genere) e l’altro a Mosca 2018 (6-1 6-7 6-3 Khachanov). Nella storia trentennale dei Masters 1000, è la prima volta che due russi si affrontano in una semifinale.

Daniil durante le ultime settimane ha giocato benissimo, e anche stasera entra in partita come un diavolo, colpendo facile e forte, brekkando due volte, e chiudendo il primo set 6-1 in 23 minuti. Karen sbaglia qualcosa di troppo, certamente, ma ha davanti uno che a tratti sembra in stato di grazia.

Anche il secondo parziale vede un dominio iniziale di Medvedev, che va in fiducia totale, brekka ancora al terzo game, e si concede pure di giocare un tweener per poi vincere la successiva schermaglia a rete. Non succede spesso di vedere un picchiatore del livello di Khachanov quasi impotente, ma tant’è. Però Karen ha orgoglio, eccome, e di rabbia approfitta del primo momento di distrazione dell’avversario per controbrekkare, bravo.

Sul 3-2 per Karen nel secondo set siamo appena a 45 minuti di match, il gioco sta andando via velocissimo. La statistica che impressiona è il clamoroso 22 su 23 con la prima palla di Medvedev (12 su 12 nel primo set), praticamente quando mette il primo servizio non si gioca. Anche Khachanov adesso sta salendo con le percentuali, c’è equilibrio, è diventata una buona partita, si temeva il tracollo rapido per lui.

Sul 4-4, due errori gravi di Karen gli costano il turno di battuta, siamo a un’ora esatta di match in questo istante. Al servizio per chiudere, un doppio fallo e una bruttissima palla corta, e una successiva sciocchezza a rete costano il contro-break a Medvedev, che occasione buttata via, poco dopo siamo 6-6. Per la tigna e la grinta dimostrate rimanendo attaccato al punteggio, Khachanov se lo merita. Nel tie-break, Daniil recupera due punti di svantaggio, va a match-point, se lo vede cancellare dal servizio di Karen, ma due punti dopo è un clamoroso nastro vincente che gli consegna la prima finale “1000” in carriera. Veramente notevole la sua capacità di far scorrere la palla, anche con esecuzioni non ortodosse stilisticamente.

Credo di aver giocato alla grande, ma in due momenti nella partita avrei dovuto fare meglio, però è la mia prima finale mille, sono felice. Al servizio per la partita mi sentivo rilassato, onestamente, eppure non è andata come volevo. E quando uno come lui rientra in gioco, può anche vincere, quindi mi è andata bene!“, commenta lucido Medvedev. Affronterà domani Rafa Nadal, che ha beneficiato del ritiro di Gael Monfils. Era nell’aria, in effetti. Non ci sono precedenti fra i due.

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