Nessun sorpasso, Fognini n. 1 (Azzolini). Molestie alla raccattapalle durante la partita, sospeso arbitro di tennis (Buleri). Stan Smith: «In campo ho vinto tanto, ora mi credono una scarpa» (Cocchi)

Rassegna stampa

Nessun sorpasso, Fognini n. 1 (Azzolini). Molestie alla raccattapalle durante la partita, sospeso arbitro di tennis (Buleri). Stan Smith: «In campo ho vinto tanto, ora mi credono una scarpa» (Cocchi)

La rassegna stampa di mercoledì 2 ottobre 2019

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Corsa azzurra. Fognini avanza, stop Berrettini (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Il primo round è di Fognini. Nella lotta tricolore per il numero uno d’Italia e un posto al Masters di fine anno, il combined event di Pechino premia Fabio. Superato virtualmente da Berrettini alla vigilia del torneo, il ligure difende il numero 12 del ranking (doveva fare meglio di Matteo) battendo Kukushkin, mentre l’allievo di Santopadre si arrende al redivivo Murray. Fognini, semifinalista l’anno scorso, soffre e alla fine si impone in una partita «sporca» contro il kazako 60 del mondo, allontanando la minaccia di un’eliminazione precoce quando risale da 3-5 nel terzo set e poi non perde la testa nel tie break decisivo, dominato fino al 6-1 prima di ingarbugliarsi con due falli di piede preludio al 6-6 per poi chiuderlo 8-6 al sesto match point (6-4 4-6 7-6). Ora trova Rublev. Sciupa invece troppe occasioni Berrettini contro Murray: Matteo va a due punti dal parziale nel primo set (5-3 15-30), ma da lì concede 13 punti (a 2). In generale metterà poche prime (55%), commetterà troppi errori e soprattutto continuerà a litigare con i tie break (7-6 7-6 il punteggio): ora sono cinque di fila quelli persi. Tra le donne, avanti facilmente Barty e Osaka. A Tokyo buon rientro per Djokovic, che dimentica i problemi alla spalla sinistra e liquida 6-4 6-2 l’australiano Popyrin in 89 minuti, indicando quanto sarà difficile la strada di Nadal per provare a sottrargli il numero uno a fine anno.

Nessun sorpasso, Fognini n. 1 (Daniele Azzolini, Tuttosport)

Nella sfida per la supremazia nel tennis italiano, si sono giocati due match in quel di Pechino quasi in contemporanea. Il verdetto finale ha puntato dritto al mantenimento dello status quo ante, dunque niente è cambiato, il numero uno italiano resta il tennista che ne detiene le insegne dal 2017 (e con qualche pausa da un intero lustro), mentre il rivale è bene che pensi a far ripartire in fretta la sua poderosa macchina, apparsa un po’ affaticata. Fognini e Berrettini, uno avanti e l’altro un passo indietro, riedizione anni Duemila del Panatta-Barazzutti di quarant’anni fa, salvo capire chi dei due si senta Panatta e chi Barazzutti. Qualche indizio lo fornisce Fabio, che dal 2020 avrà al suo fianco il solo Barazza, essendosi già congedato “con amicizia e stima” da quel Franco Davin che con altrettanta amicizia e stima ha twittato ricordandogli come lui, a quella sospirata Top Ten, l’abbia alfine condotto. Più vaghe, invece, le convinzioni attuali di Berrettini, cui – è nostra impressione – urge ritrovare i giusti consigli che gli vengono dal suo team, al momento in vacanza. Ieri contro Murray ha sprecato occasioni andando in confusione sul più bello, ha condotto 5-3 15-30 il primo e si è ritrovato al tie break, nel quale Andy (in grandissima e impensabile ripresa) gli ha infilato una sfilza di punti consecutivi, 13-2 addirittura, approfittando dell’andamento soporifero dei servizi dell’italiano. Più combattuto, ma non meno privo di errori il secondo tie break: Matteo ha saputo compiere due belle rimonte e ha avuto una palla per il terzo set, ma si è incaponito con le smorzate scordando che giocatori come Murray, una o due te le lasciano fare, le altre le riprendono e traducono in punti. Fognini invece combatte con i soliti problemi alla caviglia, ma lotta fino al terzo con Kukushkin, che è un ottimo giocatore ma non un fulmine. Match ripreso per i capelli (3-5 nel terzo, con il kazako alla battuta), ma alla fine vinto ed è quello che conta. Bastava una vittoria in più a Fognini per tenere dietro Matteo, ed è arrivata subito. Ora c’è Rublev, pericoloso e in ottima forma.

Molestie alla ragazzina, arbitro sospeso (Corriere fiorentino)

Lui è uno dei più quotati arbitri di tennis internazionali. Lei una ragazza di 17 anni che fa la raccattapalle durante un torneo. Una telecamera riprende Gianluca Moscarella mentre rivolge apprezzamenti molesti e insistenti: «Sei fantastica, sei molto sexy». E successo al circolo del tennis 1898 alle Cascine, come riporta il Tirreno, durante un match della Firenze Tennis Cup il 26 settembre scorso. Le immagini dopo qualche giorno finiscono su You Tube e il giudice di gara finisce sotto inchiesta e viene sospeso. Il video documenta un’altra irregolarità commessa nel match tra il portoghese Pedro Sousa e l’italiano Enrico Dalla Valle. Quando l’italiano è uscito per un “toilet break”, Moscarella prende Sousa da una parte e si cimenta in una specie di «coaching», parteggiando palesemente per lui e incitandolo a vincere. «Forza e coraggio Pedro, forza e coraggio — le frasi registrate dal microfono — Caro Pedro, forza, stai concentrato. Due minuti e finisci, stai concentrato. Non mi rompere, stai buono, io guardo le palline, tu pensa a giocare, non ti preoccupare. Forza, è molto caldo, stai concentrato per favore: sono vecchio e sono in campo sotto il sole. Te mato, te mato. Stai concentrato: sono partite da 6-1 6-1, fesso. 45 palle break hai avuto. Sì, lo sai, lo sai cosa hai fatto… Spingi la palla». Un atteggiamento contrario all’etica sportiva e al ruolo «terzo» di un giudice. Così, proprio rivedendo le immagini e ascoltando bene l’audio per indagare il caso di coaching a favore di Sousa, sono emersi a sorpresa gli apprezzamenti alla studentessa durante lo svolgimento della partita. La ragazza è intimidita da quelle parole ma prova a dire qualcosa mentre indica il campo. «Composta» dice lui. Poi la telecamera inquadra la ragazza che corre a recuperare la palla dall’altra parte del campo e quando ritorno Muscarella riprende: «Tutto a posto? Stai bene? Fa caldo?». Lei risponde: «Caldissimo». «Molto caldo? — chiede l’arbitro — sei calda? Fisicamente o emotivamente? Tutte e due, non gliela fai più eh…». Si scoprirà poi, quando il video fa il giro del web, che la ragazza non ha raccontato niente al genitori. Lei, con altri compagni, era al torneo per un progetto di alternanza scuola-lavoro. «Quando abbiamo sentito queste frasi poco dignitose abbiamo subito segnalato la cosa al supervisor del torneo e siamo andati dal preside della scuola» spiega il direttore del torneo Giovannardi. La prima preoccupazione della dirigenza del circolo è stata tutelare la studentessa. Il liceo ha così informato i genitori che ora dovranno decidere se denunciare Moscarella per molestie.

Molestie alla raccattapalle durante la partita, sospeso arbitro di tennis (Andrea Buleri, La Repubblica – Firenze)

«Sei fantastica, sei molto sexy». Parole buttate lì come un complimento, ma che per la ragazza, minorenne, erano pesanti come macigni. Apprezzamenti seguiti da una domanda altrettanto allusiva: «Sei calda? Ma emotivamente o fisicamente?». Il dialogo, avvenuto giovedì nello storico circolo del tennis Firenze 1898 delle Cascine, è durato in tutto meno di un minuto, durante le pause di un match della Firenze Tennis Cup. Ma le attenzioni non richieste sono proseguite durante tutta la partita. A parlare è Gianluca Moscarella, giudice di sedia nella gara tra Pedro Sousa ed Enrico Della Valle, tra gli arbitri italiani più stimati a livello internazionale. Destinataria delle lusinghe una ragazza di 17 anni, a bordo campo nel ruolo di raccattapalle. «Sei fantastica», le dice l’uomo. La ragazza balbetta un «grazie», imbarazzata. Lui rilancia: «Sei molto sexy», le sussurra con voce strascicata. Parole che si possono sentire chiaramente in un video che ieri ha cominciato a girare sul web: l’incontro, come sempre avviene durante i match importanti, era registrato da una telecamera collegata a un microfono. Alcuni minuti più tardi l’arbitro torna a importunare la ragazzina: «Stai bene? Fa caldo?». «Caldissimo», risponde lei a bassa voce. «Sei calda? – rincara la dose l’uomo – Fisicamente o emotivamente? Tutte e due eh, non ce la fai più». Giovedì stesso, quando gli altri tecnici di gara hanno guardato la registrazione dell’incontro di tennis, Moscarella è stato sospeso: a deciderlo l’Atp, che ha aperto un’inchiesta interna sull’accaduto. Ma inizialmente la sospensione è arrivata per un altro motivo. Durante un “toilet break” dopo il primo set, il giudice di gara si avvicina a uno dei due campioni, Sousa, e comincia a incitarlo. «Caro Pedro, forza – gli dice in un misto di italiano e spagnolo – Stai concentrato, c…. Due minuti e finisci. Io guardo la palla e tu giochi. Fa caldissimo oggi, allora gioca concentrato per favore. Sono vecchio e sto in campo da due ore. Ti ammazzo, ti ammazzo». Solo in un secondo momento, riascoltando la registrazione per valutare eventuali conseguenze disciplinari per l’arbitro, sarebbero emersi anche gli apprezzamenti rivolti alla minorenne. «È stato dato incarico di trascrivere e tradurre tutto ciò che viene detto durante la partita – spiega Giorgio Giovannardi, presidente dello storico circolo fiorentino – In due o tre momenti si sentono frasi di questo tipo indirizzate alla ragazza. Adesso l’Atp valuterà se prendere ulteriori provvediementi». […] Secondo quanto si apprende, la famiglia della giovane starebbe ancora valutando se presentare querela contro Moscarella. Intanto sul caso è arrivata una nota ufficiale dell’associazione tennisti. «Siamo al corrente di una serie di episodi che hanno coinvolto l’arbitro di sedia Gianluca Moscarella – si spiega È stato immediatamente allontanato ed è iniziata un’inchiesta completa. Nel frattempo è stata disposta la sospensione dai suoi doveri di arbitro sotto contratto con l’Atp».

Stan Smith: «In campo ho vinto tanto, ora mi credono una scarpa» (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Provate a cercare Stan Smith su Google. Vi usciranno 365 milioni di risultati. Tutti relativi alle scarpe che portano il suo nome. Solo nella seconda pagina di risultati arriva Wikipedia a svelare ai non appassionati di sport, e ai giovanissimi, che Stan Smith è stato un grande tennista. Uno che ha fatto la storia, ha vinto Wimbledon e lo Us Open, numero 1 nel 1972 e numero tre della prima classifica al computer, nel 1973. Ma il suo nome e la sua faccia restano e resteranno eterni, impressi su quelle Adidas che lui usava per giocare e che sono diventate il modello di sneakers più visto, usato e imitato al mondo. Ora Stan Smith è presidente dell’International Tennis Hall of Fame, che premia e riunisce tutti i più grandi campioni del passato.

Mister Smith, il tennis è cambiato da quando giocava lei. Ha nostalgia di quel tempo?

Ogni momento, ogni epoca ha i suoi campioni. E sono fortunato a essere un osservatore privilegiato, prima in campo poi fuori. Il tennis moderno è fatto da grandi atleti, che colpiscono forte, i materiali di oggi hanno cambiato il gioco, ma ci sono tennisti straordinari, basti guardare Federer, Nadal, Djokovic. Roger è il mio preferito di sempre. Il problema alla schiena che ha avuto a New York non era nulla di grave per fortuna e credo che potrà continuare ancora a lungo. E’ molto bravo a gestirsi, si prende estremamente cura del suo corpo, del calendario, andrà avanti e vincerà ancora perché ama moltissimo questo sport.

E tra i giovani chi pensa potra ritagliarsi un posto nella storia di questo sport?

Direi Bianca Andreescu. Ha soltanto 19 anni e ha compiuto una grande impresa, se gli infortuni non la fermeranno vincerà abbastanza da entrare nella Hall of Fame. E poi mi piace moltissimo Amanda Anisimova, un’altra giovanissima di talento. Poi Shapovalov, Aliassime e anche il vostro Berrettini. L’ho seguito in diversi tornei proprio perché i suoi buoni risultati mi hanno incuriosito. Mi ha impressionato a New York. Ho apprezzato la sua tenuta mentale nei momenti cruciali delle partite e credo abbia il dritto più potente e interessante del circuito. Serve anche abbastanza bene e si muove piuttosto rapidamente. Credo potrà stupire ancora.

Lei che ha vinto Wimbledon e conosce quelle emozioni, come ha vissuto la finale tra Federer e Djokovic?

Ero nel Royal Box, ero lì, proprio sulla linea, quando Roger ha servito per il match point. Avrebbe potuto segnare l’ace che lo consegnava alla storia, ma non è andata così. Lo sport sa essere crudele a volte, ma questa partita la ricorderò come una delle mie preferite di sempre.

Se a un teenager chiediamo chi è Stan Smith, c’è la buona possibilità che risponda «un designer di scarpe». Le dà fastidio o la rende orgoglioso?

Lo trovo molto divertente. Ed è anche curioso che in giro per il mondo alcuni mi conoscano per le sneaker e altri per la carriera tennistica, dipende molto dall’età. Per avermi visto giocare bisogna avere più di 40 anni, quindi è ovvio che i ragazzini pensino che di lavoro faccia le Adidas. Per me è comunque un onore essere riconosciuto per quello che ho fatto: con la racchetta o senza. Ho vissuto molti episodi curiosi a questo proposito: una volta ero nel Royal Box di Wimbledon, e accanto a me avevo l’attore Hugh Grant. A un certo punto si gira e mi fa: “Scusi se la disturbo, Mr. Smith, ma lo sa che quando ho dato il mio primo bacio avevo le sue scarpe?”. Lo trovo gradevole, alla fine è bello far parte in qualche modo della vita delle persone.

Are you hot, umpire asks `sexy’ ball girl (Tom Kingtone, The Times)

An Italian tennis umpire has been suspended after telling a ball girl that she was “very sexy” during a match in which he also urged a player to win quickly because he was feeling hot. Gianluca Moscarella, 46, a wellrespected international umpire, was overheard by a court microphone addressing the ball girl during a second tier men’s tournament in Florence last week. “You are fantastic,” he appeared to tell the girl, who is 16, according to Italian media. Adding that he considered her “very sexy”, Mr Moscarella told her: “It is hot. Are you hot? Physically or emotionally? Both?” The incident occurred during a Challenger Tour match played out on a hot day between Pedro Sousa and Enrico Dalla Valle last month. Mr Moscarella also berated Sousa during a break, while Dalla Valle was absent from the court, for not defeating his opponent sooner, and encouraged him to kill off the game. Sousa went on to win the second round match 7-5, 4-6, 6-4. Incidents of sexism are not unknown in Italian sports, including football. In 2015 Felice Belloli, then head of the Italian amateur football association, prompted an outcry when he reportedly dismissed Italy’s 11,000 female footballers as “four lesbians”.

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